venerdì 17 luglio 2009

L'AFGHANISTAN E LO STUPRO


Un editoriale del thestar commenta un rapporto dell' ONU pubblicato la settimana scorsa sulla situazione delle donne in Afghanistan. Le donne sono vittime di stupri e di violenze in gran parte diffuse nell' impunità più totale otto anni dopo la caduta dei talebani, denuncia il rapporto.
Sotto la pressione dei più importanti alleati internazionali del Presidente Hamid Karzai, il governo afghano ha riscritto una legge che dava a mariti sciiti piena libertà di esigere relazioni sessuali dalle loro spose, anche contro la volontà della donna. Questo progetto di legge ha suscitato una vasta reazione d' indignazione e delle domande sono state fatte perché sia modificato per rendere la legge conforme alla costituzione afghana.
Ma gli sciiti rappresentano soltanto il 20 per cento della popolazione afgana. Ed un rapporto dell' ONU pubblicato la settimana scorsa mostra chiaramente che l'ambiente giuridico generale offre poco soccorso alle donne oppresse del paese.
Non soltanto lo stupro è molto diffuso in tutte le regioni ed i gruppi sociali, spiega il rapporto di 32 pagine redatto da due organi dell' ONU, ma delle vittime che non hanno ancora raggiunto l' adolescenza possono essere aggredite nuovamente se loro o le loro famiglie cercano di ottenere giustizia. Possono anche essere imprigionate per rapporti sessuali illeciti, forzate a sposare il loro violentatore, o uccise da famiglie che tentano "di lavare" il loro onore.
Le ragioni che spiegano questo scenario terribile sono chiare: un sistema giuridico disusato e machista che, anziché considerare la violenza sessuale come un reato, la classifica nella categoria dei rapporti sessuali fuori matrimonio. Tentativi d'aggiornamento della legge sono in corso, ma ricevono poco sostegno dai deputati di sesso maschile. Benché la costituzione afghana dica che almeno il 25 per cento dei membri del Parlamento devono essere donne, gli attacchi contro le donne che denunciano abusi hanno ridotto la loro capacità di difendere i loro diritti. Né la polizia né i tribunali hanno l' interesse o le risorse necessarie per ottenere giustizia per la grande maggioranza delle vittime di stupri.
Nel momento in cui il Canada ed altri paesi della NATO fanno battaglie costose contro i talebani evidentemente misogini, sono nuovamente alle prese con il loro compito più difficile in Afghanistan: non di vincere sul campo di battaglia, ma superare la brutale mentalità che ignora il 50 per cento della popolazione e fa dello stato di diritto una parodia. (Fonte: Scettico )

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che anche la presenza dei militari occidentali non abbia nessun benefico effetto su queste tradizioni e su questa cultura, anzi ... Si dovrebbe incentivare la frequenza alle scuole, proteggere le ragazze che intendono studiare, favorire il lavoro femminile, istituire centri di assistenza per le donne... magari presidiati dai nostri militari.. Grandmere

Annamaria ha detto...

I nostri militari nn possono interferire, purtroppo, in certe questioni.
Sono lì solo per motivi militari, appunto.
Chi dovrebbe adottare provvedimenti? Lo stato. Ma lo stato è assente e, come dice l'articolo, misogino e machista.
La vedo dura.Se addirittura lo stupro nn è condannabile...
Ci vorrebbe una rieducazione maschile. Cosa alquanto improbabile. Anche perchè nn si può contare nemmeno sulle nuove generazioni: sono quelle che da troppi anni nn conoscono che guerra, dolore, oppressione ed hanno esempi davvero poco edificanti.
Insomma, per l'Afghanistan, io personalmente, sono sempre stata molto pessimista. E' davvero il paese più chiuso e difficile.

Alessandra ha detto...

Grandmere, credo che i musulmani occidentali facciano il possibile. Sono piuttosto più d'accordo con Annamaria. Diversi mesi fa ho postato una fantastica foto di un militare italiano che visitava una bimba: con i talebani le donne o non venivano curate affatto da uomini (quindi non venivano curate, dato che le donne non potevano neanche lavorare!). In ogni caso fanno il possibile, ma più che l'aspetto militare, ci vorrebbe un cambiamento DELLA TESTA! Questo non solo è duro, ma per alcuni veramente impossibile. Poi certe donne hanno paura: mi ricordo con sgomento, quando cercavo materiale per la tesi sul velo, che persino alcune donne afghane criticavano gli occidentali che, a detta loro, erano... fissati col burqa, ma alla fine le proteggeva. Non so se fosse solo il caso di integralismo islamico o paura vera... .
L'attacco all'Afghanistan è stato una conseguenza diretta dell'11/9 (anche se per alcuni si sarebbe dovuto colpire il Pakistan perchè è questo a sfornare i talebani!) e comunque sia, almeno in generale i soldati occidentali cercano di fare il loro dovere al meglio.

Anonimo ha detto...

In primo liogo, trovo assurdo che i nostri militari non possano intervenire.
Per il resto, si può fare solo un commento: Sull'Afganistan si è abbattura un millenio fa la catastrofe islamica, e le donne saranno povere oppresse fintanto esisterà

Annamaria ha detto...

Anonimo e che tragedia!
Su, su, un pò di sano ottimismo, ogni tanto mica fa male!!
Non è assurdo che i militari nn possano intervenire. Sono militari.
Dovrebbero pensarci le organizzazioni umanitarie che, a quanto pare, riguardo all'Afghanista dormono o se ce ne sono si contano davvero sulla punta delle dita ed hanno un appoggio governativo di facciata!
L'unica che ancora, forse, riesce a far qualcosa è Emergency, per il resto nisba.

Alessandra ha detto...

Annamaria:

Non è assurdo che i militari nn possano intervenire. Sono militari.

Ma per quello che possono, i militari intervengono!


L'unica che ancora, forse, riesce a far qualcosa è Emergency, per il resto nisba.

Emergency, dopo l'arresto da parte delle autorità afghane dell'operatore Rahmatullah Hanefi addetto alla sicurezza di un'ospedale dell'associazione, che aveva trattato con i talebani per la liberazione di Mastrogiacomo e in altri casi come quello di Torsello, voleva andarsene perchè non c'era sicurezza. Tradotto: mollare lì gli Afghani... .