mercoledì 8 luglio 2009

DOCENTE FERMATA, SARKOZY ATTACCA L'IRAN



Clotilde Reiss, ventitreenne francese incarcerata ad Evin perchè sospettata di "spionaggio" per la Francia.

PARIGI - «Lo dico nel modo più chiaro e più semplice: esigiamo la liberazione della nostra connazionale. Queste accuse di spionaggio sono assolutamente fantasiose. Non voglio dubitare un solo istante che sarà liberata in tempi brevissimi. Non è un modo di fare». Nicolas Sarkozy alza la voce, chiede al regime iraniano di lasciar tornare Oltralpe Clotilde Reiss, l´universitaria di 23 anni arrestata il primo luglio con l´accusa di spionaggio. Durante una conferenza stampa tenuta insieme al presidente brasiliano Lula, il capo dello Stato francese ha nuovamente preso di mira Teheran: «Noi condanniamo le violenze, se il presidente Ahmadinejad è così tranquillo sui risultati, ci si chiede il perché di una tale repressione. Gli iraniani vogliono essere sovrani a casa loro, li capiamo, ma le immagini che abbiamo visto, la violenza sui manifestanti, sono inaccettabili».Teheran non ha risposto alle richieste francesi. I portavoce del regime hanno rifiutato qualsiasi commento ai giornalisti e non hanno nemmeno confermato l´arresto. Il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, ha invece ribadito che la donna è stata fermata all´aeroporto di Teheran poco prima di imbarcarsi su un volo a destinazione di Beirut. L´accusa di spionaggio è stata costruita di sana pianta: la Reiss avrebbe mandato via mail a un amico di Teheran le foto, realizzate con il telefonino, delle manifestazioni svoltesi a Isfahan, la città in cui era lettrice.La donna si è laureata all´Istituto di studi politici a Lilla l´anno scorso con una tesi sull´Iran. Parla bene il farsi e si è occupata del sistema educativo iraniano. (Fonte: Informazionecorretta.com, da "La Repubblica")


E´partita in Iran nel febbraio scorso grazie alla borsa di studio offerta da un istituto di ricerca: «Se l´era sbrogliata da sola per ottenere un posto di lettrice all´università e poter così restare qualche mese laggiù», ha detto il direttore della facoltà di Lilla, Pierre Mathiot. Secondo una compagna di università, la Reiss è una vera appassionata dell´Iran, in cui ha fatto già diversi viaggi. Anche il padre ha chiesto ieri alle autorità iraniane di liberarla: «Mia figlia non fa politica. I motivi del suo arresto sono infondati e assurdi».Con il suo intervento, Sarkozy si è confermato come il paladino di una linea più intransigente nei confronti di Teheran. La Francia era stata il primo paese ad avanzare dubbi sulla regolarità delle elezioni presidenziali, a parlare di frodi massicce e a denunciare la repressione delle manifestazioni. L´altro ieri, al termine del vertice franco-britannico, Sarkozy e Gordon Brown avevano mostrato la loro reciproca solidarietà nell´affrontare le provocazioni del regime iraniano.

6 commenti:

Stefano. ha detto...

Sarà un caso, ma arrestano sempre donne con le loro fantasiose accuse.

Alessandra ha detto...

Magari non sempre e solo donne, ma per la maggior parte dei casi certamente sì!

caposkaw ha detto...

da leggere e diffondere:
http://orpheus.ilcannocchiale.it/2009/07/09/che_cosa_ha_prodotto_limmigraz.html
se succede questo in SVEZIA, cosa succederà da noi?

Alessandra ha detto...

Ok, certo.

The Force of Reason ha detto...

Un elemento positivo c'è: la Francia può dire di avere un capo con le palle, che parla dell'iran dicendo quello che pensa, senza giri di parole. Silvio impara.

Alessandra ha detto...

Già da come si comporta con Gheddafi... .