venerdì 12 giugno 2009

GHEDDAFI: "PER LE DONNE SERVE UNA RIVOLUZIONE CULTURALE"

IL LEADER LIBICO PARLA DI FRONTE A 1000 RAPPRESENTANTI DEL MONDO FEMMINILE.


«Nel mondo islamico è come un mobilio che si può cambiare quando si vuole».


ROMA - «Nel mondo arabo e islamico la situazione delle donne è orrenda e incita alla rivoluzione». Gheddafi ha affrontato il tema della questione femminile, a suo modo, durante l'intervento all'Auditorium della musica nel corso dell'incontro con il ministro per le pari opportunità Mara Carfagna (foto, ndr) e un migliaio di donne rappresentanti del mondo dell'imprenditoria, delle istituzioni e della politica. Prima ha osservato che serve una «rivoluzione culturale» e poi ha detto che nel mondo islamico la «donna è come un mobilio che si può cambiare quando si vuole. Nessuno chiederà perché lo hai fatto». «Io sono a fianco della donna a livello del mondo - ha aggiunto Gheddafi - e vedo che ha ancora bisogno di una rivoluzione. Non dobbiamo sopraffarla, deve prendere gli stessi diritti dell'uomo».
«LEGGETE MATILDE SERAO» - «Ho visto donne molto grandi nella storia d'Italia. Tra queste Matilde Serao che ci ha lasciato più di quaranta libri» ha poi detto il leader libico. «Conoscete la storia della fioraia morta tra i fiori?» ha chiesto Gheddafi, aggiungendo «cercatela e leggetela. Se non ce l'avete vi mando il libro». Il colonnello ha poi cambiato completamente genere e tra le donne italiane famose ha citato Claudia Cardinale.

Gheddafi incontra gli imprenditori e poi mille donne italiane Leggi tutto... .
LA SESSUALITA' TRA ISLAM E OCCIDENTE : permalink .

9 commenti:

Anonimo ha detto...

«Nel mondo arabo e islamico la situazione delle donne è orrenda e incita alla rivoluzione»

Questo lo dice Gheddafi. non qualche islamofobo.
E invece le femministe talpe non se ne erano mai accorte.
Stefano.

Alessandra ha detto...

Già, ma sarà sincero? Pensa davvero quello che dice? Sua figlia Aisha è avvocato, non dà assolutamente l'idea di essere una donna oppressa, veste anche all'occidentale e di solito non porta il velo, ma che io sappia, ha accettato il matrimonio combinato con un cugino. E le sue body-guard, gli guardano il corpo solo per difenderlo o magari qualcuna è costretta a fare anche altro?

Anonimo ha detto...

Bhe! Ragazzi ora non scherziamo, se prendiamo sul serio un dittatore de genere siamo "fuori dalla storia" e siccome quando ce vò ce vò, eccovi il commento più adatto che ho trovato sulla visita, autore Marco Travaglio:

""Un solo paese, nel mondo libero, poteva riservare gli onori di Stato a una tetra macchietta come il colonnello Gheddafi: il nostro. Un solo premier, nel mondo libero (anzi, semilibero), poteva non solo accogliere nelle più alte sedi istituzionali, ma addirittura baciare con trasporto un soggetto che fino a qualche anno fa foraggiava gruppi terroristici, cacciava ebrei, faceva abbattere aerei di linea come piccioni (Lockerbie, 270 morti), approntava armi di distruzione di massa (vere), bombardava l’Italia senza neppure centrarla: il nostro. Del resto, dal punto di vista coreografico, c’è un solo un leader al mondo che rivaleggi con Muammar Al Tappon quanto a ridicolaggine, tintura, fard, ombretto, per non parlare del corteo di «amazzoni», versione tripolina delle veline di Villa Certosa.

Anche la concezione che i due hanno della democrazia è piuttosto simile, anche se milioni di gonzi italo-padani si erano illusi che Al Tapone fosse almeno uno sfegatato filoamericano, punta di diamante dell’«alleanza contro il terrorismo». Vederlo baciare chi sostiene che «bisogna capire le ragioni del terrorismo» e paragona gli Usa a Bin Laden e sentire Schifani definirlo «uomo di Stato» potrebbe creare qualche spaesamento in un elettorato minimamente avveduto. Dunque non quello del Pdl, che digerisce tutto, anche il fard. Ottimo, come sempre, il Pd che è riuscito a dividersi anche su Gheddafi, grazie all’encomiabile apporto di Mohammed Al Dalemah e del fido Alì Lah Torr, che hanno invitato il colonnello a concionare in Fondazione Italianieuropei. Ribattezzata per l’occasione Beduinieuropei.""

Sul fatto che sia sincero sulle donne, Alessandra non ci scommetterei 1 cent.
Ciao.

Alessandra ha detto...

No, neanch'io. Quello che dice sulle donne nel mondo arabo e islamico, in generale è vero e lo sanno anche i sassi, ma non Gheddafi (che non capisco perchè non chiamiamo Qadhafi, che è il suo vero cognome!), non mi sembra esattamente credibile come paladino dei diritti delle donne. Il fatto stesso che abbia chiesto "70 donne" italiane e poi noi gliene abbiamo concesse mille, lo dimostra!

Anonimo ha detto...

Questo andrebbe benissimo tra i link del post (se non lo hai già messo altrove): http://www.ilfoglio.it/zakor/82
stefania

Alessandra ha detto...

Aaah, eccoooo !!!! GRAZIE MILLE, STEFANIA!

Alessandra ha detto...

Dimenticavo: hai visto che, ad omaggiare Gheddafi, c'era anche la nostra amica Afef? Quando ho visto la foto sul "Corriere", ti ho pensata! :-)

Stefano. ha detto...

ALESSANDRA HA SCRITTO:
>Già, ma sarà sincero? Pensa davvero >quello che dice?

Tipi come Geddafi, non pensano mai quello che dicono.
Dicono unicamente ciò che fa più colpo.
Stefano.

Alessandra ha detto...

Ma sei stato tu a dire: Questo lo dice Gheddafi. non qualche islamofobo. :-)Ovviamente non ho mai creduto alle parole di Gheddafi. Solo che, provocatore com'è, non mi sembra uno che parla ingraziarsi la gente... .