venerdì 19 giugno 2009

ISLAM E DONNE, IL CENTRODESTRA SI SPACCA

MANTOVA. Il Carroccio: "Il Pdl difende la discriminazione femminile da parte dei musulmani".

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (Mantova) - Donne sull'orlo di una crisi politica. Succede che una comunità islamica chieda il trasferimento in un locale più ampio del proprio centro culturale. Succede che la Lega nord insorga al grido di "no alla moschea". E succede che, visto il sì del consiglio comunale al Pgt che autorizza il trasloco e il no a una commissione sul caso con rappresentanti anche islamici, purchè ambosessi, chiesta dal Carroccio, quest'ultimo rompa con il Pdl e lasci la maggioranza.
Con reciproco scambio di "complimenti": "Voi difendete la discriminazione delle donne da parte dell'islam". "E voi non rispettate la libertà religiosa".
Castiglione delle Stiviere, 22 mila anime sulle colline dell'Alto Mantovano. Donne l'un contro l'altro armate. Perchè la battagliera maestra elementare e senatrice leghista castiglionese Irene Aderenti vuole valutare, registrazioni alla mano, se ci siano gli estremi per "discriminazione razziale e violazione dei diritti umani" contro Giovanna Lanzani, consigliere comunale del Pdl. Motivo? "Da quel che mi hanno riferito, la Lanzani avrebbe giustificato il no alla commissione ambosessi dicendo se la cultura e la religione islamica islamica prevedono la non partecipazione delle donne alla politica, bisogna accettare tale volontà. In pratica, ha giustificato la discriminazione islamica fra uomo e donna".
Insomma "Donne mute! Se no gli islamici si offendono", come ha subito titolato la Padania.
La Lanzani, dal canto suo, rinvia le accuse al mittente: "Il senso della mia frase è stato stravolto: io ho detto che, se gli islamici per il momento non intendono coinvolgere le donne nelle loro decisioni politiche, intanto interloquiamo con gli uomini, poi coinvolgeremo anche le donne. Come ha detto Obama, non possiamo pretendere o imporre di cambiare la millenaria cultura islamica".
E, mentre i musulmani ringraziano il Comune ("il centro islamico servirà anche a favorire l'integrazione e far uscire la donna dal suo isolamento"), la giunta tira diritto, per i due consiglieri leghisti non bastano a mettere il Pdl in minoranza. E, quanto a possibili faide trasversali "rosa", il sindaco Fabrizio Paganella può stare tranquillo. In un paese di quasi 12 mila donne, l'ultims volta che si è votato, nel 2007, in consiglio comunale ne è entrata una soltanto (contro 19 uomini), Caterina Maghella di FI (la Lanzano è arrivata solo a fine 2008, per le dimissioni di un compagno di partito). (Fonte: "Corsera")

Ma non sono certo le "faide trasversali" o le "donne sull'orlo di una crisi politica, l'un contro l'altra armate", come le chiama l'autore dell'artcolo, a dover preoccupare il sindaco di Castiglione delle Stiviere!

9 commenti:

Annamaria ha detto...

Perchè nn ci sono donne musulmane che fanno politica?
Mi giunge nuovo...

Alessandra ha detto...

Bentornata, Annamaria! Forse hai letto di fretta il pezzo: le donne poco carinamente definite "sull'orlo di una crisi politica", non sono musulmane. Sono la leghista Irene Aderenti e Giovanna Lanzani del Pdl. Il problema è che non è stata accettata la proposta della Lega di una commissione, anche con islamici, di ENTRAMBI I SESSI, sul trasferimento in un locale più grande del Centro Islamico di Castiglione delle Stiviere. I gestori del Centro + moschea non vogliono che siano coinvolte le donne e Giovanna Lanzani del Pdl, secondo la leghista, ha detto: "ok, perchè non possiamo imporre ai musulmani la nostra cultura". Oppure, secondo le precisazioni della Lanzani, "prima parliamo con gli uomini e poi, quando gli islamici, bontà loro, vorranno coinvolgere le donne, parleremo anche con le donne". Crede che gli islamici vogliano sicuramente coinvolgere le donne nella commissione?!
E sono un tantino diffidente su ciò che dicono gli islamici:"il centro islamico servirà anche a favorire l'integrazione e far uscire la donna dal suo isolamento". Il Centro islamico potrebbe convincerla a stare in un MAGGIOR isolamento!

Annamaria ha detto...

Grazie per il bentornata, in effetti vi leggo ogni giorno, ma nn sempre ho la possibilità di commentare ;-)

Credo di aver colto il senso dell'articolo mi riferivo alla frase "se la cultura e la religione islamica islamica prevedono la non partecipazione delle donne alla politica".
Per il resto è certo che ogni attività di questo tipo potrebbe agevolare una maggiore integrazione delle donne immigrate, ma è anche vero che occorre sempre verificare con chi si debba poi interloquire.
Nel mio paese, per esempio, è stato creato un centro di incontro per donne marocchine, un modo per incontrarsi, dialogare, svolgere insieme delle attività interculturali, etc.Beh, nn ci aspettavamo che la presenza di poche di loro, invece ci sono quasi tutte quelle presenti sul territorio, ben felici di farsi vedere ed interagire...
Ecco tutto.

Anonimo ha detto...

E dobbiamo pure pagare i loro centri islamici... i quali due volte su tre si rivelano centri di propaganda di un islam più radicale di quello dei paesi islamici. Che depressione.
SW

Carroccio ha detto...

I Pdl sono vitellini ciechi.
Viva la Lega, viva la parità fra i sessi.

Alessandra ha detto...

Devo dire che la politica non mi interessa, ma ingenuamente credevo che una DONNA del Pdl non sarebbe saltata fuori con questi discorsi... .
Se la metti sul piano della parità dei sessi, potrei dire anch'io viva la Lega! :-)

Alessandra ha detto...

Annamaria, un conto sono i "centri d'incontro per donne", i centri davvero culturali, un altr i centri islamici. L'imam di turno potrebbe propugnare la discriminazione dei sessi a discapito della donna, l'imam di turno, che ne so, potrebbe dire che la donna ha il diritto di non recarsi in moschea in quanto troppo occupata in casa, con figli e marito e quindi favorire un ulteriore isolamento (ma viste le moschee italiane, forse è meglio davvero starne alla larga!).
Ah, ho capito, per quanto riguarda la frase. Evidentemente è FALSO che non ci siano donne musulmane in politica! Magari hanno fatto una brutta fine, come Benazir Bhutto, però è stata Primo Ministro! Il 30 dicembre del 2008, in Bangladesh, ha vinto le elezioni a Primo Ministro la Lega Awami di Sheikh Hasina), partito laico di centro-sinistra, che ha sconfitto il Partito Nazionalista Bengalese guidato da un'altra donna, Khaleda Zia.
Era musulmana Megawati Sukarnoputri, ex Presidentessa indonesiana e figlia del presidente Sukarno.
SW: concordo!

Annamaria ha detto...

Alessandra, hai ragione, il mio era solo un esempio di "libera" iniziativa di queste donne che hanno scelto di nn rinunciare ad un momento tutto per loro e ti assicuro che nn tutti i mariti erano daccordo!
Per il fatto che tu dici...eppure è così semplice, accidenti.
Certe volte l'Islam è così semplice: NESSSUNO può vietare ad una credente di recarsi in moschea per la preghiera.
Ma questi bravi maritini musulmani sono davvero convinti di essere nel giusto? Questo mi dico. Mi viene voglia di gridargli in faccia "stai andando contro una norma divinaaaaaaaa".
Bah...

Alessandra ha detto...

Alessandra, hai ragione, il mio era solo un esempio di "libera" iniziativa di queste donne che hanno scelto di nn rinunciare ad un momento tutto per loro e ti assicuro che nn tutti i mariti erano daccordo!

Non ho nessuna difficoltà a credere che non tutti i mariti fossero d'accordo... .

Certe volte l'Islam è così semplice: NESSSUNO può vietare ad una credente di recarsi in moschea per la preghiera.

Ma infatti non credo che a una donna venga "vietato" di andare in moschea: ma secondo alcuni imam può essere esonerata, per i motivi di cui sopra. Se vogliamo è anche incoerente: vista la considerazione che in generale ha la donna nel mondo islamico, in teoria dovrebbe esserle raccomandato di andare in moschea, no? :-)

Sì, purtroppo questi bravi maritini musulmani, credono di essere nel giusto... .