giovedì 4 giugno 2009

UMBRIA/CANDIDATA ISLAMICA: "PISCINE PER DONNE ATTIVE A BOLOGNA. NON SONO INTEGRALISTA..."

Maymouna Abdel Qader, ragazza islamica di 26 anni, figlia dell'Imam di Perugia ed ora candidata con la lista Sinistra e Socialisti per Perugia non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro sulla sua proposta di chiudere agli uomini un giorno alla settimana la piscina comunale per permettere anche alle donne islamiche di usufruire di questo servizio pubblico senz andare contro i precetti della religione islamica.
"So che molti blog e giornali hanno ripreso questo mio progetto - spiega ad Apcom Maymouna - e molti sono rimasti sorpresi ed altri ancora hanno incominciato ad insultare. Io dico soltanto che Bologna, Modena e Milano permettono alle donne islamiche di andare in piscina senza uomini. Non c'è nulla di male se si vogliono tutelare le differenze tra cittadini e tra uomini e donne che scelgono liberamente una fede".
La candidata islamica precisa che la giornata in piscina senza uomini è aperta anche "a tutte le donne italiane che sono molte che non vanno in piscina perchè si vergognano degli sguardi dell'altro sesso".
"Qualcuno ha detto che è un ritorno al Medioevo o che sono un'estremista - spiega Maymouna - ma sono stupidaggini: io mi sento italiana e perugina al 100 per cento, la maggior parte dei miei amici è italiana e molti sono di destra. Non c'è stato mai uno screzio tra noi. Io mi candido con il mio velo in testa per ribadire le nostre origini e allo stesso tempo far capire alla seconda generazione degli stranieri in Italia che non si devono sentire ospiti ma cittadini come tutti. Rispettando le leggi". Fonte: umbrialeft segnalato da personaacaso.

"In un'altra intervista dice:
Essendo musulmana portero' certamente la voce della comunita' islamica in consiglio comunale". Per quanto riguarda i primi obiettivi da raggiungere una volta eletta consigliera comunale, la Qader spiega che "noi musulmani di Perugia abbiamo una moschea di nostra proprieta' e un cimitero". Per questo, "l''unica battaglia" che la candidata si sente "di portare avanti e' quella di chiedere che la piscina comunale venga riservata esclusivamente alle donne, almeno una volta alla settimana". "E' una battaglia che non riguarda necessariamente le donne musulmane - afferma - La piscina sara' aperta a tutte le donne e su questo molte ragazze italiane mi sostengono".

Notate bene il "NOI MUSULMANI", "ABBIAMO DI NOSTRA PROPRIETA' ".
Dopo la moschea e il cimitero la piscina...e poi? Sono queste le priorità del paese per i candidati islamici ?"
E su integralisti islamici e omosessualità: link .

13 commenti:

karim Metref ha detto...

Sono tornato in ritardo a leggere i commenti al mio intervento del 3 giugno. allora metto qui la mia risposta.MA poi vedo che siamo sempre nello stesso tema.
Ti ringrazio per la tua accoglienza.
Hai ragione non si può mettere sullo stesso piano una vecchia sicuramente poco saggia ma anche parecchio spaventata dai cambiamenti veloci che vive il mondo oggi. Non la si può mettere sullo stesso piano con le squadre di picchiatori che girano il paese. Ma è il tutto a far parte di quello che Anna Arendt vhiamava "La banalità del male". Uno cambia fil perchè c'è una abbronzata nello sportello, l'altro lancia una battuta stupida, l'altro denuncia nel giornale la presenza di stranieri in luogo di visibilità e così via... I giovani e anche i giovannissimi ormai mettono in atto soltanto i pensieri dei più grandi. E la stampa in questo ha una pesante responsabilità. Per quanto riguarda la seconda parte del tuo discorso. Velo non velo. E' vero che io so benissimo cosa vuol dire il velo. Io lottavo contro la salita dell'integralismo nel mio paese quando erano i servizi dei vostri paesi a sponsorizzarli, in nome della guerra fredda. Oggi ne stiamo pagando tutti il prezzo. Ma le potenze occidentali, anche se da una parte fanno finta di fare la voce grossa contro l'integralismo, continuano a mantenere i meccanismi e i paesi che lo generano, che non sono l'Iran e la Siria come dicono ma ben i paesi del golfo, ben amati e protetti degli USA e delle se multinazionali. Lottare contro l'integralismo e il velo io ci sto, ma non umiliando le donne velate. è come la differenza tra lottare contro i meccanismi che generano quella schiavitù moderna che si chiama immigrazione cleandestina (cioè colpire i trafficanti e i padroni che sfruttano in nero) e colpire i poveri disperati in cerca di una vita migliore.
Tanti saluti.

Alessandra ha detto...

In realtà, non si sa se fosse vecchia o giovane la tizia che ha scritto alla Reggia in Venaria.
Sono d'accordo che la stampa abbia una pesante responsabilità a non creare allarmismi, ma anche gli immigrati stessi, purtroppo, devono fare la loro parte e non farsi prendere dal vittimismo: i media non devono pendere nè dalla parte dell'allarmismo, nè dal vittimismo, indipendentemente dall'impostazione ideologica del giornale o del singolo giornalista.
Parlare di "squadre di picchiatori che girano per il paese", mi sembra francamente esagerato. Certo, ad esempio c'è stato il pestaggio a morte di Abba, il ragazzo che con degli amici aveva rubato un pacchetto di biscotti: tremendo che, per una cosa del genere, si venga bastonati a morte! Però anche il povero Abba e i suoi amici avevano le loro responsabilità. Non le aveva il bambino italo-domenicano preso a calci nei testicoli, ma anche in questo caso parlare di "squadra di picchiatori" per quei bambini, PER ORA, forse è esagerato. Certo c'è il rischio che lo diventino da grandi, visto come hanno conciato il piccolo Carlos!!!!!!!!! Bisogna stare attenti, quello sì.

Non conosco la storia algerina, ma in generale, penso si possa estendere il discorso dell'evitare il vittimismo all'estremismo e al terrorismo, per quanta responsabilità. Non è vero che non sono la Siria e l'Iran a produrre terrorismo ed estremismo, ma certo è curioso che 3 dei peggiori e famigerati terroristi islamici, Bin-Laden, Al-Zawahiri e Al-Zarqawi vengano da 3 Paesi cosiddetti "moderati": Arabia Saudita (e ci vuole del gran coraggio a considerarla moderata), Egitto e Giordania!
Riguardo al velo, sono d'accordissimo con te che non debbano essere umiliate LE DONNE che lo portano, ma nek caso specifico della figlia dell'imam di Perugia, la ragazza che si può essere italiane e islamiche velate, se si rispettano le leggi. Bene. E'vero pure che bisognerebbe considerare ciò che c'è dentro il capo di una donna e non fuori (e tutte le volte che ho parlato del velo, credo che sia emerso più che abbondantemente che la penso così!). Però cosa ben più preoccupante del velo è la sua "battaglia" per le piscine separate (che lei dice, verrebbero aperte anche alle italiane che lo desiderassero): c'è senz'altro un filo rosso tra questo e l'hijab, non mi venga a dire che non è un'integralista e che si possa essere musulmane velate e italiane, se poi si conducono "battaglie" di questo tipo! Denunciare le piscine separate, non è razzismo (tra l'altro ho postato anche il caso della musulmana di Vicenza, mandata all'ospedale perchè "mascherata"...!).

Anonimo ha detto...

Ma questa svergognata quanto ombretto celeste si è messa sulle palpebre? Ma non lo sa che nell’islam è haram truccarsi? Allah mica sarà felice, eh.
stefania

Alessandra ha detto...

Ma tu sapevi che esistesse il mascara halal?!

Anonimo ha detto...

So che kohl e henna sono leciti perché usati abbondantemente ai tempi di maometto (il mascara non esisteva), ma in genere tutto ciò che abbellisce la donna, e che può essere ammirato da uomini non mahram, è haram. Queste sono le tipiche islamiche che troviamo in occidente, da una parte chiedono la segregazione nei luoghi pubblici, dall’altra si mischiano senza problemi durante i raduni dei GMI (leggevo che qualche islamica si lamentava della “promiscuità” che c’è in quei luoghi, comprese le moschee). Da una parte ti dicono che il velo si deve indossare, che gli abiti islamici sono un obbligo, dall’altra vedi le stesse donne truccarsi, indossare abiti attillati. Ora, a me non importa una cippa se quella vuole indossare il velo e truccarsi, ma che non sia ipocrita e soprattutto che non rompa le scatole quando le fa comodo, vedi vicenda della piscina per sole islamiche.
stefania

Alessandra ha detto...

Questa infatti non parla di piscina "per sole islamiche", ma anche per italiane non musulmane che desiderano andarci. In ogni caso cambia poco. Poi magari le non musulmane sarebbero considerate "infedeli"... .
Io ho presente donne, ma anche velate, truccatissime, non solo da noi. Però che esistessero anche mascara halal, prodotto da ditte EUROPEE come ho scoperto ieri leggendo il giornale, proprio mi mancava! :-)

Anonimo ha detto...

Ti pare che un’islamica ti dica: "vogliamo in Italia piscine per sole islamiche perché le miscredenti sono zoccole"? Ovviamente dichiarano che è per tutte le donne, non solo per loro. Ma sono le intenzioni nascoste a cui dobbiamo fare attenzione. Per quanto mi riguarda questa tizia è falsa come una moneta bucata. Il solo fatto poi che dica che “i suoi amici sono anche di destra” mi ricorda tanto gli antisemiti che dicono “il mio migliore amico è ebreo” come se ciò giustificasse le loro azioni o le loro parole. Forse ho capito la storia del mascara halal perché me ne parlava un po’ di tempo fa un’amica kuwaitiana. Molti cosmetici contengono proteine animali o alcol, quindi assolutamente haram per le islamiche.
stefania

Alessandra ha detto...

Certo che le islamiche non lo direbbero mai! :-) Mi associo alla tua "diagnosi" della tizia. Capita la storia del mascara halal!

caposkaw ha detto...

quello che mi fa girare le scatole è che bisognerebbe usare i loro metodi!
alla zoccoletta mascarata bisognerebbe dire che una brava muslim sta zitta a casa a fare figli,e maschi poi.
e se esce di casa senza un controllore, giù mazzate.
almeno chiuderebbe quella fetida bocca...

Anonimo ha detto...

Sì, la questione di "metodo" posta da caposkaw in maniera provocatoria secondo me è interessante.
Si sa che la nostra "tolleranza" e buonafede occidentale non solo non è reciproca, ma anzi, è considerata da loro un segno della nostra debolezza.
Inoltre l'islam ammette la menzogna e la dissimulazione (se posta in essere da un musulmano nei confronti di un non musulmano). Non abbiamo le armi concettuali per discutere a questo livello. Quindi, mi spiace dirlo ma sì, certe volte penso anch'io che capiscano solo i loro metodi.
SW

countrygirl ha detto...

Riservare la piscina a donne (mussulmane e non) è il primo passo verso la segregazione, dopo la piscina ci potrebbero essere le palestre e via andare....da nobel dell'umorismo involontario "a tutte le donne italiane che sono molte che non vanno in piscina perchè si vergognano degli sguardi dell'altro sesso" mai visto italiane simile....a meno sta parlando di convertite...

Alessandra ha detto...

Bella "Nobel dell'umorismo involontario"! :-) Può essere che stia parlando delle convertite: ma ovviamente non dice nemmeno questo.

Anonimo ha detto...

cara stefania il trucco per le musulmane nn è assolutamente un peccato (haram)a parte qando si esagera ovviamente..e poi nn è peccato nemmeno il trucco che contiene proteine animali o qant'altro..come credi
Poi nn dovresti avere alcun pregiudizio nei confronti dei musulmani altrimenti ad ogni cosa che dicono nn crederai mai e finirai per cogliere il senso sbagliato e negativo delle frasi!!
evidentemente nn hai mai conosciuto persone musulmane..sono squisite!e spesso lo sono piu dei nostri..