sabato 27 giugno 2009

LETTERA IMMAGINARIA DI NEDA A HILLARY CLINTON

Roma, 25 giu (Velino) - Gentile signora Clinton. – A nome di tutte le vittime dei massacri che ormai da più giorni stanno insanguinando le strade e le piazze di Teheran, mentre il regime degli ayatollah continua a sparare sui manifestanti (tutti, sia detto fra noi, pericolosi sovversivi come me), e il capo supremo dell'Iran, Seyyed Ali Hoseyni Khamenei, ha rivelato che quei farabutti, me compresa, sono semplicemente prezzolati burattini dei servizi occidentali, soprattutto inglesi e americani, la prego di farmi sapere al più presto se il presidente degli Stati Uniti – che lei, naturalmente, nella sua veste di Segretario di Stato, ha modo di incontrare e consultare quando vuole – desidera ancora invitare al “dialogo” i teocrati del mio paese.


Purtroppo fra un mese tutto il clamore sui media mondiali suscitato dalla sanguinosa repressione di questi giorni, si spegnerà e il regime iraniano comincerà la persecuzione dei dissidenti politici, e sarà una terribile mattanza come quella del 1988, quando nell'arco di un'estate furono giustiziati 33.000 detenuti politici colpevoli semplicemente di aver sostenuto, simpatizzato o aver fatto parte dell'Organizzazione dei Mojahedin del Popolo iraniano.Per questo é vitale che l'interesse dei media e dei governi mondiali non si spenga, ma anzi la pressione sul regime iraniano aumenti d'intensità. (via Orpheus che ha fatto il commento in corsivo)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo che il nome di Nedaq porti la democrazia in quel martirizzato paese.

Alessandra ha detto...

Neda non deve essere dimenticata, almeno lei, perchè degli altri non si sa praticamente niente, se non qualche storia qua e là, a cui non è stato dato sufficiente rilievo.

Anonimo ha detto...

spero con quello che è successso a neda non succeda a nessun altro e che porti la democrazia in Iran.

Anonimo ha detto...

spero con quello che è successso a neda non succeda a nessun altro e che porti la democrazia in Iran.