A Parigi, la Conferenza del Forum Arabo-Internazionale delle Donne ha riunito imprenditrici arabe e occidentali. euronews ha incontrato Diala El-Haj Aref, ministro siriana del lavoro e degli affari sociali. E’ una delle poche donne ministro del mondo arabo, Diala El-Haj Aref occupa l’incarico dal 2004, dopo aver fatto carriera in diversi settori dell’economia di stato. Autrice di libri sull’economia, sull’amministrazione e sulla donna araba, secondo El-Haj Aref le donne arabe hanno cominciato da qualche anno a entrare nel settore degli affari senza però poter cambiare la realtà dei fatti e cioè che gli uomini restano largamente dominanti nel settore dell’imprenditoria.
euronews: Signora ministro, benvenuta. Secondo lei, perché conferenze come questa, che si occupano della donna araba, si tengono spesso fuori dal mondo arabo?
El-Haj Aref: Per me ci sono due ragioni. La prima è che vogliamo approfittare dell’esperienza delle altre, di chi ci ha preceduto, e che viene da paesi più sviluppati e più avanzati. La seconda è di provare a porre i problemi e di discuterne con degli esperti che possano aiutare i paesi arabi a risolverli. C‘è anche una terza ragione, il fatto che, fuori dal loro paese, le donne possono esprimersi più liberamente, ci sono situazioni, nel loro proprio paese, che impediscono alle donne di parlare.
euronews: Pensa che ai nostri giorni si possano confrontare le attività, nel mondo degli affari, della donna europea-occidentale e della donna araba?
El- Haj Aref: Si possono fare confronti in alcuni settori precisi, ma non in tutti. Voglio dire: quando si parla del ruolo della donna nel settore dei servizi, che è un settore economico che contribuisce alla crescita economica ed ha un ruolo in tutti gli indicatori economici, si possono comparare alcuni paesi ad altri. Ma nel settore industriale, il confronto diventa difficile, e quando si parla di informatica, per esempio, il confronto diventa ancora più difficile.
euronews: Ma le leggi di oggi, nel mondo arabo, in generale, consentono alla donna di evolvere, di arrivare a occupare posti importanti?
El-Haj Aref: Quando si parla di una questione sociale, è impossibile rispondere sì o no. Io ritengo che le leggi nei paesi arabi siano andate abbastanza avanti per assicurare l’uguaglianza assoluta a tutti i cittadini, e per eliminare ogni discriminazione in termini di razza o di sesso. Ma l’applicazione delle leggi non ha raggiunto la stessa maturità. E ci sono delle ragioni per spiegarlo. Il progresso legislativo ha preceduto quello sociale. Cio’ fa sì che le donne abbiano minore esperienza degli uomini. (Fonte:
Arabiyya)
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euronews: Secondo molti osservatori, l’arrivo di una donna a un posto di responsabilità, soprattutto in alcuni paesi arabi, resta un privilegio riservato a donne che vengano da famiglie conosciute sul piano politico o che abbiano uno status privlegiato. Secondo lei è vero? El-Haj Aref: Senza dubbio è più o meno vero in molti casi e in certi paesi arabi. Ma io non penso che li si debba mettere all’indice, perché è in definitiva una cosa naturale, normale. Una donna che sia cresciuta in una famiglia in cui ci si occupa di politica, sarà più qualificata di un’altra che non abbia mai frequentato gli ambienti poltiici e non si sia formata competenze su questo tema. Una donna che è cresciuta in una famiglia di commercianti e che abbia l’educazione adeguata, sarà certamente qualificata in quel settore. Allora, perché non investirsi in quel settore...
euronews: Allora, possiamo dire che il campo degli affari e dell’economia, nelle società orientali, ha cominciato a liberarsi del dominio degli uomini?
El-Haj Aref: Il ramo degli affari resta largamente dominato dagli uomini. Le donne hanno cominciato a giocare un ruolo, ma un ruolo che è ancora agli inizi in materia di quantità e non di qualità. Voglio dire che esistono grandi imprese gestite da donne, e che queste aziende hanno importanti effetti sull’economia. Ma il numero di queste imprese è piccolo se lo si paragona al numero di quelle che sono gestite da uomini.
euronews: un’ultima domanda: il ruolo della donna araba in posti importanti dello stato contribuisce a dare alle donne in generale più diritti?
El-Haj Aref: Penso che la maggior parte delle società abbia superato la questione diritti delle donne, perché non c‘è più nulla di nuovo da dire su questo. Le società oggi si vantano e parlano del posto preso da questi diritti nella loro legislazione. Oggi è evidente, e ognuno può vedere, che le discussioni non vertono più sui diritti, ma sui mezzi per facilitare l’arrivo delle donne a posti di responsabilità. E’ il frutto della battaglia condotta per i diritti delle donne.
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