martedì 24 febbraio 2009

ARABIA SAUDITA: SCOPERTA LA PRIMA FABBRICA DI ALCOLICI GESTITA DA DONNE

Due donne africane in manette di 35 e 45 anni in manette, complice un tassista asiatico.

Oltre all'ennesima scoperta di una fabbrica di alcolici, questa volta i gestori erano addirittura di sesso femminile. Due donne africane, delle quali però non è stata rivelata la nazionalità e un tassista asiatico, cliente e complice. Durante un bliz che la polizia religiosa saudita ha compiuto ieri nella città di Dammam, è stata scoperta una fabbrica di alcolici, illegale nel Paese.
Le giovani imprenditrici - atipiche in un Paese come l'Arabia Saudita - e il tassista, sono state immediatamente arrestate. Un portavoce ‘dell'Ente per la promozione della virtù e il divieto del vizio' ha reso nota la notizia. La polizia era alla ricerca della fabbrica da almeno una settimana. In particolare, avevano suscitato un certo sospetto gli strani movimenti attorno a una vecchia abitazione della zona, dalla quale troppo frequentemente uscivano ed entravano donne straniere cariche di liquidi. E' la prima fabbrica di alcolici in Arabia Saudita a cessare l'attivita per quest'anno, ma è la prima in assoluto gestita da donne, per di più straniere.
Nessuna indiscrezione trapela sulla sorte degli arrestati. (Fonte: "Peace Reporter", 20/2)

E ancora in Arabia agenti decapitati per stupro .
Sono state trovate nell'abitazione oltre 600 bottiglie di alcolici pronte da vendere e diverse damigiane di vino. Il ‘vizioso' tassista - essendo infatti un cliente abituale - aiutava anche le donne nel trasporto delle bottiglie. La sorte dei tre arrestati per la fabbricazione dell'alcool non è ancora stata decisa. L'Arabia Saudita impone però il divieto di fabbricazione, di consumo, di vendita e d'importazione d'alcool e di tutti i suoi derivati. Inoltre il potere giudiziario, al quale risponde l'Ente per la promozione della virtù e il divieto del vizio, appartiene al Consiglio supremo di giustizia, che non ha mai accettato alcuna interferenza da parte degli organismi di giustizia internazionali. La teocrazia saudita, il cui capo dall'agosto 2005 è il re e primo ministro Abdallah bin Abd al-Aziz Al Saud, basa ufficialmente il proprio diritto interno sulla legge coranica, la sharia e non prevede nessun tipo di elezioni né di partiti politici. La popolazione afro-asiatica nel Paese rappresenta attualmente circa il 10 percento dei più di 28 milioni di abitanti sauditi. Nigeriani, yemeniti, pakistani, afghani, somali, maliani, sudanesi sono tra le principali popolazioni migranti nel Paese. Il trattamento riservato al 10 percento degli stranieri presenti nel territorio assomiglia a quello che si nota anche nei dei Paesi occidentali: le minoranze vengono continuamente sottoposte ai lavori più umili e degradanti - oltre che i meno redditizi - comprendendo spesso abusi fisici e sessuali, il mancato pagamento dei salari, la soppressione dei passaporti o la restrizione alla circolazione. (anche nei Paesi occidentali? Non è un filo esagerato?!)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Caspita, questa sì che è una notiziona! Come hanno fatto ad aprire, a comprare, vendere, insomma gestire un intero negozio senza finire prima nelle grinfie della "polizia morale"?
Bisognerebbe premere al massimo sui regnanti sauditi perché queste due poverette ora non vengano massacrate: visto che sono donne e africane faranno vedere loro le pene dell'inferno e anche peggio :((((

Anonimo ha detto...

"Caspita, questa sì che è una notiziona!"

Perchè? Le altre non ti interessano? :-)

L'unica cosa è che l'articolo in questione paragona il trattamento degli stranieri in Arabia Saudita e quello che a volte avviene in Occidente: respingo la cosa al mittente! Non è un tantino esagerato o offensivo per i Paesi occidentali?

Anonimo ha detto...

Ci sono situazioni davvero allarmanti...

Ciao
Francesco

Anonimo ha detto...

Che Dio gliela mandi buona: una ventina d'anni fa un'infermiera australiana beccata con una bottiglia di whisky IN CASA PROPRIA è stata condannata a morte.

Anonimo ha detto...

Ed è stata poi UCCISA?

Annamaria ha detto...

...uhmmm...i Sauditi...la vergogna del mondo arabo-musulmano.
L'apice dell'ipocrisia e della perversione.
L'apoteosi del fare la legge e la religione a proprio uso e consumo.
Scusate ma ho un "rigurgito anti-saudita" da un pò!
Un'ora di preghiera per ste due povere donne.
Baci

Annamaria ha detto...

Ah, che non si facciano paragoni del cavolo: Occidente e Arabia Saudita sono rette parallele.
Menomale che non ci incontriamo!!!
Baci di nuovo

Anonimo ha detto...

E anormale, credo, non avere un minimo di "rigurgito anti-saudita".