Svolta L' oppositore rilasciato dopo tre anni. «È l' effetto Obama».
Scarcerato a sorpresa. «Torno alla politica» La scheda Il leader dell' opposizione soffre di diabete. Il procuratore generale: «Lo abbiamo liberato per motivi di salute».
GERUSALEMME - Tornando a casa. Gamila Ismail (al centro nella foto appena ricevuta la notizia) ha saputo che suo marito Ayman Nour era libero solo quando l' ha chiamata il portinaio: «Venga, signora, l' avvocato Nour non ha la chiave...». Gamila è giornalista di Newsweek, capisce le notizie. S' è messa a correre per le vie di Bab al Shariya, periferia del Cairo, è salita per le scale e l' ha trovato lì, t-shirt arancione, sul pianerottolo: «Era in ginocchio. Pregava. Non ci crediamo ancora, io, i nostri due figli...». Non ci credono ancora perché non ci speravano più: Nour, l' unico politico egiziano che abbia mai sfidato il faraone Hosni Mubarak a un' elezione presidenziale, condannato a cinque anni di carcere, dopo tre è stato scarcerato. A sorpresa. «Motivi di salute», dice il procuratore generale. «Non me lo spiego, ma torno per fare politica come prima», dice il rilasciato. «È l' effetto Obama», commentano molti analisti. (...)
Perché è difficile credere che il 44enne leader di al-Ghad, il Partito del domani, 6 deputati su 454, grande popolarità fra i giovani borghesi, sia uscito dalla cella di Tora solo per i problemi agli occhi, il cuore debole, il diabete e l' insulina quotidiana. In cinquant' anni di storia egiziana, la sua sfida fu unica: «Mi hanno incarcerato perché dopo 24 anni d' oppressione e di crisi economica, ho osato oppormi a un presidente al potere dal 1981, eletto per cinque mandati e sempre senza rivali». Pochi mesi dopo le elezioni, preso il 7 per cento contro l' 89 di Mubarak, Nour si trovò incriminato per duemila firme di lista «false», privato dell' immunità parlamentare. Inutili i richiami dell' Ue e del presidente americano, George Bush. Mubarak ha sempre considerato la sfida di Nour un ostacolo al suo progetto di lasciare la presidenza al figlio, Gamal. Qualcosa è cambiato, però. Isolato, privato della corrispondenza, ad agosto l' oppositore era riuscito a far arrivare a un giornale una lettera aperta al candidato Obama, «sogno di cambiamento di molti riformatori arabi». (...) (Fonte: "Corsera", 19/2)
Grazie mille a Barbara per la foto scannerizzata... .
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