giovedì 4 dicembre 2008

"LA SCHIAVA BAMBINA", di Diaryatou Bah


È l'ottobre del 2003. In un monolocale di quindici metri quadri, in un sobborgo alle porte di Parigi, una ragazza infreddolita fissa assente un piccolo televisore. Sullo schermo scorrono le immagini, ma lei non le vede, i suoi occhi sono vuoti, il suo cuore batte ma non sente più nulla. Persino i lividi non le fanno più male. Passano i giorni. Nella dispensa c'è solo pane e latte. E quello che resta di cento euro che - così ha detto partendo il marito della donna - devono durare due mesi. D'un tratto, la ragazza sente una voce. È una voce che potrebbe essere la sua, e racconta la sua stessa vita. Sposata dai genitori a 14 anni a un uomo di trent'anni più vecchio di lei, deportata in Europa dall'Africa per essere stuprata, picchiata e umiliata, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, in un incubo senza fine. Ma la voce di donna che viene dalla televisione racconta anche qualcosa di inimmaginabile: da una vita così si può fuggire. Si può chiedere aiuto, si può scappare. La giovane donna ora sa cosa deve fare. Deve alzarsi, uscire, parlare, piangere, spiegare. E ricominciare a vivere. Solo così potrà ricordare chi è, ritornare al suo villaggio in Guinea, chiudere gli occhi e rivivere i giorni felici con la nonna, che l'ha cresciuta come una vera madre, anche se non ha saputo evitare che le venisse inflitta l'usanza spietata dell'infibulazione. Solo così potrà cercare di curare quelle ferite che urlano tutto il suo dolore.
Non ho letto il libro, ma tempo fa ho sentito l'intervista di Diaryatou, che oggi ha solo 23 anni e ha fondato un'associazione di aiuto alle donne, a "Le falde del Kilimangiaro" di Licia Colò e penso proprio che leggerò la sua storia.
E poi guardatevi questo video http://www.youtube.com/watch?v=gq4PFnl1S6Q&NR=1. La drammatica storia di Mukhtar Mai, insegnante pachistana DI RELIGIONE, è abbastanza famosa e tra l'elenco dei libri del mio blog trovate anche il suo "Disonorata dalla legge degli uomini" (quindi non "dall'islam"!). In più ci sono storie analoghe di donne pachistane. Grazie a Mostro Joe per la segnalazione.
E il video del "religioso" yemenita Abd Al-Majid Al-Zindani presenta la prova "scientifica" che una donna non può parlare e ricordare simultaneamente: http://www.memritv.org/clip/en/1930.htm.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"On m'a volé mon enfance" (mi hanno rubato la mia infanzia).

Questo é il link della copertina in Francese:

http://www.lireenpaysautunois.fr/upload/image/Fauteurs/auteurs2006/F06BahDiaryatou.jpg

Suo padre poligamo con 4 mogli e 32 figli.Escissione a l'età di otto anni.Suo marito in realtà era un marabù con tendenze sessuali violente e che inoltre aveva già un'altra moglie.Perde il primo neonato senza neanche sapere che fosse incinta.Per il secondo suo marito si rifiuta a per l'assistenza medicale,e lo perde....e mi fermo qui.

Un mostro insomma.

Questo libro é sicuramente una voce di una donna che si attacca senza concessione al peso dei costumi, a l'indifferenza della sua famiglia, e prova che,la Francia, terra d'accoglienza" non è un'invana espressione.

Anonimo ha detto...

Sì, ha avuto diversi aborti, anche a causa del fatto che il marito non la portava all'ospedale "perchè non hai i documenti". In più all'inizio non parlava il francese.
Purtroppo anche nelle terre d'accoglienza si consumano barbarie a causa di tradizioni arcaiche che non ci appartengono o che abbiamo superato (vedi anche "Murata viva" di Leila, sempre della Piemme).

Anonimo ha detto...

E' una storia drammatica. Non la conoscevo. Hai fatto benissimo a raccontarla.
Ciao

Paolo Borrello
www.paoloborrello.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Bisogna diffondere il più possibile queste storie, perchè quelle donne che le stanno vivendo in silenzio e rassegnazione sappiano che si può uscirne. Ciao Alessandra, buona giornata ( anche se con questo tempo...)Grandmere