domenica 21 dicembre 2008

IRAN, LA POLIZIA CHIUDE IL CENTRO DEL PREMIO NOBEL SHIRIN EBADI

La polizia iraniana ha chiuso e sigillato gli uffici dove ha sede il gruppo per il rispetto dei diritti umani che opera a Teheran sotto la direzione di Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace 2003 per il suo impegno a favore delle donne, dell'infanzia e dei dissidenti. Le forze di sicurezza che hanno partecipato all'operazione hanno invitato il personale presente a lasciare gli uffici dell'organizzazione, quindi hanno chiuso la sede. La polizia iraniana ha fatto irruzione e chiuso d'autorità il quartier generale del Centro dei Difensori dei Diritti Umani, organizzazione non governativa guidata dall'avvocato Shirin Ebadi, la pacifista e femminista insignita nel 2003 del premio Nobel per la Pace per il suo impegno a favore delle donne, dell'infanzia e dei dissidenti (dai quali però è odiata perchè troppo vicina al regime e chiamata l' "ayatollessa", ndr). Lo ha denunciato la vice di Ebadi, Narges Mohammadi, secondo cui all'operazione hanno preso parte agenti in uniforme di ordinanza ma anche altri in borghese, probabilmente appartenenti dunque ai corpi speciali. «Hanno messo i sigilli al nostro ufficio e ci hanno intimato di sgomberarlo senza opporre resistenza. C'è anche la signora Ebadi», ha precisato. «Non abbiamo altra scelta che andarcene». Durante l'incursione è stato fatto l'inventario dei beni di proprietà dell'associazione. «Non ci hanno mostrato l'ordine di perquisizione emesso dalla magistratura, ce ne hanno soltanto comunicato il numero di protocollo», ha accusato la militante. Secondo Mohammadi, diverse decine di poliziotti di rinforzo si erano radunati davanti all'edificio, situato nella parte nord-occidentale della capitale dell'Iran. Proprio domenica il gruppo umanitario avrebbe dovuto celebrare nella sua sede una cerimonia per commemorare, a posteriori, il sessantesimo anniversario della fondazione, caduto il 10 dicembre scorso; quello stesso giorno Ebadi, 61 anni, prima donna di fede musulmana a ricevere il Nobel per la Pace, si trovava a Ginevra, presso il Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, dove pronunciò un discorso con cui si appellò per il riconoscimento di un ruolo più ampio alle Ong nelle attività dell'organismo Onu e di altri enti ufficiali analoghi. Fondato dalla battagliera avvocatessa insieme a quattro colleghi lo stesso anno in cui le fu conferito il Nobel, il Centro dei Difensori dei Diritti Umani è considerato la principale entità per la tutela delle libertà civili esistente nella Repubblica Islamica; ha difeso sistematicamente innumerevoli oppositori, prigionieri politici, dirigenti dei movimenti studenteschi e personalità perseguitate per la loro lotta a favore della libertà di coscienza. Di recente si è distinto in particolare per l'appello, rivolto al regime degli ayatollah, affinchè siano bloccate le continue esecuzioni di condannati per reati di minore gravità. Il mese scorso, durante un raduno dell'organizzazione, Ebadi attaccò il nuovo codice penale iraniano, sottolineandone il mantenimento delle discriminazioni a danno delle donne e l'interpretazione a suo dire «scorretta» dei principi dell'islam. (Fonte: "L' Unità")

Grazie a "Strade asiatiche" e "Il Male" per la notizia... .

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ti faccio la soffiata e tu posti: che intesa che abbiamo, carissima!

ciao

Anonimo ha detto...

:-) Più soffiate ci sono, meglio è! Grazie ancora.

Anonimo ha detto...

le reti mediaset davano la notizia.
rai 3 parla delle manifestazioni dei finocchi americani perchè dei referendum hanno dichiarato illegali i matrimoni omo...
per telekabul vale più una pernacchia a un frocio americano che una dozzina di impiccaggioni iraniane...
scusate, ma queste cose mi fanno inkazzare...

Anonimo ha detto...

Anche Rai1 ne ha parlato.

Anonimo ha detto...

grazie al cielo!

Anonimo ha detto...

Il TG3 notte ha dato entrambe le notizie. Meglio così.