domenica 28 dicembre 2008

E L' INFUBULATRICE PENTITA SI ALLEO' CON L'AVVOCATO DELLE VITTIME

IL CAIRO — Sembra una storia inventata, da film o romanzo (magari francese): due rivali forti e rispettate ciascuna nel suo mondo, si combattono, una sconfigge l'altra, ma intanto si conoscono, diventano amiche. E, deposte le armi, scrivono insieme un libro sulla loro incredibile vicenda, tutta vera (e in effetti francese). Le due protagoniste: Linda Weil-Curiel (foto), avvocato del Foro di Parigi dal 1973, storica femminista dai tempi della Lega dei diritti della donna di Simone de Beauvoir, la più combattiva e nota penalista francese schierata contro le mutilazioni genitali femminili. E Hawa Gréou, maliana e altrettanto storica exciseuse della capitale francese, autrice cioè delle mutilazioni inflitte a decine di bambine e ragazze immigrate soprattutto da Senegal e Mali, riverita e ben pagata come prima di lei (in patria e per la stessa professione) la madre e la nonna. «È dal 1982 che mi batto contro le mgf, tra le primissime in Francia. Ho convinto tutti a non fare una legge speciale che sarebbe sembrata razzista, il codice penale basta. Ho fondato una Ong, Cams, proprio per abolire le mgf e far capire ai francesi che tutte le nostre bambine vanno difese, al di là dell’origine», racconta Weil-Curiel. «E poi i processi, più di quaranta, tra cui quello contro Hawa Gréou, nel 1999, in cui l'ho fatta condannare a otto anni. Era la prima exciseuse a finire in un carcere francese, avrebbe dovuto odiarmi più di chiunque al mondo». Invece, uscita dalla prigione con uno sconto di pena («un periodo bellissimo — dirà poi Mama Hawa —solo preghiera e riposo»), l'infibulatrice pentita non solo smette di esercitare, ma inizia a telefonare alla Weil-Curiel. «Mi chiedeva consigli, ormai si fidava di me — racconta l'avvocato —. All'inizio ero sorpresa, poi mi sono affezionata. Fino a quando, l'anno scorso, abbiamo fatto insieme un libro». Exciseuse, appunto, uscito per City Editions. Un denso, doppio racconto che parte per Hawa dalla famiglia di fabbri e infibulatrici in Mali, per Linda dal padre, con De Gaulle nella resistenza, e dalla madre di Tahiti, dove anche lei è nata. Che continua con la carriera delle due donne. Che si addentra nella questione delle mutilazioni, su cui in realtà si sa poco anche in Francia. «Una bella esperienza, e ormai un'amicizia», dice Weil-Curiel. «E ora siamo arrivati al paradosso che Hawa mi ha chiesto di difenderla contro il marito: poligamo con co-mogli più giovani di lei, ha bisogno di spazio in casa, la vuole cacciare. Anche perché lei non guadagna più come quando era la regina delle mutilatrici. Ma daremo battaglia». ("Corsera", 23/12)

E "Mille e Una Donna" non può neppure rimanere indifferente alla massiccia risposta di Israele ai lanci di razzi da parte di Hamas da Gaza, a causa dei quali è successo anche questo: Due bambine palestinesi uccise da un razzo palestinese.

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