Amici e parenti: «Era sconvolta, ma non si sarebbe mai uccisa». Sahar Daftary, «Volto dell'Asia», aveva scoperto che il marito era già sposato e voleva il divorzio.
LONDRA — Il vestito da sera rosa che aveva chiesto come regalo è rimasto a casa dei genitori, a Londra. Sahar Daftary (nella foto il giorno del matrimonio, ndr) non ne ha più bisogno perché sabato 20 dicembre è stata trovata morta a Manchester, sotto un grattacielo di lusso, dopo un volo dal dodicesimo piano. Sahar avrebbe compiuto 24 anni il giorno di Natale, faceva la modella, era stata eletta «Volto dell'Asia» e secondo la polizia con ogni probabilità si è lanciata nel vuoto, sconvolta perché sei mesi fa aveva scoperto che l'uomo affascinante che amava e aveva sposato con rito islamico, di fronte all'imam, era già unito con altre tre mogli e aveva dei figli. La polizia ha prima arrestato l'uomo, Rashid Jamil, 33 anni, un imprenditore di origini pachistane, poi lo ha rilasciato sulla parola. I vicini hanno riferito di non aver sentito rumori di una lite, urla, solo quel grido atroce mentre la ragazza precipitava. Ma la famiglia di Sahar, venuta dall'Afghanistan, chiede che le indagini continuino, non crede al suicidio o alla disgrazia. Perché Rashid si era rivelato una persona falsa, dalla doppia e dalla tripla esistenza; perché la notte in cui è morta, lui ha fatto alcune telefonate strane per dare l'allarme; perché Sahar era andata da Rashid per chiedergli di firmare le carte del divorzio; perché lei voleva rifarsi una vita e aveva prenotato una vacanza di Natale a Dubai con gli amici: il vestito rosa lo avrebbe voluto portare in quel viaggio, non pensava di uccidersi. Per giorni la morte di Sahar Face of Asia è stata trattata come un «semplice» giallo nell'ambiente della Manchester ricca, giovane ed elegante. Quando la famiglia Daftary ha cominciato a parlare, la vicenda ha rivelato un altro aspetto: quello della poligamia islamica in Gran Bretagna. «Purtroppo questa storia è comune», ha detto al Times il capo del Muslim Parliament of Great Britain, un gruppo che si occupa di diritto di famiglia. «Malauguratamente il nostro clero non sembra vivere ai nostri tempi, per loro controllare la sessualità delle donne è molto più importante della giustizia familiare». Nell'islam tradizionalista è legale per l'uomo avere fino a quattro mogli alla volta: ma Sahar era una ragazza cresciuta in Inghilterra e anche Rashid sembrava un manager di mentalità moderna. (Fonte: "Corsera")
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Poi, una mattina, dopo il matrimonio, Sahar aveva ricevuto la telefonata di Narhisa, una dirigente di marketing, 29 anni, che le disse di essere sposata con il suo stesso uomo e di avere due bambini. La sorella di Sahar ricorda: «Fu uno choc, andammo a casa sua e c'era anche Rashid, che era calmo e disse solo che ora voleva bene a Sahar e non amava più l'altra. Era calma anche Narhisa, disse che andava bene, che se lo aspettava, perché lui era già stato sposato con una donna in Inghilterra e con un'altra in Pakistan». Due divorzi e due matrimoni in corso, legale secondo il diritto islamico, normale secondo il clero della comunità: ma devastante per la giovane Sahar che non sapeva di essere moglie di un poligamo. Gli amici della modella dicono che la scoperta di quel segreto l'aveva sconvolta. Che l'ultima sera a Manchester aveva detto che sarebbe andata a casa di lui per prendere le cose che aveva lasciato sei mesi prima andandosene e per fargli firmare il documento di divorzio.La sorella Mariya giura: «Ci batteremo per la verità, perché la sua anima possa riposare in pace. Era religiosa, non si sarebbe mai uccisa, perché sapeva che il suicidio porta all'inferno». Allora, se non l'ha uccisa Rashid, Sahar è stata spinta giù da quel balcone al dodicesimo piano di un moderno grattacielo da una legge matrimoniale fuori dal tempo.
domenica 28 dicembre 2008
LA POLIGAMIA ISLAMICA DIETRO LA MORTE DELLA MODELLA
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