MARSIGLIA (Francia) – Frequentare una scuola cattolica per indossare il velo islamico. In Francia sono ormai decine di migliaia le ragazze musulmane che studiano in istituti cattolici privati per aggirare la legge sulla laicità dello Stato che vieta di ostentare simboli religiosi nelle scuole pubbliche francesi. (…)
CIFRE - La maggior parte degli studenti, in alcuni istituti privati cattolici, è di religione musulmana. Addirittura nel collegio di St. Mauront, a Marsiglia, la presenza di alunni di fede islamica raggiunge la percentuale record dell'80%. Gli istituti musulmani in Francia sono solo quattro e per questo le 8.847 scuole cattoliche sono diventate l'ultimo rifugio per quei tanti musulmani che considerano la legge sulla laicità dello Stato qualcosa di ingiusto e liberticida. Secondo le statistiche diffuse dagli insegnanti francesi oggi le scuole cattoliche transalpine sono frequentate da circa due milioni di ragazzi: oltre il 10% degli studenti sono di religione musulmana.
TOLLERANZA - Gli alunni di origine musulmana che frequentano la scuola cattolica di St. Mauront si dichiarano felici di non studiare in un istituto pubblico: «Qui almeno c'è rispetto per la nostra religione» taglia corto Nadia, studentessa di 14 anni di origine algerina. «Nelle scuole pubbliche non potrei mai indossare il velo». (…) (Fonte: "Unpoliticcallycorrect", Corsera)
LIBERTÀ RELIGIOSA - Jean Chamoux, direttore dell'istituto di St. Mauront, lavora in questa scuola da circa 20 anni: «A differenza della scuola pubblica noi crediamo nella libertà religiosa» afferma il preside. «Se proibissi alle ragazze di portare il velo, la metà degli studenti che oggi sono in queste classi non andrebbe a scuola. Preferisco averli qui, parlare con loro e spiegare che esse sono ragazze fortunate perché possono scegliere». Naturalmente anche nel collegio di St. Mauront non regna sempre l'armonia. È lo stesso preside Chamoux a confessare che probabilmente una minoranza delle studentesse è costretta dai genitori a portare il velo. Inoltre quando vi sono le lezioni di nuoto, tanti familiari fanno rimanere a casa le proprie figlie per evitare che mostrino parti del corpo o che nuotino in piscina con dei ragazzi. Infine Chamoux sottolinea che anche le libertà religiose hanno un limite: quando gli studenti musulmani gli hanno chiesto di togliere dalla classe il crocifisso per poter pregare «liberamente» durante i giorni del Ramadan, egli non ha voluto sentire ragioni e non ha mosso dalla parete il simbolo cristiano. CRITICHE – Le considerazioni dei fautori del secolarismo sono totalmente diverse da quelle del preside Chamoux. Secondo costoro bisognerebbe rafforzare ulteriormente lo spirito laico dello Stato affinché alcuni dei valori occidentali quali il rispetto della donna e le libertà personali continuino ad essere principi inviolabili: «Il velo è un simbolo sessista e attesta la sottomissione della donna all'uomo» afferma Xavier Darcos, ministro dell'educazione francese. «Nella nostra scuola repubblicana non vi può essere posto per la discriminazione sessuale».
venerdì 3 ottobre 2008
FRANCIA, LE MUSULMANE NELLE SCUOLE CATTOLICHE PER INDOSSARE IL VELO
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2 commenti:
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