Il fenomeno dell’uso del velo presso le donne musulmane, in evidente crescita, è spesso interpretato in Occidente secondo gli schemi e stereotipi che vedono in esso la manifestazione di una condizione, tutta da dimostrare, di subalternità femminile.
Innanzitutto l’obbligo del velo non si qualifica come principio cardine dell’Islam; invero Maometto parla di esso nel Corano non più di sei o sette volte, e sempre in modi che possono essere soggetti a varia interpretazione. In più di una occasione, infatti, la possibile spiegazione del concetto coranico del velo potrebbe ricondurre al significato di una «protezione» o di una «divisione», suggerita per sottrarre la donna al desiderio carnale ed invasivo dell’uomo. Ad esempio, un passo del Corano narra che una delle mogli del Profeta è costretta a celare il suo volto con un velo per sfuggire alle attenzioni di un uomo che si rivolge a lei in modo ambiguo e lascivo. Peraltro le mogli di Maometto non erano solite indossare il velo se non in occasioni particolari, nelle quali esse esplicitavano la loro condizione di musulmane. Ed in altri passaggi del Corano il Profeta fa proprio riferimento al velo come segno distintivo riservato alle donne musulmane quale prova identitaria della loro appartenenza religiosa. Non quindi obbligo passivo e generalizzato, e nemmeno imposizione gretta ed immotivata, ma - al contrario - manifestazione consapevole e convinta dell’adesione a principi religiosi, rappresentazione trascendente di un ideale di purezza ed intimo richiamo ad una spiritualità sentita ed intensa. È questo il significato attribuito all’uso del velo negli ambienti islamici non inquinati da tentazioni estremistiche ed intransigenti. (Fonte: "Liberali per Israele" e "Il Giornale")
Il discorso assume invece un connotato diverso se ci si sposta dal piano religioso a quello politico. Qui l’uso del velo si integra con un problema di libertà e di democrazia. Non è un caso che quei paesi del mondo islamico in cui si impongono movimenti integralisti le prime libertà che vengono a cadere sono quelle delle donne, ed il primo divieto di cui esse sono destinatarie è quello di mostrarsi a volto scoperto. Questa imposizione rappresenta, nei fatti, una sorta di «prova generale» di ulteriori azioni coercitive nei confronti delle donne - e non solo - ed assume vera e propria qualificazione di strumento di controllo e sociale e sessuale.
lunedì 20 ottobre 2008
I DIVERSI "VOLTI" DEL VELO ISLAMICO
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8 commenti:
è costretta a celare il suo volto con un velo per sfuggire alle attenzioni di un uomo che si rivolge a lei in modo ambiguo e lascivo
Ma non sarebbe più logico castrare il maschietto incontinente invece che velare l'oggetto delle sue brame? Che magari un millennio e mezzo fa potesse sembrare quella la soluzione migliore posso anche capirlo, ma quelli vengono a proporre la stessa soluzione OGGI! Cioè ti vengono a dire che se loro invece che uomini sono bestie, tocca a noi annientarci, e poi magari pretendono anche rispetto, pretendono!
Gli uomini-Arabi-musulmani sono degli ipocriti.Ognuno si copre la sua...e stuprano quelle degli altri
Non solo quelle degli altri, vituccio! Pensa alle mogli che vengono stuprate dai mariti perchè questi credono sia loro diritto ottenere in ogni modo "quella cosa lì..." e che le spose debbano obbedire in tutto!
io invece penso che non bisogna giudicare in questo modo senza conoscere bene la situazione, vi sembra più gradevole una società basata sulla purezza della donna non solo nei suoi atteggiamenti ma anche nei suoi costumi o una società in cui si va in giro quasi o praticamente nudi (bikini al mare o anke minigonne in piena città)dove non ha alcun senso la purezza dei costumi?
e queste stesse donne possono essere motivo di seduzione ad esempio dell'uomo della nostra vita il quale ogni volta che si allontana da casa si ha il timore che questo venga sedotto da un'altra donna quando invece l'islam ti garantisce che il tuo uomo rimarrà solo tuo perchè a lui apparirai solo te!!! questo, se non sbaglio, non è il sogno ogni donna?! un uomo solo per se stessa!
Ma in questo caso la donna non è libera io invece penso che i bollori maschili bisogna farseli passare. Chiunque è libero di fare quello che vuole con il rispetto altrui.
Scusate forse non sono stato molto chiaro dicendo che i bollori bisogna farseli passare. Volevo dire che non siamo animali e che quindi bisogna saper controllare i propri istinti nel rispetto delle persone.
Ma in questo caso la donna non è libera io invece penso che i bollori maschili bisogna farseli passare. Chiunque è libero di fare quello che vuole con il rispetto altrui.
Ma in questo caso la donna non è libera io invece penso che i bollori maschili bisogna farseli passare. Chiunque è libero di fare quello che vuole con il rispetto altrui.
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