“Reporter senza frontiere” ha definito “vergognosa” la condanna a 20 anni di carcere del giovane giornalista afghano, Perwiz Kambakhsh. L’organizzazione che si batte a difesa della liberta’ dei stampa ha duramente criticato la decisione di un tribunale afghano di commutare in una lunga pena detentiva la condanna a morte di Kambakhsh, 23 anni, arrestato a gennaio con l’accusa di blasfemia per aver diffuso un testo tratto da Internet sui diritti delle donne.
Il caso aveva suscitato le reazioni di diversi Paesi occidentali, perche’ il giornalista e studente universitario era stato prima torturato durante la detenzione, poiche’ accusato di aver “insultato l’Islam”, e poi condannato a morte da un tribunale di Mazar-i-Sharif, nel nord dell’Afghanistan, in assenza di un avvocato. (Fonte: "Arabi Democratici Liberali", 22/11)
venerdì 24 ottobre 2008
AFGHANISTAN, VERGOGNOSA CONDANNA A GIORNALISTA "BLASFEMO"
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