Il libro è giudicato blasfemo da alcuni gruppi estremisti. Polizia in allarme. Timori di rappresaglie contro l'autrice e gli editori de «Il gioiello di Medina», in uscita a giorni.
Una bomba molotov è già stata lanciata contro l'editore (si veda Romanzo sulla «moglie bambina» di Maometto, molotov contro l'editore (28 settembre 2008) ).
Intanto sul "Corriere" di oggi si discute sull' "opportunità" di pubblicarlo in Italia.
Prima ancora di uscire lunedì, un romanzo su una delle mogli di Maometto, la giovane A’isha, ha destato scandalo nella comunità islamica d’America, e ha spinto i suoi gruppi estremisti a minacciare rappresaglie. All’inizio della settimana, dopo che la sede della sua corrispondente londinese era stata incendiata, la casa editrice, la Beaufort books di New York, è rimasta chiusa per timore di attentati, e questo week end è presidiata dalla polizia. Un caso analogo a quello dei “Versi satanici” di Salman Rusdhie del 1998, che indussero gli ayatollah in Iran a condannarlo a morte, condanna mai eseguita.
«MAOMETTO PROGRESSISTA» - L’autrice del romanzo, Sherry Jones, una giornalista di Spokane nello stato di Washington, sostiene che esso traccia un ritratto positivo di Maometto, e di non avere perciò paura: «Per i suoi tempi - ha dichiarato - il profeta fu progressista, rispettò le donne e fece molto per loro». Ma la sua interpretazione del rapporto amoroso tra Maometto e A’isha, una femminista anti litteram, pare avere destare le ire dei fedeli dell’Islam. Il romanzo, «Il gioiello di Medina», racconta delle vicende della Arabia del settimo secolo dal punto di vista di A’isha, una giovane donna indipendente, in lotta con la dominante cultura maschilista, e contiene accese pagine di sesso. (Fonte: "Liberali per Israele")
CASA EDITRICE IN FUGA - Una delle più note case editrici americane, la Random House, doveva pubblicarlo il 12 agosto, ma vi rinunciò alcuni mesi prima a causa delle minacce ricevute dai gruppi estremisti islamici. Scoppiò una polemica in cui intervenne anche Rushdie chiedendo che il libro venisse pubblicato da altri, e la Beaufort books se ne assicurò i diritti. Adesso ne ha anticipato l’uscita di una settimana per dimostrare che non denigra Maometto. Ha affermato Eric Kampmann, il suo direttore: «Non è una critica della religione islamica, il libro è già in vendita in qualche altro paese, a esempio in Serbia, ed è stato ben recensito». Nulla a che vedere con le vignette dissacranti del profeta comparse su un giornale che scatenarono torbidi in Danimarca.
MOGLIE E «FEMMINISTA» - Sherry Jones dice di avere svolto accurate ricerche storiche e difende la autenticità del personaggio: «A’isha era bella, volitiva, mirava a decidere della propria vita, e influì su Maometto». Crede che la reazione negativa della comunità islamica sia dovuta anche a un incendiario dvd distribuito da una settantina di giornali, una pubblicità del Clarion fund, una associazione evangelica e neocon nata nel 2006 «contro la guerra mossa dall’Islam all’Occidente». Il dvd, intitolato «Ossessione», con la mezzaluna islamica al posto della O, denuncia «il pericolo musulmano». I giornali che lo hanno distribuito, tra cui il New York Times, sono rimasti subissati di proteste e hanno perso numerosi abbonati. Una lettrice ha scritto al News Observerdella Carolina del nord: «E' indecente, fomenta la guerra di religione. Che cosa distribuirete per pubblicità la volta prossima, i cappucci bianchi del Ku Klux Klan?» (il KKK è il gruppo razzista più temuto degli Stati uniti). La polizia di New York ha rifiutato commenti, ma i prossimi giorni sarà in stato d’allerta per «Il gioiello di Medina». Ha riferito Eric Kampmann: «Sta monitorando la situazione ora per ora».
7 commenti:
Già il solo fatto che "si discuta" sull'opportunità di pubblicarlo, cosa MAI avvenuta nella storia dell'umanità PER NESSUNA RELIGIONE dovrebbe essere più che sufficiente a far insorgere il mondo intero contro la colonizzazione islamica che stiamo subendo tutti noi. E invece che cosa succede? Che loro frignano che sono stati offesi e i leccapiedi nostrani non trovano di meglio che prostrarsi ancora di più a 90° e chiedere scusa.
E' vero. Tra l'altro, anche a quanto dice l'articolo, nè Maometto, nè tantomeno Aisha sono presentati in chiave negativa. Aisha è stata a tutti gli effetti una donna "moderna": emetteva fatwe, discuteva tranquillamente con gli uomini ed era presente, anche se senza combattere, alla "Battaglia del Cammello" (656)per la successione tra Ali cugino e genero di Maometto e due Compagni della "prima ora" di quest'ultimo(Talha ibn ʿUbayd Allāh e al-Zubayr ibn al-ʿAwwām).
Non ho il minimo dubbio che fosse una donna in gamba: una che sopravvive a uno stupro a nove anni come potrebbe non esserlo?
È strano per una religione di pace, di tolleranza, che prescrive la moderazione e respinge l'estremismo che i musulmani reagiscono sempre violentemente quando si tratta di caricature o di romanzi su un personaggio islamico. L'islam, che respinge l'estremismo e prescrive la moderazione, genera l'estremismo con la sua intransigenza.
Ho visto un' intervista della romanziera qualche settimana fà, affermava che un editore tedesco aveva ripreso i diritti. Ha rifiutato di dare il nome della casa d'edizione per… ovvie ragioni.
Veramente anche un'altra "studiosa di islam" non musulmana ha liquidato il romanzo come "porno-soft". L'unico è leggerlo per appurarlo, anche perchè l'editore della Newton&Compton, una volta chiarito che non è un'opera contro l'islam, Aisha e lui precisa "nè tanto meno Maometto", ha affermato che "la nostra cifra è l'indipendenza", percui l'intenzione di pubblicarlo c'è.
Nell'attesa, Maometto la faceva giocare con le bambole che aveva portato con sé. Questo matrimonio del Profeta non portò figli.Meno male.Peró che pazienza che ebbe....3 anni só tanti.
Si, probabilmente lo e
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