lunedì 6 ottobre 2008

FILIPPINE: MATRIMONI MISTI, UNA SPERANZA DI PACE PER IL MINDANAO

La testimonianza di una coppia di religione cristiana e musulmana, capaci di vincere diffidenze e incomprensioni. Gli sposi hanno dato vita a progetti concreti, segnale di speranza per una pace duratura. Dal matrimonio sono nate due figlie educate secondo i principi delle due diverse fedi.


Manila (AsiaNews) – I matrimoni misti possono “aiutare il processo di pace a Mindanao”. Difficoltà e incomprensioni “non mancano”, ma attraverso la vita in comune “i problemi si possono affrontare e superare”. La testimonianza arriva da una coppia di sposi dell’isola nel sud delle Filippine, che ha saputo vincere le ritrosie delle rispettive famiglie di origine e costruire nel tempo un rapporto solido, dal quale sono nate due figlie di 13 e 8 anni.
Armand Nocum, ex seminarista e con un passato da giornalista, di fede cattolica e Annora Sahia, infermiera musulmana Tausug, si augurano che la loro storia possa essere “esempio per tutti gli abitanti della regione”, che ancora oggi è segnata da una violenza settaria che semina morte e distruzione. Una testimonianza che non passa solo attraverso la vita coniugale, ma che ha dato vita a progetti concreti a favore della pace, fra i quali Books 4 Guns (libri al posto delle pistole); esso si propone di donare un libro a bambini che hanno conosciuto, finora, solo la logica della guerra e delle armi. Ma ancor più dei libri, sottolinea la coppia, è importante garantire “il cibo, un mezzo che permette di riunire le persone attorno alla tavola, superando confini e divisioni”. (4/10/2008)
Oggi Armand e Annora sono proprietari di un piccolo ristorante chiamato “Satti Grill House” a Manila, nel quale viene servito cibo della tradizione araba e malaysiana ed è particolarmente apprezzato dagli immigrati di Zamboanga (terra di origine di Armand) e Sulu (città natale di Annora), nella capitale in cerca di occupazione. “Vogliamo inondare – racconta la coppia – il Mindanao di libri e offrire al contempo la possibilità di gustare i cibi della tradizione araba. Perché le generazioni future, un giorno, possano apprezzare più il valore di un buon piatto o un romanzo avvincente, piuttosto che affidarsi alle armi” che causano solo “distruzione”.
La coppia è sposata secondo i due diversi riti cattolico – celebrato da p. Angel Calvo, in prima fila nella promozione del dialogo interreligioso – e musulmano, celebrati il 7 ottobre del 1995. Le due figlie, Ashia Marie e Arizza, studiano alla Holy Spirit School, diretta da suore cattoliche a Quezon City, sobborgo poco distante da Manila e saranno loro – come ribadiscono i genitori, che hanno mantenuto ciascuno la propria religione – una volta maggiorenni a “decidere quale fede professare: sarà una loro libera scelta”.
Un invito alla “pace” e alla costruzione di “ponti” capaci di “unire” i fedeli delle due religioni a Mindanao arriva anche da Juan P. Dayang, presidente dell’Associazione editori filippini, il quale sottolinea che la “cultura incarna il modo di vivere, i valori, le tradizioni alla base delle due società”. Mons. Fernando Capalla, arcivescovo di Davao e membro della Conferenza vescovi-ulema, annuncia un progetto in base al quale verrà identificata un’area nel North Cotabato – teatro di sanguinose guerre in passato – in cui cristiani e musulmani potranno condividere “progetti comuni” a livello “economico e culturale”.

12 commenti:

isma84 ha detto...

ciao questo è quello che voglio sentire....scusami Ale sono a letto con la febbre e una tremenda influenza mi dispiace che non riuscita a tornare ma è stato una questione di causa maggiore ciaoo spero mi capirai a presto

Anonimo ha detto...

Sì, tranquilla: sono contenta che tu sia guarita. Purtroppo troppo spesso succedono cose che "non vogliamo sentire": però succedono e quindi è sbagliato tacerle!

Anonimo ha detto...

Sui matrimoni misti sono pessimista. Si basano sulla conversione forzata dello sposo (se non musulmano) o sull'educazione obbligatoria della prole all'islam (se il musulmano è lo sposo).
Libertà di scelta 0.

Anonimo ha detto...

Anch'io sono pessimista o comunque mooooolto cauta, come avevo dimostrato in un vecchio post. Però casi in cui questi riescono, ci sono e in questa coppia i due sono rimasti ciascuno della propria fede. Magari dipende in parte dal fatto che non sono arabi... .

isma84 ha detto...

kriticon hai torto perchè non è vero tutto quello che dici perchè nella mia famiglia c'è chi è sposata con italiano e chi aposato con somalo cioè una italiana sposata con un somalo quindi nessuno ha cambiato la propria religione e vuol dire che ognuno ha la propria religione e tutti rispettano tutti e le loro credenze

Anonimo ha detto...

Isma, è vero che non tutti i matrimoni vanno male, tra cristiani e musulmani in particolare. Però non è neanche onesto dire che, se una coppia di musulmani e cristiani è felicemente sposata senza che uno dei due cambi religione, debba andare così a tutti! Comunque so che spesso il modo di vivere l'islam dell'Africa nera è meno rigido di quello del mondo arabo. Confermi?

Anonimo ha detto...

Il problema non é solo nella coppia,spesso lui o lei musulmani vengono ripudiati dalle famiglie che non accettano questi legami,e di conseguenza crea altercazioni nella coppia.Nel caso che nella coppia sia lui il musulmano, sarà quasi sempre lui a decidere per l'educazione dei figli e spesso per la moglie.Nel caso che nella coppia sia lei musulmana e questa venga accetata dai suoi allora ci pensano loro ad indromettersi nell'educazione da dare ai loro nipoti. Certo che di matrimoni misti tra musulmani e cristiani ce ne sono che funzionano,ma quanti sono???? quanto tempo durano?? il tempo che non ci sono figli di mezzo??? Mah,io sono molto ma molto scettico.

isma84 ha detto...

certo ale confermo cio che hai detto riguardo all'islam nell'africa nera...ma vorrei anche dire a vituccio che non sono daccordo con lui anche alcuni matrimoni tra cristiani in assenza di figli falliscono...ma anche che ci sono matrimoni tra musulmani e cristiani e musulmani in assanza di figli dura anche olre i trenta anni certificato non è una supposizione...insomma in tutti i matrimoni ci sono alti e bassi

Anonimo ha detto...

Isma, non è questione di alti e bassi, secondo me. Ti potrei fare un sacco di esempi di donne occidentali che ne hanno passate di tutti i colori con mariti arabi e musulmani! Volevo solo far presente a Vituccio (e la cosa spiazza anche me), che tavolta capita che anche le famiglie di ragazze cristiane che si convertono all'islam e sposano musulmani, anzichè aiutarle, rompano rapporti con loro o comunque si dimostrino ostili non solo all'idea del matrimonio, ma anche dopo. Se le cose vanno male, fanno pesare i loro "te l'avevamo detto!".

Anonimo ha detto...

Alessandra,sai benissimo cosa comporta ad una donna cristiana convertirsi all'islam:Non ti elenco tutte le privazioni e interdetti tanto li conosci come me,ma ti elenco solo il velo, e in molti casi il niquab e quei bei camicioni,che non solo spiazzano i loro genitori,(ma ne prende un duro colpo anche il quadro delle nostre magnifiche città e borghi).Come vuoi che una madre o un padre dopo aver cresciuto e dato una certa "educazione" ai propri figli si ritrovi con una figlia incappucciata e completamente cambiata moralmente parlando,e spessissimo non in senso positivo.A parte dare consigli in un primo momento cosa possono fare?

Io ragionerei in senso contrario: direi che é lei a non accettare i suoi se si converte,a non rispettare gli usi e costumi dell'educazione di famiglia e dell'occidente...é lei ad allontanarsi dalla famiglia,perché tutte le scemenze di questa religione puoi aver pazienza una,due volte,poi ti cominciano a girare....lo só lo só la fede é un'altra cosa,ma qui si tratta di una fede completamente contraria ai nostri concetti di vita,incompatibile al 90% direi.

L'essere ostili dei genitori,sia cristiani che musulmani,sai benissimo che nei due casi non é per lo stesso motivo.Con questo non voglio giustificare i genitori cristiani,ma visto l'aria che tira su queste faccende e che ne abbiamo sentite già di cotte e di crude,io darei un'alibi in più ai genitori cristiani.

Comunque qui la questione non é tra cristiani...non mi é mai piaciuto prendere esempi da altri casi per giustificarne altri.Qui si parla di una categoria di persone che vuole imporre il loro concetto di vita a chiunque non sia musulmano,e non si ma anche i cristiani....

Ciao

Anonimo ha detto...

Vituccio, se dei genitori non mettessero in guardia i figli dal matrimonio con dei musulmani, sarebbero irresponsabili e, in certi casi addirittura criminali. Non ci sarebbe bisogno che citassi i casi di Stefania Atzori, Iris Moneta, Michela Silvestri, che hanno tutte dovuto lottare per riportarsi a casa le figlie rapite dai padri arabi e musulmani (un egiziano, uno siriano e un altro algerino). O il caso di Carmen Doufour Bin-Laden, che andata pure a sposarsi uno dei fratelli di Osama! So di una signora a cui sembrava che andasse tutto bene col marito arabo e musulmano, poi un "bel giorno" sente la suocera chiedere al figlio come mai sua moglie non si è ancora convertita all'islam! Questa signora mi ha raccontato che sentiva un'ostilità crescente nei confronti della famiglia del marito.
Proprio perchè so il comportamento che forse nella maggioranza dei casi hanno i genitori musulmano mi aspetterei sempre un atteggiamento diverso da parte dei genitori cristiani. Non tanto quando i figli e soprattutto le figlie si convertono all'islam, ma almeno quando il matrimonio con un musulmano/a va a rotoli, i genitori dvrebbero stare vicini ai figli. in genere chiaramente succede, ma non sempre. Una ragazza con cui ho avuto contatti via e-mail mi ha raccontato che sua madre non le è stata vicino quando il matrimonio con il marito musulmano stava andando a rotoli e lei rischiava di vedersi sottrarre la figlia. Questo perchè "l'aveva avvertita". Ecco, credo che questo non dovrebbe succedere MAI, neanche in rari casi.

Anonimo ha detto...

*genitori musulmanI