domenica 5 ottobre 2008

... E ANCHE NELLA "LAICA" TURCHIA...

Una casa editrice turca ha adattato alla cultura islamica la cristianissima storia di Heidi, la piccola orfana che oltre ad essere un mito nella sua natia svizzera è un mito globale, con risonanza su tutti i media di tutto il mondo.

La casa editrice turca Karanfil ha infatti cambiato le illustrazioni che accompagnano il romanzo della scrittice ottocentesca, Johanna Spyri, allungando l’abitino di Heidi per nascondere le mutande (che in particolare nella storia animata dal grande Miyazaki sono spesso visibili), e ha “imposto” il velo alla nonna di Clara e alla signorina Rottermeier. Come se la rigidità morale e bigotta di questa seconda signorina non fosse stata sufficiente nella sua versione originale. La casa editrice turca ha quindi indigenizzato il prodotto culturale Heidi (direbbe forse Appadurai) per renderlo più vicino alla quotidianità dei bambini turchi. Peccato che la Turchia non sia unanimemente considerata un paese confessionale (islamico), anzi, per alcune significative voci (di cui da conto la stessa stampa turca) dovrebbe essere un paese laico. La risonanza interna della notizia riguarda dunque una diversa visione della cultura che sarebbe lo sfondo ordinario delle bambine e dei bambini turchi.
a sinistra: illustrazione originale; a destra: illustrazione del libro turco, commentato dal quotidiano turco Aksam che si preoccupa di “cosa debba sopportare l’aristocratica signora Sesemann”, coperta da velo e abito islamico (pubblicate da die Welt).

La vicenda non è nuova nè particolamente strabiliante. Per chi si occupa di oggetti di consumo, e tra questi di giocattoli, gli esempi negli anni recenti si sprecano. Ne cito solo uno: Fulla, che possiamo considerare la variante islamica della Barbie occidentale. Fulla è un prodotto di origine siriana, e si presenta con caratteri contraddittori ma assai intriganti: rispettosa dei genitori e coperta dalla testa ai piedi da
un manto nero, ama però parecchio lo shopping. Ho portato la mia Fulla a lezione la settimana scorsa, per mostrarla ai miei studenti (che fra l’altro mi hanno insinuato il dubbio che sia tarocca: ci sono già le contraffazioni!): l’esercizio prevedeva un’analisi accurata del prodotto, fin nelle sue caratteristiche più intime. Fulla (a differenza di Barbie), non può essere interamente spogliata, perchè sotto il vestito coperto a sua volta dal tradizionale manto nero (l’abaya) ha disegnata una mutanda. Incorporata.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Povera Heidi!! :(
A quando anche Kandy Kandy?

Anonimo ha detto...

A MAI! :-(

Anonimo ha detto...

Un paese non diventa laico con lo stato,ma é il popolo che lo fà diventare laico,e in Turchia la laicità dello stato conta poco per la popolazione Turca che nei fatti rimane tradizionalmente Musulmana e religiosa.

Anonimo ha detto...

Però, Vituccio, ricordo le proteste popolari contro l'iniziativa di Erdogan e Gul di reintrodurre il velo all'università. E il Presidente e il Premier turchi, nonostante siano a capo di un regime militare e ci tengano ad apparire "moderati", non sono certo laici... .