venerdì 10 ottobre 2008

AMINA SHEIKH SAID BECCATA CON 35 KG DI DROGA NELLA VALIGIA


Un caso di “razzismo” che ha contribuito a gettare una bieca nube di accuse sugli “italiani xenofobi" e che ha fatto stracciare le vesti alle anime belle fino alle mutande, si è rivelato una colossale bufala. Peggio la vittima si è trasformata in “carnefice”.La donna somala Amina Sheikh Said, “torturata” dalla polizia aveva infatti messo su un proficuo "import" di droga, nello specifico cocaina, eroina e Khat (un potente allucinogeno che figura nella prima pagina delle droghe vietate in Italia), l’anno scorso era arrivata da Londra con 35 chili di droga nella valigia, otto mesi fa ne aveva portati altri due.Sono seguite denunce che hanno provocato una perquisizione più che giustificata, da parte della Polaria di Ciampino.Nel caso di traffico di droga la perquisizione è anche corporale, bisogna accertare che non vi siano ovuli contenenti stupefacenti negli orifizi o nello stomaco. Questa è stata la “tortura” per la trafficante di droga, la quale contribuisce con il suo turpe commercio ad incrementare un mercato che costa la vita a centinaia di ragazzi italiani e stranieri. (Fonte: "Orpheus" e SOPRATTUTTO Amislam dove ci sono altri interessanti articoli a riguardo). Tutto molto chiaro, quello però che non capisco è come sia possibile che una trafficante di droga sia libera di scorrazzare dentro e fuori dal nostro paese, come se nulla fosse.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si ha l'impressione che tra immigrati e affini stia discretamente dilagando la moda di gridare al razzista e denunciare violenze di ogni sorta tutte le volte che vengono beccati con le mani nel sacco, e regolarmente trovano orecchie benevole. Anch'io mi sono chiesta perché questa lurida venditrice di morte fosse in circolazione, in effetti.

Anonimo ha detto...

E vai su "Amislam"... .