giovedì 5 giugno 2008

VIOLENTA E METTE INCINTA TREDICENNE, ARRESTATO

MILANO - Violentata e messa incinta da un uomo di 30 anni, abituale frequentatore di ambienti in cui cercava di adescare ragazzine. L'ennesimo caso di violenza sessuale a Milano è particolarmente odioso perché la piccola vittima ha soltanto 13 anni. E a ribaltare lo stereotipo secondo cui i responsabili di questi odiosi crimini sarebbero «sempre» gli immigrati, e in particolare i nordafricani, le parti sono invertite: il responsabile è un italiano, mentre la piccola vittima viene dal Marocco. Il presunto stupratore, C.G. 30 anni è stato arrestato oggi dalla Squadra Mobile e rinchiuso a San Vittore. È accusato anche di altri due episodi di violenza sessuale ai danni di due minorenni italiane. La violenza, secondo quanto riferito dagli investigatori, è avvenuta a casa dell'arrestato nel febbraio scorso. C.G. avrebbe attirato il 7 febbraio a casa sua la tredicenne marocchina, conosciuta frequentando la zona della scuola media in cui la ragazzina è iscritta.
Sembra che C.G. fosse solito fingersi più giovane della sua età e frequentare, oltre che alcune scuole medie, anche alcune parrocchie e oratori in cui faceva conoscenza con ragazzine minorenni. Secondo la legge, chiunque compie atti sessuali su un minore di 14 anni (la cosiddetta età del consenso) è responsabile di violenza sessuale. Inoltre il colpevole non può invocare a propria scusa il fatto di non aver conosciuto l'età della persona offesa. Mentre era in corso una manifestazione nella scuola media frequentata dalla ragazza, l'uomo, secondo l'accusa, è riuscito a convincere la tredicenne ad andare a casa sua e lì l'ha stuprata, mettendola incinta. Durante le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal pm Antonio Sangermano, sono emersi altri due episodi di violenza sessuale, sempre nei confronti di ragazzine, questa volta italiane, di cui l'uomo si sarebbe reso responsabile. Il primo riguarda una quattordicenne, anche lei attirata in casa e vittima di un tentato stupro, il secondo una 15enne violentata. Sembra che l'uomo fosse solito usare come esca anche dell'hascisc. L'ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip Fabrizio D'Arcangelo. Alle indagini ha contribuito notevolmente la madre della ragazzina marocchina che ha sporto denuncia e aiutato gli inquirenti dopo essersi accorta che la figlia era incinta e averne raccolto le confidenze.

(Fonte: "Il Corriere")

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