mercoledì 4 giugno 2008

MILANO, A 16 ANNI TORNA TARDI DALLA PIZZERIA, GENITORI DEL BANGLADESH LA PICCHIANO

Una studentessa di 16 anni del Bangladesh, abitante a Milano, ha denunciato i genitori alla polizia affermando di essere stata picchiata, nella notte fra sabato e domenica, al ritorno a tarda ora da una serata a teatro e in pizzeria. Gli agenti hanno portato la ragazza, che ha affermato di prendere botte spesso da padre e madre per vari motivi, al Pronto Soccorso e aperto un'indagine sulla coppia per maltrattamenti. La giovane aveva qualche leggera escoriazione a un ginocchio e una lieve ferita su un gomito: la prognosi è stata di 5 giorni. Ora, su disposizione del Tribunale dei Minori, è in una comunità protetta. In base ai primi accertamenti non sembra che vi sia un collegamento con la religione musulmana, ma piuttosto che vi siano effettivi disagi familiari legati ai conflitti adolescenziali, al fatto che i genitori mal sopportavano la sua voglia di essere più libera, di voler frequentare gli amici e il teatro e di voler seguire una dieta vegetariana a causa di intolleranze alimentari.
(Fonte: "Leggo on-line")

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Però una persona che denuncia di essere picchiata, in genere ha lividi o escoriazioni in faccia, sulla schiena o qualcosa di simile. Una che ne ha sui gomiti e sulle ginocchia, dà più l'impressione di essere caduta in malo modo. No?

Anonimo ha detto...

Beh, sì... . Ma queste cadute da cosa sono determinate? Non può essere che qualcuno l'abbia fatta cadere? Comunque le responsabilità dei genitori sono da accertare e così pure se i problemi familiari della ragazza siano dovuti all'adolescenza o al desiderio di libertà contro una cultura maschilista-patriarcale, oppure all'integralismo religioso, visto che a quanto sembra i genitori della sedicenne non sono molto praticante (ma lo stesso padre di Hina, se ricordo bene, aveva dichiarato di non esserlo). Credo che potrebbero aver concorso tutti i fattori insieme.

Anonimo ha detto...

* praticantI.

Anonimo ha detto...

Beh. C'è l'età (brutta storia l'adolescenza), c'è una integrazione probabilmente difficile o vissuta male dalla ragazza.
Di certo c'è che forse ad un maschio della medesima età (e ad ogni latitudine) si concedono MOLTE più cose.

Anonimo ha detto...

E pensare che sul "Corriere" il giornalista che ne parla dice la ragazza forse è stata "plagiata da amicizie occidentali", avallando di fatto la violenza subita dalla ragazzina!

Anonimo ha detto...

ma che cavoli, io ho due maschi, sono italianissima, laica e combatto l'integralismo islamico e a 16 anni ai miei figli la sera non permettevo di uscire dopo una certa ora e non per moralità, ma perché i pericoli, droga in testa sono tanti e qualche schiaffo ben assestato ai miei figli l'ho dato e sono contenta, come sono contenti loro oggi.

Ora vedere in una forma di educazione classica e forse un po' restrittiva un errore, bisognerebbe interrogarsi sul come mai invece molti ragazzi non rispettano più mulla e l'eccessiva libertà ne ha portati troppi a finire male.

Alice Marzouka ha detto...

Va bé... un conto è un ceffone, tutto lo abbiamo preso per capricci o altro, un conto è uno sfogo di rabbia con tanto di lividi...

Anonimo ha detto...

Cara Lisistrata, innanzitutto benvenuta. Sono d'accordo con Alice. A quanto pare, poi, non era la prima volta che la ragazzina veniva picchiata in famiglia.
Però un conto sia il ceffone ognitanto, come li abbiamo presi tutti o persino un'educazione rigida. Un altro è non lasciare affatto liberi i figli, in particolare le figlie e imprigionarli in tradizioni arcaiche che non sentono proprie. Oltretutto gli amici della ragazzina avevano anche avvertito la famiglia che l'avrebbero riaccompagnata tardi.

Anonimo ha detto...

Rispondendo a Esperimento:
Può essere caduta, oppure avere genitori che sanno come darla da bere a tipi come Esperimento.

Anonimo ha detto...

In effetti, non mi metterei a riflettere su DOVE la ragazzina è stata picchiata, considerando che probabilmente lo è stata per motivi culturali: mi suona come un mettere in dubbio le parole della vittima! Però può servire a stabilire le responsabilità dei fatti e come si sono svolti. Una sorta di "atto dovuto".

Anonimo ha detto...

Ieri leggevo su un giornale che al Pronto Soccorso le hanno trovato più di qualche escoriazione e comq. la storia sembra si ripetesse da un po'...

Anonimo ha detto...

Brigata Sassari, Alessandra parla di prognosi e in genere non sono i genitori a dare i referti medici.

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e