Francia, tribunale dà ragione al marito
Un tribunale di Lille ha annullato un matrimonio tra due francesi musulmani, perchè la moglie aveva mentito al coniuge sulla sua verginità. La donna si era presentata come "celibe e casta", ma una volta celebrate le nozze il marito si è accorto che aveva mentito. Il giorno successivo l'uomo ha chiesto l'annullamento del matrimonio. In tribunale la donna ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali prima delle nozze.
I giudici hanno dato ragione all'uomo, con una sentenza che è stata commentata anche dalla rivista giuridica "Recueil Dalloz". Secondo i giudici, il matrimonio era stato concluso "sulla base di un errore obiettivo" e che questo errore era stato "determinante nel consenso".
(Fonte: Tgcom, 29/5/2008)
mercoledì 11 giugno 2008
LEI NON E' VERGINE, MATRIMONIO NULLO
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4 commenti:
Beh, il mentire su qualcosa che l'altro coniuge considera importante è sempre motivo di nullità, in tutte le legislazioni. Trovo, naturalmente, abbastanza assurda la pretesa della moglie vergine, ma una volta stabilito che lui ha questa pretesa, non trovo così scandaloso l'annullamento del matrimonio a causa dell'avere mentito su questo.
Infatti l'assurdità sta proprio in questo: la pretesa della moglie vergine e con questa sentenza, il giudice l'ha avallata. Poi, certo, è vero che in qualsiasi legislazione mentire su qualcosa che l'altro coniuge ritiene importante è in ogni legislazione motivo di nullià.
Ma la sentenza non ha avallato la legittimità della pretesa, ha semplicemente riconosciuto che lei ha mentito. La cosa sarebbe valida per qualunque altra menzogna, che so, sulla nazionalità, sullo stato di salute, sulla sterilità ecc.
Mentire su richieste assurde è legittimo.
Il giudice ha avvallato il medioevo.
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