Una femminista iraniana di 21 anni, Hana Abdi, studentessa universitaria, è stata condannata a cinque anni di carcere con l'accusa di "complotto contro lo Stato". Nel mirino delle autorità contro le leggi islamiche che discriminano le donne. E' la condanna più dura inflitta a un'attivista per i diritti delle donne da quando, due anni fa, è partita una raccolta di firme per abrogare le norme discriminatorie, una campagna sostenuta anche da Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace. ("Corsera")
domenica 22 giugno 2008
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5 commenti:
E beh, affermare che gli iraniani discriminano le donne, è calunnia bella e buona...
Marino Rossi.
Dipende di che iraniani stiamo parlando. Certamente c'è una bella differenza tra la maggioranza del popolo iraniano e il regime.
Spero veramente che la popolazione non si "abitui" a queste atrocità e che presto riesca a cambiare le cose. Vorrei fare di più per queste persone, ma francamente non so proprio come sostenerle in maniera utile.
Non si possono fare neanche i miracoli.
Alessandra ha detto...
>Dipende di che iraniani stiamo >parlando. Certamente c'è una bella >differenza tra la maggioranza del >popolo iraniano e il regime.
Marino risponde:
Nessuna differenza.
La maggioranza del popolo iraniano ha voluto questo regime.
Caso mai la differenza c'è con la minoranza democratica.
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