Allo spoglio quasi totale delle schede, l’Awami League ha già i due terzi del parlamento. Una vittoria personale per l’ex primo ministro, incarcerata l’anno scorso per corruzione. Il suo manifesto elettorale puntava ai giovani.
Dhaka (AsiaNews) – L’Awami League dell’ex premier Sheikha Hasina (a destra, con Khaleda Zia) ha vinto le prime elezioni nel Paese dopo 7 anni, con gli ultimi 2 di governo provvisorio sostenuto dai militari. Un rappresentante della Commissione elettorale ha dichiarato che l’Awami League (Al) potrebbe governare senza l’aiuto di alcun altro partito avendo guadagnato almeno i due terzi dei seggi del parlamento. Secondo dati ufficiosi, il partito avversario, il Bangladesh Nationalist Party (Bnp) ha vinto soltanto 25 seggi. Il partito suo alleato, lo Jamaat-e-Islami, ha perso quasi tutti i suoi seggi. Alle elezioni hanno partecipato oltre il 70% degli 80 milioni di bangladeshi aventi diritto. La polizia e l’esercito hanno garantito la massima sicurezza; osservatori locali e stranieri hanno vigilato su possibili brogli. Al di là di qualche sporadico incidente, le elezioni si sono svolte in modo accettabile. Il voto di ieri capovolge i risultati di 7 anni fa, quando fu il Bnp a vincere con una grande maggioranza. Ma secondo molti osservatori esso ha dato luogo ad “uno dei governi più corrotti della storia del Paese”, sotto la guida di Khaleda Zia. Alcuni analisti affermano che la vittoria attuale dell’Al era da prevedere. Lo stato di emergenza lanciato l’11 gennaio 2007 e il governo provvisorio che ne è seguito avevano come scopo proprio escludere una possibile vittoria dell’Al alle elezioni previste per il 22 gennaio 2007. Il risultato di queste elezioni sono anche una vittoria personale per il capo dell’Al, Sheikha Hasina, la cui carriera politica sembrava finita lo scorso anno, quando è stata imprigionata con l’accusa di corruzione. Anche Khaleda Zia è stata imprigionata per corruzione. Entrambe però sono riemerse nella lotta politica, quasi che il Bangladesh non possa fare a meno delle due personalità. Personalità del mondo dei media attribuiscono la vittoria di Hasina al messaggio elettorale moderno e mirato ai giovani, con la promessa di far avanzare il Paese, eliminando terrorismo, facendo diminuire i prezzi degli alimenti e invitando gli stranieri ad investire in Bangladesh. Khaleda Zia ha invece sostenuto una campagna elettorale basata su temi più tradizionali, con risvolti religiosi e fondamentalisti. (30/12)
4 commenti:
Mi fa piacere che in un paese dove le donne sono spesso nelle cronache solo per abusi nei loro confronti, ci siano due donne con cariche politiche così importanti. Speriamo che sappiano fare del bene al loro paese. Grandmere. Ciao.
La vittoria comunque, come dice l'articolo è solo di una delle due. L'altra è la sconfitta. Mi associo a quanto dici, anche se l'incarcerazione di entrambe per corruzione getta una luce sinistra (sempre che sia vera l'accusa!).
Alessandra, per quanto ricordi io,l'onestà tra i politici del Bangladesh, è una chimera. Ancora lo sarà.
Non conosco la politica del Bangladesh. Spero solo che chi ha vinto governi pensando agli interessi del suo popolo (merce rara).
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