venerdì 2 gennaio 2009

E INTANTO LORO...

Gaza

Israele

In quest'ultima foto, la regina Rania di Giordania, di origine palestinese,
dona il sangue al King Hussein Medical City, prendendo parte a una
campagna nazionale per donare il sangue ai cittadini di Gaza (sperando che quel sangue arrivi davvero a Gaza e vada davvero ai civili!). Però la sovrana non ha mancato di attaccare Israele:"Quello che sta accadendo a Gaza oggi non è solo una violazione della legge internazionale, dei diritti umani universali e una crisi umanitaria, ma è una crisi di dignità umana". E ha definito gli "attacchi" israeliani "un continuo e crudele bombardamento of un popolo che è già sotto assedio". Cara Rania, un popolo, uno Stato che si difende, viola la legge internazionale? Gaza "sotto assedio"? Sbaglio, o non è più occupata (e nonostante questo gli attacchi terroristici sono continuati) dal 2005?
Le proteste per quanto sta accadendo a Gaza sono state numerose anche in Giordania, la cui popolazione è per la maggior parte di origine palestinese. I manifestanti hanno accusato il Governo hashemita di silenzio contro "l'aggressione israeliana" e, come al solito, di essere agente di Israele e degli USA.

(Fonte: "Corsera.it" per le prime due e http://www.queenrania.jo/ per l'ultima)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La corona hashemita, ha tutto da guadagnare, da una vittoria di Israele su Hamas. Così come detta vittoria farebbe assai comodo all'Egitto o a quei paesi arabi, che temono l'Iran poiché dietro le spalle di Hamas, c'è lintegralismo assassino degli Ayatollah che si vorrebbe espandere nelle altre nazioni a maggioranza islamica, egemonizzandone i comportamenti dei governanti. La regine Rania, se tra una sfilata e il concerto di capodanno in onore di Pavarotti, dona un po' del suo sangue reale, fa bene, è suo dovere, ciò che dice? e che potrebbe dire viste le accuse che si muovono al re suo marito.conta ciò che si fa e certi livelli, non ciò che si dice. Hamas, stavolta ne prenderà un bel po' di schiaffi, e ciò farà comodo anche a tutti quei paesi arabi, come la Giordania, che non investono sul terrorismo.

Anonimo ha detto...

Caro Francesco, ti ringrazio per ciò che dici, perchè anch'io la penso così. Certo, si vorrebbe che chi governa uno Stato cosiddetto "moderato" fosse ancora più coraggioso, ma come io stessa ho scritto, in Giordania la maggioranza della popolazione è di origine palestinese (come la stessa Rania). Non ci sono state nemmeno celebrazioni per l'anno nuovo, in solidarietà con la popolazione di Gaza. Numerose le proteste contro il Governo e la famiglia reale hashemita, come in Egitto contro Mubarak. L'accusa sempre la stessa: di essere traditori e menate varie. Quindi, anche volendo, Rania non avrebbe potuto diversamente. Anzi, il fatto che sia lei che Abdallah donino il sangue ai palestinesi (non è la prima volta!)e le loro dichiarazioni, dimostrano ulteriormente che non sono traditori della "causa", che non sono silenti sulla situazione di Gaza!
Quanto alle sfilate, non dico ovviamente che facciano parte del lavoro di Rania, ma sono forse indice di quanto scarso sia il suo potere in Giordania. Il suo ruolo è puramente sociale ed è già tanto che non sia solo decorativo, a fianco del marito! Di lei, come della regina Noor, si parla relativamente poco nel loro Paese e poche sono le foto che si vedono in giro, mentre quelle dei maschi della dinastia si trovano in ogni dove! Quanto al Memoriale di Pavarotti era presente anche lei, (ha pure consegnato una targa a Nicoletta Mantovani), ma l'idea è stata della cognata, la principessa Haya. Ha conosciuto Pavarotti, il quale era amico di re Hussein e come lui ambasciatore di pace all'ONU. Avrebbero voluto entrambi realizzare un concerto di Pavarotti in Giordania, ma non era stato possibile. In fondo con quella manifestazione ci hanno fatto un favore, no? :-)

Anonimo ha detto...

Un favore? veramente non ho considerato la cosa sotto questa aspetto, il concerto l'ho sentito lontano, so che è una regina,e come tale deve comportarsi. Nulla può fare e te lo ripeto, Israele con la sau lotta contro Hamas sta facendo un grosso favore anche alla Giordania..e lo sanno anche Rania e il marito..oltretutto ancora si ricordano il settembre nero, nella famiglia reale

Anonimo ha detto...

Sì, la Giordania teme Hamas, anche perchè dietro c'è l'Iran.

Anonimo ha detto...

Io penso che la regina Rania faccia bene a donare il sangue, ma credo che farebbe molto meglio alla causa palestinese se potesse investire per dare lavoro e vita dignitosa agli abitanti dei campi palestinesi. Il degrado e la povertà sono il miglior fertilizzante del terrorismo. Grandmere.

Anonimo ha detto...

Dal mio punto di vista infatti il problema non è che Rania (e Abdallah) dia il sangue ai Palestinesi, ma le sue dichiarazioni su Israele. Però, come abbiamo detto con Francesco, cos'altro avrebbe potuto affermare? Già nonostante questo, estremisti e terroristi considerano la monarchia traditrice della causa araba, quando non della ummah, compostati da falsi musulmani, da apostati e chi ha più ne metta, perchè re Hussein ha siglato la pace con Israele!!!
Almeno il campo profughi vicino a cui sono passata quest'estate, non era una tendopoli, per dire, ma costituito da normali case. Se ne stanno costruendo altre. Purtroppo non era chiaramente possibile per noi turisti andare a vedere da vicino quella realtà.
All'inizio di settembre è stato lanciato un progetto di assistenza alla salute, all'educazione e all'istruzione dei giovani che risiedono nel campo profughi di Talbieh, a 35 km a sud di Amman. Ci vivono approssivativamente 7000 persone per circa 800 case. Re Abdallah ha dato ordine di costruire altre 6 classi nella scuola del campo, che ne ha 8... .
Per quanto riguarda il lavoro, so che addirittura certi giordani (quelli di origine beduina, che sono l'1% della popolazione)lamentano che oggi sono i palestinesi ad accedere anche a cariche importanti e a lavori di alto profilo, mentre "loro no". D'altra parte, anche certi palestinesi (e non tutti vivono nei campi profughi!) dicono lo stesso dei giordani... .
Vorrei ricordare comunque che, con il fatto che i palestinesi rappresentano la maggioranza della popolazione in Giordania, il Regno hashemita è l'unico Paese arabo in cui i palestinesi abbiano la cittadinanza. In Libano sono vietati loro moltissimi tipi di lavoro!!!

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Grandmere. Ai palestinesi servono gli aiuti VERI (come i posti di lavoro) che Giordania, Egitto potrebbero dare. Ma gli stati arabi hanno sempre sfruttato i palestinesi di Gaza e Cisgiordania in chiave antiisraeliana. Prego per le vittime, che Allah le accolga (quelle che lo meritano ovviamente).

Anonimo ha detto...

Vero quello che dici dei Paesi arabi, ma per esempio sarebbero i terroristi di Hamas che non permettono ai civili di fuggire in Egitto.