mercoledì 14 gennaio 2009

WAFA SULTAN: GAZA E LE INEGUAGLIATE IPOCRISIE ISLAMISTE

La sociologa siriana Wafa Sultan denuncia senza peli sulla lingua ciò che i nostri politici non osano più neppure pensare.

Ecco alcuni estratti della sua opinione in merito alla tragedia che si sta consumando a Gaza (da http://www.bivouac-id.com/).

(...) Dato che non mi interessa di certo soddisfare qualcuno… .

Prima della creazione di Israele, la storia non ha mai parlato di una guerra che coinvolgesse gli ebrei, né di un qualche ebreo al comando di un esercito o comunque intento ad una conquista. I musulmani invece si che sono combattenti, conquistatori, e la loro storia non ci risparmia di certo esempi e storie di conquista, di morte, di uccisioni, di razzìe ... Per i musulmani, uccidere è un hobby. E se non trovano un nemico per uccidere, trovano modo di farlo tra di loro-.

È impossibile per una nazione che educa.

(...) Dall'inizio della operazione israeliana contro Gaza, sono bombardata da mail che molti lettori musulmani mi inoltrano. Chiedono il mio parere su ciò che sta accadendo a Gaza. Io non sono interessata a ciò che sta accadendo, ma mi interessano le motivazioni che stanno dietro a coloro che mi scrivono. Sono convinto che ciò che li anima non è la condanna del orrore o la sentenza di morte che dilaga nella striscia di Gaza. Perché se la vera motivazione è stata la convinzione di morte, questi stessi lettori non avrebbero mancato di manifestare ogni qualvolta era minacciata una vita.

Coloro che condannano il massacro a Gaza.

Al culmine del bombardamento di Gaza, una donna musulmana, fedele e devota, si è fatta saltare in aria in una moschea irachena, uccidendo trenta fedeli sciiti. E ciò senza che i mass media occidentali o musulmani si affannassero nel riportare la notizia. Pochi mesi fa, Hamas ha ucciso undici persone, tutte appartenente alla stessa famiglia palestinese, accusati di appartenere a Fatah. Il tutto senza che fosse organizzata la benché minima manifestazione in Europa o nel mondo arabo. E senza che mi pervenisse la benché minima mail di protesta o di indignazione.

Così, la vita non ha alcun valore per i musulmani (...)

La CNN trasmesso un documentario su Gaza mostrando una donna palestinese che si lamenta e grida, ma cosa hanno fatto i nostri figli ad essere uccisi in questo modo? Ma chi lo sa. Forse è la stessa palestinese che si rallegrò due anni fa, quando un suo figlio si era fatto esplodere in un ristorante di Tel Aviv, proclamando il desiderio che altri suoi figli seguissero lo stesso esempio, diventando martiri. Ma quando l'ideologia e indottrinamento sono di così basso livello, è normale che la palestinese in questione perde ogni valore alla vita. Altrimenti non farebbe distinzione nel piangere i propri figli se uccisi come suicida a Tel Aviv piuttosto che sotto una bomba israeliana. Perché la morte è la stessa qualunque siano le circostanze.

(...) Borhane, un giovane palestinese di 14 anni.

(...) La guerra contro Gaza è certamente un orrore. Ma ha il merito di svelare l'ipocrisia senza eguali nella storia recente dell'umanità. Una ipocrisia che caratterizza la Fratellanza musulmana siriana che ha abdicato il proprio ruolo di opposizione per serrare i ranghi contro i sionisti. Ma la Fratellanza musulmana ha il diritto di dimenticare i crimini del regime commessi contro di loro Hama, Homs e Aleppo? Prima di riconciliarsi con il regime nella lotta contro i sionisti, i Fratelli musulmani hanno forse denunciato i crimini commessi dai loro alleati e partner (nella fratellanza) in Algeria e in Iraq? Hanno forse denunciato la morte di centinaia di migliaia di sciiti in Iraq, sul ponte degli Ulema a Baghdad, polverizzato da uno dei loro in conformità con gli insegnamenti della sua religione di pace e di misericordia? Hanno forse denunciato gli abusi contro i cristiani in Iraq? O contro i Copti in Egitto? La vostra ipocrisia impedisce di ritenere autentici i sentimenti verso i bambini di Gaza, in quanto proprio voi vi siete dimostrati capaci di fare di peggio.

(...) Cerchiamo di immaginare che cosa avrebbe fatto Hamas.

(...) Di recente ho incontrato un religioso indù, a margine di una conferenza sulla guerra contro il terrorismo. Egli ha detto: "Tutte le guerre hanno avuto per protagonisti il bene ed il male. Meno che la prossima, che avverrà tra il male e il male".

Non avendo compreso le sue parole, ho chiesto spiegazioni.

Ed egli ha aggiunto: "Io sono contro la presenza americana in Iraq e in Afghanistan. Se gli Stati Uniti desiderano vincere la guerra contro gli islamisti, devono solo ritirarsi e lasciare che i due poli del male si scontrino. Essendo sunniti e sciiti nutriti con l'odio, si neutralizzeranno in una lotta sanguinosa”. (Fonte: "Kritikon")
Spiego queste parole piene di saggezza.

(...) Mi ricordo di quando ero studentessa all'Università di Aleppo, e quando l'ex ministro della Difesa siriano Mustafa Tlass era venuto a farci visita. In uno slancio di ipocrisia, Tlass disse che "Israele ha paura della morte e la perdita di uno solo dei suoi soldati ingenera in lui paura e terrore. Noi, invece, abbiamo molti soldati, uomini che non temono la morte". Qui sta la differenza di approccio tra le due parti, e la testimonianza di Tlass sembra aver ispirato i leader di Hamas.

Così, lo sterminio di tutti i bambini a Gaza.

(...) Se il Profeta Maometto avesse saputo che gli ebrei avrebbero volato un giorni a bordo di un F-16, non avrebbe ordinato ai suoi seguaci a uccidere gli ebrei fino all'ultimo giorno. Ma i suoi discepoli dovranno cambiare questa ideologia per pietà delle generazioni future, per salvare i loro figli e preparare una vita migliore, distante dalle ideologie della morte.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

miiii!
che insulto all'islam!

Anonimo ha detto...

E' durissima! Però senza dubbio coraggiosa e soprattutto ha il diritto di parlare senza subire intimidazioni o peggio!

Anonimo ha detto...

Che il signore la protegga ...

Anonimo ha detto...

Sicuramente una grande donna per quello che dice,una piccola speranza in fonfo al tunnel perché osa dire a voce alta quello che tutti pensano in silenzio.

Mi sono letto l'intero articolo in Francese,nonostante il suo coraggio e tutto il resto, io ho un doppio bemolle per lei quando dice: “Non pretendo difendere Israele, poiché gli ebrei non mi hanno chiesto il mio parere in quanto alla loro terra promessa. Se mi chiedono il mio parere, consiglio loro di bruciare i loro libri sacri…„

Non é nella traduzione abbreviata e ottima fatta da Kritikon,ma ti assicuro che c'é.

Allora mi chiedo:é per moderare le sue opinioni sull'islam che emette le sue iniezie per quel che riguarda le radici giudeo-cristiane,per ristabilire l'equilibrio da presentare ai suoi detrattori??? O è giusto il principio "una musulmana resta una musulmana"?

Peccato,preferivo ammirarla senza riserve.

Anonimo ha detto...

A parte le giuste osservazioni di Vituccio, Wafa Sultan è una Grande Donna e ha dimostrato il suo coraggio in più di un'occasione. Ciò significa che non è sempre vero quello che hai commentato sul mio blog e che comunque capita a tutti pensare in questo modo, nel senso che è impossibile sapere e conoscere tutto e tutti. Pensa che a distanza di anni vengono ancora nominati "Giusti tra le Nazioni". Grazie per la visita.

Anonimo ha detto...

Bèh, Vituccio, purtroppo non è necessario essere musulmani per ritenere che tutti i libri sacri contengano violenza... .

Anonimo ha detto...

La situazione descritta in questo post spiega perchè Hamas ha vinto le elezioni a Gaza e la politica di Hamas è il nutrimento migliore per far fiorire la pianta della guerra. Grandmere

Anonimo ha detto...

In che senso "spiega perchè Hamas ha vinto le elezioni a Gaza"?

Anonimo ha detto...

Alessandra, ecco il mio ultimo "post", dove partendo da fonti coraniche dimostro come Allah preferì gli ebrei sopra tutti gli altri popoli e di come gli conferì la "Palestina"....

Forse bisognerebeb dirglielo ai Paleo, ad Hamas e a tutti i mohamedani

http://kiki-e.sosblog.com/admin.php?ctrl=posts&tab=posts&blog=1#post_58874

Buon we ancora a te!

Bibi

kiki-e.sosblog.com

Anonimo ha detto...

Grazie, Bibi.