giovedì 16 aprile 2009

MATRIMONI MISTI

«Un egiziano picchia moglie e figli per 16 anni».

«Sin da quando ho memoria ricordo di aver visto picchiare mia madre con calci e pugni, quotidianamente». È il drammatico racconto di una ragazza di 17 anni, nata a Milano, picchiata e costretta ad indossare il velo dal padre egiziano. Secondo l’accusa, il dramma è cominciato nel 1991, quando l’egiziano sposa una giovane italiana di soli 20 anni, impiegata. Lei si converte all’islam e il marito padrone, un autotrasportatore nato in Egitto, diventa il «suo profeta». Per l’uomo l’educazione si impartisce a calci, pugni e morsi sul ventre, anche quando la giovane moglie è incinta. E quando nascono i figli, sei in tutto, le violenze continuano. La maggiore, considerata una «ribelle» come la madre, è costretta a frequentare la scuola araba di via Quaranta, dove «gli insegnanti ci picchiavano con dei bastoncini e dove era obbligatorio indossare il velo e pregare». «Io la odiavo» continua la ragazza, che voleva invece frequentare «la scuola italiana normale». Ma le volontà della figlia «erano del tutto annullate» dal padre padrone. E alla moglie italiana diceva: «Sei un insetto schiacciato sotto le mie scarpe». qui

"Per l'uomo l'educazione si impartisce a calci, pugni e morsi sul ventre, anche quando la giovane moglie è incinta": ma già il fatto che un uomo voglia "educare" la moglie è tutto un programma... .

E a San Pietroburgo: Islam, figlia in minigonna. Il padre la fa uccidere Leggi tutto... .

17 commenti:

barbara ha detto...

E lei è andata avanti per sedici anni a farsi picchiare e a far picchiare i figli? Bestia immonda, peggio del marito, per quante ne abbia prese sono ancora poche!

Alessandra ha detto...

Mi aspettavo questo tuo commento, Barbara. L'amore, la debolezza di carattere e probabilmente anche la paura di perdere i figli, sono una miscela esplosiva... .
Invece ho saputo che Alessia Ravarotto (di cui avevamo parlato anche qui), la donna a cui l'ex marito egiziano ha sequestrato il figlio per sei mesi, dopo averlo riabbracciato giorni fa, l'ha riportato in Italia, ma intenderebbe RIPORTARLO IN EGITTO PER NON SEPARARLO DAL PADRE, che adesso è in carcere!!! Il bambino è troppo piccolo forse per la "sindrome di Stoccolma", ma l'ha presa lei !!!

barbara ha detto...

Ah, ecco, piuttosto che rischiare di perdere i figli meglio lasciarli massacrare! Questa sì che è una mamma amorosa!

Alessandra ha detto...

Non ci volevo credere, guarda... . Mi auguro che ci abbia ripensato!

Neoconservatore ha detto...

Non è un caso che la denuncia arrivi dalla figlia.
La moglie per accettare di convertirsi all'islam e restare per così tanto tempo insieme a quell'"uomo",aveva paradossalmente trovato una sorta di equilibrio in quella condizione.
Devo pensare che ciò che a sua figlia per prima e a tutte le persone normali faccia ribrezzo, per lei era "giusto".

Comunque per l'ennesima volta è evidente come i matrimoni misti con uomini musulmani, siano spesso causa di maggiori problemi rispetto ad altri matrimoni misti

Ovviamente è impossibile verificare il caso del matrimonio misto con donna musulmana....
alla faccia del rispetto e del dialogo

Anonimo ha detto...

(Gabriel67)
Spiegatemi, voi donne, se è spiegabile, perché queste ragazze italiane cadono in trappola.
Perché sono brutte e questi maomettano sembrano apprezzarle, al contrario degli schifiltosi italici?
Perché rimangono affascinati dall'esotico (ma quanto è esotico un trasportatore egiziano!?)?
Fattostà che ci cascano, diventano musulmane alla leggera (bastano alcuni secondi a pronunciare la formula di compromissione eterna) e poi si accorgono dell'inferno in cui sono finite. Ma tutte analfabete, che non leggono i giornali? e tutte senza TV che non vedono i TG? Mah, la donna è davvero un mistero!

Alessandra ha detto...

D'accordo su tutto, Gabriele, ma anche per me è un mistero e soprattutto voglio che resti un mistero perchè i turisti uomini vadano a Cuba per farsi le cubane... . Non so se sia meglio un rapporto che duri una vacanza oppure la povera ingenua italiana che va a Sharm e si porta a casa l'egiziano... .

barbara ha detto...

Eh no, ma che razza di paragoni sono?! L'italiano che va a farsi la cubana mercenaria - si spera adulta - sarà sicuramente un maiale, ma è uno che va lì, si fa una trombata, paga e torna a casa, non si va a incastrare in un inferno per il resto dei suoi giorni, e soprattutto non mette a repentaglio i propri figli, non li condanna al massacro e a una vita, a loro volta, infernale!

Anonimo ha detto...

(Gabriele67)
Alessandra, se si può fare una classifica tra schifo e incubo, meglio lo schifo. Le povere cubane lo faranno per soldi, si spera consapevolmente. Il "turista" va là a sfogare i suoi porci istinti, a volte la cosa finisce "solo" con questo squallore. Non si formano famiglie che poi si trasformano in incubi, non ci sono maritini che sgozzano mogli e figli "ribelli".
Guarda caso, proprio ora sto guardando quella "ingenua" di Alessia Ravarotto dalla Colò...

Alessandra ha detto...

Ma anche quello delle cubane, è sfruttamento della donna... . Purtroppo (o per fortuna) non ho fatto in tempo a vedere l'intervista di Alessia Ravarotto.

Pasquale Rossi ha detto...

Concordo con Barbara e Gabriele:
Sarà pure uno schifo il sesso mercenario con le cubane; ma perlomeno nessuno muore, nessuno fa una vita d'inferno.

Anonimo ha detto...

Intanto la Ravarotto, dopo tanto dramma, se ne torna in Egitto dal marito precedentemente rappresentato come rapitore del figlio.
Pensare che questa ha mosso Presidenza del Consiglio, Presidenza della Camera, Presidenza del Senato, Farnesina, Ambasciata Italiana in Egitto, Mari, Monti, Licie Colò, ecc.
Mah! Io le chiederei il rimborso delle spese.

Alessandra ha detto...

E' GIA' in Egitto?

Anonimo ha detto...

(Gabriele67)
Oggi era dalla Colò col suo "simpaticissimo" bambino, e quello ha detto, che voleva tornare in Egitto, come hai scritto poi tu.

Alessandra ha detto...

Ah, ecco. Prima avevo capito che fosse in studio da Licia Colò, poi boh, magari erano in collegamento dall'Egitto... . Perchè "simpaticissimo" bambino tra virgolette? Licia Coò ha provato a fare commenti sulla decisione di Alessia?

Anonimo ha detto...

Dalle vostre parole sembra quasi che tutti i matrimoni tra non musulmane e musulmani debbano finire cosi'. Il che e' falso. La violenza di un uomo non dipende dalla sua religione ma dalla persona in questione. L'immagine poi che danno giornali e tg occidentali del mondo musulmano e' assolutamente distorta. Basterebbe vedere tutti i casi di violenza di uomini italiani su mogli e compagne per rendersene conto. Conosco moltissimi ragazzi musulmani estremamente premurosi e gentili, con un grandissimo senso di rispetto per le donne. Ovviamente, questo e' vero, hanno una visione del ruolo della donna nella famiglia e nella societa' diverso dal nostro che molti di noi certo non condividerebbero, ma questo e' ben diverso dal dire che i mariti musulmani siano tutti despoti autoritari e violenti che vietano alle mogie le liberta' basilari, o il diritto di lavorare ecc.

Anonimo ha detto...

a me non fa pena, se l'è cercata lei quello schifo di marito. Mi spiace solo x i figli