venerdì 24 aprile 2009

IRAQ/STUPRATA IN CARCERE, VIENE UCCISA DAL FRATELLO

Tutela donne, dove "uccidere la moglie costa meno di divorziare".

Roma, 24 apr. (Apcom) - Ci sono storie di ordinaria ingiustizia contro le donne che avvengono ogni giorno in Iraq, ma quella riportata oggi dal quotidiano panarabo edito a Londra, al Sharq al Awsat, merita di essere raccontata. Una detenuta 'rimane incinta nel carcere di stato' nella città di Tikrit, che ha dato i natali a Saddam Hussein. La ragazza chiama il fratello per chiedere aiuto. Il tizio arriva in cella e appena vede la pancia, perde la testa; prima ancora di ascoltare la sorella, estrae una pistola e le spara alla testa uccidendola sul colpo. I carcerieri sembrano sollevati. Ma all'obitorio, un impiegato "scrupoloso e desideroso di sperimentare le moderne attrezzature del nuovo laboratorio" arrivato dall'Europa decide di fare l'analisi del Dna al feto e a quelli che lavorano nel struttura carceraria. Emerge così che a stuprare la donna è stato il direttore del carcere. Arrestato assieme ad altri due agenti del carcere, l'uomo, un maggiore della polizia giudiziaria, ottiene però la libertà perchè "appiana" il tutto pagando una somma alla tribù della vittima.
Storia di ordinaria tragedia, che racconta come vengono tutelate le donne in Iraq, dove "decapitare la moglie costa meno che divorziare", come denuncia Ibtisam Hammoudi al Azzawi, direttrice di una piccola Ong per la difesa dei diritti delle donne. "Spesso, - afferma Ibtisam - ricevo donne che sono scappate di casa che mi raccontano della 'scomparsa improvvisa' di loro amiche in difficoltà nei rapporti con i mariti; se hanno fatto denuncia alle autorità capita che scompaiano, magari morte in un attentato". A sentire un funzionario dell'obitorio che ha parlato in condizioni di anonimato, il dramma raccontato non è che la punta di un iceberg: "Le denunce di stupri nelle carceri sono di gran lunga inferiore rispetto ai casi che conosciamo"; e aggiunge che "in media, la polizia in tutto il paese è oggetto da 5 a 10 denunce di stupro al mese". (Fonte: http://www.osservatorioiraq.it/)

E Turchia. Parla Edibe Sahin, esiliata nel 1980, eletta sindaco a Tunceli, “Io, la più votata alle amministrative del 29 marzo, e vi spiego perchè...” .

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho sentito questa notizia a radio24 e mi ha fatto accapponare la pelle... Ciao.

Alessandra ha detto...

Veramente... . Ma chi sei? La firma, ragazzi, la firma! Grandmere, sei tu?

Pasquale Rossi ha detto...

Vergognati Maometto. Vergognati!
Pasquale.

Alessandra ha detto...

Ok, però non è che adesso il fratello non si debba vergognare... .

Anonimo ha detto...

Scusa ero prorio io quella del primo commento. Ciao. Grandmere

Annamaria ha detto...

Mi sa che qua non c'entra Maometto. Mi sa che qua c'entra il fatto che la polizia è garante dell'ordine del regime ed è il gioco del cane che si morde la coda.Il fratello della vittima è più interessato a "smacchiare" l'onore della famiglia, oltraggiato per ben due volte: il carcere prima e la gravidanza poi e sa bene che non ci sono provvedimenti per tali crimini. Mi sa che c'entra il fatto che soffocare la voce delle donne, reprimere il loro pensiero e annullare la loro volontà è sempre il miglior modo per garantire una la riuscita di una simile dittatura.
Si, perchè se il fratello della vittima fosse sodomizzato dal poliziotto capirebbe quello che ha passato la sorella e se poi il poliziotto fosse sodomizzato da un collega entrerebbe pure lui nello stesso circuito di "purificazione".
La legge del taglione è precetto coranico,no? Allora applichiamola!

Alessandra ha detto...

Ok, Grandmere.

Annamaria: tra l'altro NON mi risulta che il Corano autorizzi i delitti d'onore. Non so se lo faccia qualche hadit... .
Trovo normale volere la legge del taglione in certi casi (il fratello assassino sodomizzato da qualche poliziotto)... ma ovviamente applicarla sul serio, è un'altra cosa! :-)

Annamaria ha detto...

No, il Corano non autorizza il delitto d'onore in nessuna sura e che mi risulti nemmeno la Sunna, ma qui il campo è più vasto, quindi mi informerò meglio.
Ovviamente non accetto io in primis ciò che idelamente proponevo nel post precedente, ma mi sconforta proprio il fatto che, forse, per far cessare certi orrori, occorrerebbe applicare la sola legge che conoscono: quella della punizione esemplare.
Figurati se una cosa del genere non mi ripugna, ma è così...

Alessandra ha detto...

Anch'io in certi casi auspicherei la legge del taglione, non credere... .