domenica 5 aprile 2009

A MARIA, CHE HA IL RAGAZZO ITALO -TUNISINO E CHIEDEVA CONSIGLI

Carissima Maria, ti chiedo davvero scusa, ho visto solo ora il tuo commento del 20 marzo, in cui chiedevi consigli riguardo al rapporto con il tuo ragazzo italo-tunisino e spero che ripasserai di qua... .

Tu scrivevi:

CRedo che i vostri commenti chi più chi meno siano interessanti perchè mostrano le problematiche e anche le bellezze interiori di tutti voi...sarebbe forse, più saggio, mettere da parte i pregiudizi e affrontare la vita per quella che è...io sono fidanzata da circa 1 anno con un ragazzo italo-tunisino, cioè la madre è italiana e il padre tunisino, quindi lui ha doppia cittadinanza...l'esperienza dei suoi genitori rispecchia totalmete il pensiero di barabara, vituccio, ecc..il padre è un pò un padre padrone, nella sua vita nn ha combinato niente di buono, picchiava la moglie, l'ha costretta a pesanti umiliazioni e solo oggi, a distanza di 30 anni di matrimonio sono riusciti a trovare un equilibrio (forse legato al fatto che lei da due anni si è convertita all'islam!!!)..il mio ragazzo è una persona squisita, mi vuole veramente bene e riesce tutti giorni a farmelo presente...spesse volte abiamo parlato di quello che potrà essere il nostro futuro e sia io che lui abbiamo molti dubbi su come affrontarlo...(da premettere che lui odia il padre con il quale ha un rapporto conflittuale!!!)Lui mi rispetta in ogni mia cosa ma, ultimamente è un pò in confunsione perchè nn sa da che parte stare, cioè lui mi ama e vorrebe stare con me però dall'altra ha una famiglia che certamente non accetterà mai il fatto che il proprio figlio sposi un'infedele.Io so già che ci saranno rinunce e tanti problemi da affrontare ed ho paura che magari da "musulmano light" qual'è (il mio ragazzo non prega, fuma, beve, ecc)si trasformi, magari col passare degli anni,nei mostri che ritroviamo sui giornali...dato che ancora è da poco che stiamo insieme, nn so cosa fare...vorrei un consiglio di vero cuore, che sia sincero e obiettivo, sono ancora in tempo per fare marcia indietro o vado avanti e mi vivo il mio amore, magari risolvendo i problemi man mano che si presenteranno? con affetto ma CRedo che i vostri commenti chi più chi meno siano interessanti perchè mostrano le problematiche e anche le bellezze interiori di tutti voi...sarebbe forse, più saggio, mettere da parte i pregiudizi e affrontare la vita per quella che è...io sono fidanzata da circa 1 anno con un ragazzo italo-tunisino, cioè la madre è italiana e il padre tunisino, quindi lui ha doppia cittadinanza...l'esperienza dei suoi genitori rispecchia totalmete il pensiero di barabara, vituccio, ecc..il padre è un pò un padre padrone, nella sua vita nn ha combinato niente di buono, picchiava la moglie, l'ha costretta a pesanti umiliazioni e solo oggi, a distanza di 30 anni di matrimonio sono riusciti a trovare un equilibrio (forse legato al fatto che lei da due anni si è convertita all'islam!!!)..il mio ragazzo è una persona squisita, mi vuole veramente bene e riesce tutti giorni a farmelo presente...spesse volte abiamo parlato di quello che potrà essere il nostro futuro e sia io che lui abbiamo molti dubbi su come affrontarlo...(da premettere che lui odia il padre con il quale ha un rapporto conflittuale!!!)Lui mi rispetta in ogni mia cosa ma, ultimamente è un pò in confunsione perchè nn sa da che parte stare, cioè lui mi ama e vorrebe stare con me però dall'altra ha una famiglia che certamente non accetterà mai il fatto che il proprio figlio sposi un'infedele.Io so già che ci saranno rinunce e tanti problemi da affrontare ed ho paura che magari da "musulmano light" qual'è (il mio ragazzo non prega, fuma, beve, ecc)si trasformi, magari col passare degli anni,nei mostri che ritroviamo sui giornali...dato che ancora è da poco che stiamo insieme, nn so cosa fare...vorrei un consiglio di vero cuore, che sia sincero e obiettivo, sono ancora in tempo per fare marcia indietro o vado avanti e mi vivo il mio amore, magari risolvendo i problemi man mano che si presenteranno? con affetto maria

Mi lascia perlessa ciò che scrivi riguardo al rapporto tra i genitori del tuo ragazzo, la mamma italiana e il papà tunisino. Tu dici che: "l'esperienza dei suoi genitori rispecchia totalmete il pensiero di barabara, vituccio, ecc..il padre è un pò un padre padrone, nella sua vita nn ha combinato niente di buono, picchiava la moglie, l'ha costretta a pesanti umiliazioni e solo oggi, a distanza di 30 anni di matrimonio sono riusciti a trovare un equilibrio (forse legato al fatto che lei da due anni si è convertita all'islam!!!)".

Appunto, innanzitutto lei si è convertita all'islam, ma a volte non basta neanche quello a dare alla madre diritti sui figli e non solo. Poi in che senso loro hanno trovato un equilibrio a distanza di 30 anni? Ovviamente non li conosco, ma "equilibrio" può voler dire che lei accetta in silenzio le umiliazioni e le botte, ha accettato di non divorziare altrimenti non avrebbe più rivisto il figlio, il tuo ragazzo... .
Così non so se sono in grado di darti consigli, proprio perchè non vi conosco... Ti posso solo dire di non farti trascinare dai sentimenti, di prendere la tua storia per quello che è: una storia agli inizi, non prendere impegni... . I sacrifici ci sono inevitabilmente in tutte le coppie, ma deve esserci reciprocità e sappiamo che non sempre è così: spesso è solo "lei" a fare sacrifici! Cerca di capire se la mamma del tuo ragazzo, viste le sue esperienze con il marito, può esserti amica o anche lei, adesso che si è convertita, non vorrebbe che suo figlio stesse con un' "infedele".
Un abbraccio,
Alessandra.

4 commenti:

caposkaw ha detto...

....
figlia mia, ci sono tanti uomini al mondo...
l'unica cosa che un vecchio cinico come me ti può dire, è che devi tenere sempre gli occhi aperti... è più facile lasciarsi da fidanzati che da sposati.
comunque, spero che tu sia felice.

Alessandra ha detto...

Se proprio ti vuoi impegnare più avanti, senti se lui vuole convivere.

Annamaria ha detto...

TOC, TOC?
Si può? Maria, scusa se mi intrometto, ma credo che andarci con i piedi di piombo, oggi come oggi, sia un dovere, sia che lui sia italiano, cinese, eskimese o arabo.Detto questo, il fatto che lui sia per metà italiano potrebbe essere una garanzia, ma visto che la mamma (povera donna) si è pure convertita e non è cresciuto in un ambiente familiare con esempi maschili "positivi", beh, dovrebbe farti pensare...in ogni caso, conoscilo meglio, più che puoi, parlate, scontratevi se è necessario (a volte lo scontro è incontro ;-)),ma non precipitare le cose e, come dice Alessandra, provate a convivere. Sul fatto del matrimonio, beh, al di là delle tante conversioni per amore che in Italia sono sempre più frequenti (cosa su cui non mi esprimo sennò mi inalbero e divento razzista!), una cristiana non è propriamente un'infedele, ma una credente con cui un muslmano può contrarre matrimonio. Il concetto è che se si converte meglio, dato ceh così i figli crescono "meglio" e lei trova la verità...però Gesù ha detto anche "io sono la via, la verità, la vita"; questo per sottolineare che noi, la nostra verità, ce l'abbiamo ed è pure splendente!
Ah, chi ti sta parlando è sposata con un tunisino 100% ;-)
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

ciao,sto leggendo la tua richiesta di consigli..senti,stai attenta,te lo dico col cuore,perche' una cosa e' stare insime ed un'altra sposarsi e metter su famiglia.considera l'impronta marcata della sua famiglia,ed entrambi i modelli:il padre padrone e la madre piu' che sottomessa.sara' davvero capace il tuo ragazzo di prendere una posizione e mantenerla negli anni?prendi tempo e non sposarti.so che dev'essre molto dura x te perche' sei molto innamorata,ma sei giovane,percio' non fare passi avventati.con affetto