venerdì 3 aprile 2009

DOPO LO SCIOGLIMENTO DELL'ORCHESTRA, LE MINACCE DI MORTE

Un'insegnante di musica, direttrice di un'orchestra giovanile, è stata scortata dalla polizia palestinese fuori dalla Cisgiordania, perché "la sua vita sarebbe in pericolo".

Wafa Younis, un'araba-israeliana di cinquant'anni, è stata minacciata di morte da alcuni genitori palestinesi dei campi profughi di Jenin, per aver fatto suonare i loro figli (tra cui anche le ragazze velate della foto, ndr) ad un concerto organizzato per i sopravvissuti dell'Olocausto, spiega oggi il quotidiano britannico The Independent.
Il colonnello della polizia palestinese, Raid Assaida, responsabile della sicurezza a Jenin, ha mandato i suoi uomini a "prelevare" l'insegnante prima che entrasse nel campo profughi, dove lavora con la sua orchestra da ormai sei anni: "Le ho detto di non entrare nella zona di Jenin per garantire la sua sicurezza". "Ha usato bambini innocenti a scopi politici, invece di portarli a suonare, li ha fatti partecipare a una giornata di commemorazione per l'Olocausto. Ha sfruttato i nostri bambini", denuncia il leader del comitato popolare del campo profughi di Jenin. Per molti palestinesi l'attenzione rivolta verso i milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale non è altro che un tentativo di Israele di distogliere l'attenzione verso l'occupazione dei territori palestinesi. (Fonte: esperimento, da APCom)
Non chiamateli antisemiti però. Non sia mai, per carità (ma che differenza c'è tra questi e un Faurisson o un Irving??) E non succede a Gaza, sotto Hamas, ma a Jenin sotto l'Autorità Palestinese del "moderato" Abu Mazen (nome di guerra di Mahmud Abbas) che l'aveva già licenziata (ma evidentemente per i genitori non è stato sufficiente...).

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