domenica 5 aprile 2009

AFGHANISTAN, KARZAI FA MARCIA INDIETRO SULLA NUOVA LEGGE CHE LEGALIZZA GLI STUPRI CONIUGALI

Dopo le proteste internazionali il presidente afghano si dice pronto a rivedere la controversa legge.

MILANO - Il presidente afghano Hamid Karzai (foto) ha ordinato un' urgente revisione della legge che legalizza lo stupro all'interno del matrimonio e proibisce alle donne di uscire senza il permesso del marito. Una legge che è stata definita «talebana» dagli attivisti per i diritti umani e ha provocato forti proteste da parte dell'Onu e della comunità internazionale. Pur annunciando la modifica della legge, Karzai ha affermato in una conferenza stampa a Kabul che «Le preoccupazioni dei nostri alleati e della comunità internazionale sono comprensibili, ma possono essere dovuti a una traduzione imprecisa o a un'errata interpretazione della legge». I critici hanno affermato che il presidente Karzai ha firmato in fretta la legge allo scopo di garantirsi l'incerto voto della comunità sciita -determinate per la vittoria- nelle cruciali elezioni del 20 agosto. (Fonte: "Corsera", 4/4)

Il Ministro della Difesa La Russa aveva anche proposto di ritirare le soldatesse italiane dall'Afghanistan, tranne quelle che prestano soccorso sanitario, per dare un segnale forte contro questa legge.

E ancora a proposito dell'Iran Donne iraniane in fuga dai Mullah: l'Europa parli chiaro sul Diritto di asilo .

E grazie a Tiziana Prezzo per avermi inviato il suo "speciale" sugli stupri (mi scuso per il ritardo con cui lo posto!) : http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2009/03/27/i_volti_del_nemico_speciale_tiziana_prezzo_stupratori_nel_carcere_bollate.html LE PROTESTE - La decisione segue le pressioni internazionali e le dichiarazioni di Jaap de Hoop Scheffer, ex-segretario generale della Nato, che in un'intervista di venerdì alla BBC aveva espresso la sua preoccupazione per l'approvazione della legge affermando che non è possibile giustificare presso l'opinione pubblica occidentale, che truppe straniere muoiano in difesa dei diritti umani in Afghanistan, quando questi diritti vengono violati dalle stesse leggi in vigore nel paese. In reazione alle critiche internazionali, Karzai ha quindi ordinato al ministro della giustizia di rivedere la legge, che riguarda il diritto di famiglia interno della comunità sciita afghana, minoritaria nel paese, con circa il 10% della popolazione. Il presidente ha garantito che se la legge contiene elementi contrari alla costituzione afghana o alla Sharia ( la legge islamica) «verranno prese delle misure e dopo aver consultato gli ulema il provvedimento sarà rinviato in Parlamento ». Sabato il primo ministro inglese Gordon Brown ha discusso della questione in una telefonata al presidente Karzai, esprimendo la sua «preoccupazione». Anche il ministro degli esteri italiano Frattini ha condannato la legge e il presidente francese Sarkozy ha dichiarato al summit della Nato che «non transigeremo su questo: chiediamo una nuova delibera del parlamento che si conformi alla costituzione afgana". Tra i più severi anche il presidente americano Barack Obama che aveva chiesto a Karzai di ritirarla.

4 commenti:

Closethedoor ha detto...

"ma possono essere dovuti a una traduzione imprecisa o a un'errata interpretazione della legge"


Deve esserci stato un malinteso... classica argomentazione diplomatica

Alessandra ha detto...

Appunto.

Anonimo ha detto...

Appena letto su TgCom:
Kandahar, uccisa parlamentare
Era attivista per i diritti delle donne
Una donna impegnata nella difesa dei diritti umani è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco a Kandahar, in Afghanistan. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Ahmid Karzai. Sitara Achkzai, eletta nel Consiglio provinciale nella città roccaforte dei talebani, è stata uccisa da sconosciuti, mentre dal suo ufficio stava tornando a casa. Si tratta dell'ennesimo omicidio di una donna che militava per i diritti femminili nel Paese.

Negli ultimi giorni è tornata a infuriare in Afghanistan la polemica sui diritti delle donne dopo l'approvazione da parte del parlamento nazionale di una legge, fortemente voluta dagli ambienti religiosi, in cui si stabilisce la subordinazione della moglie al marito e in pratica se ne autorizza lo stupro.

Karzai, su pressione degli occidentali, ha promesso di rivedere il testo ma sabato un eminente esponente religioso è tornato sull'argomento affermando che ogni ripensamento sarebbe inaccettabile oltre che anticostituzionale.
ArtemisiaP.

Alessandra ha detto...

Grazie, Artemisia: ho sentito e naturalmente metterò un post a riguardo. Onore a questa donna!