domenica 19 aprile 2009

ISRAELE, UNA STRADA IN ONORE DI UMM KHALTOUM


Il titolo di una canzone della "Stella d'Oriente" darà il nome a una via .

Una piccola cittadina alle porte di Gerusalemme ha deciso di intitolare una strada a una della più celebri canzoni della cantante egiziana Umm Khaltoum.
Il riconoscimento. Umm Khaltoum, soprannominata la “Stella d'Oriente”, è considerata la più grande cantante araba del secolo scorso. Nata nel 1904 e morta nel 1975 fu sempre ostile allo stato israeliano, ma nostante questo è molto amata sia da arabi che ebrei israeliani. Da questo l'idea di Jawdat Ibrahim, abitante del villaggio Abu Gush, che sta costruendo la sua casa nella vicina cittadina di Neve Ilan. Jawdat ha proposto di utilizzare il titolo di una famosa canzone, Anta Omri (Tu sei la mia vita), per dare il nome a una strada. Il comitato degli abitanti di Neve Ilan ha accettato all'unanimità la proposta suscitando lo stupore dello stesso promotore dell'idea. Jawdat ha dichiarato alla stampa locale che l'iniziativa è stata pensata per “avvicinare i cuori di arabi ed ebrei”.
La Stella d'Oriente. Nacque in Egitto a El Senbellawein nel 1904
e morì al Cairo nel 1975. Figlia di un imam, che la iniziò al canto religioso, si esibì sin da bambina e per farlo si travestì da ragazzo per tutta l'adolescenza. Il padre per arrotondare cantava anche a feste e matrimoni e ben presto la giovane Khaltoum passò da accompagnare il padre a essere il prima voce del gruppo che formava con papà e fratello. All'età di 23 anni si trasferì al Cairo per studiare canto e melodia. Tra gli anni '20 e '30 iniziò a registrare dischi commerciali e incominciò a cantare per la radio egiziana. La radio fu lo strumento che le permise di essere conosciuta anche al pubblico israeliano, infatti le sue canzoni venivano trasmesse in Palestina per gli arabi, ma erano apprezzate anche tra gli ebrei che vivevano già nell'area. Nel 1932 iniziò una tournée per tutto il Medio Oriente, cosa molto innovativa per una donna araba di quel periodo. La sua fama crebbe esponenzialmente e nel 1948 incrontrò il presidente dell'Egitto Gamal Abdel Nasser, che dichiarò di essere un suo ammiratore. Molti furono inoltre i riconoscimenti che ricevette anche a livello internazionale: è entrato nella storia il telegramma che le fu inviato dal generale Charles de Gaulle. Il suo funerale si svolse al Cairo è vi parteciparono oltre 4 milioni di persone. Tra le sue collaborazioni più importanti si ricorda quella con il poeta Ahmed Rami, che scrisse per lei oltre 130 canzoni. La Khaltoum fu una figura importantissima per tutto il mondo arabo, in particolare per l'Egitto che la considerò sempre un esempio di patriottismo. (Fonte: Peace Reporter )
Invece, per la conduttrice televisiva libanese Rabi'a Zayyat "Gli Ebrei hanno distorto la Torah e introdotto i Protocolli dei Savi di Sion": http://www.memritv.org/clip/en/2076.htm .
E naturalmente per un membro di Hamas "E' lecito mentire alla moglie e al nemico": http://www.memritv.org/clip/en/2078.htm .

26 commenti:

barbara ha detto...

Ed è stato per poter sposare lei che Omar Sharif, pazzamente innamorato, si è convertito all'islam (ho letto da qualche parte che ha, se non ricordo male, sei nipoti: due musulmani, due cristiani e due ebrei. Bella famiglia, no?)

Alessandra ha detto...

No, Barbara. Non è stato per lei che Omar Sharif si è convertito all'islam, ma per poter sposare l'attrice e produttrice Faten Hamama, considerata una leggenda del cinema egiziano e del cinema arabo in generale. Se i nipotini musulmani non diventeranno fanatici, per esempio, potrebbe essere davvero una bella famiglia.
Quello che ovviamente mi dispiace di Omar Sharif è che, come molti altri, si sia anche lui dovuto convertire all'islam per sposare una musulmana, che tempo dopo essere stato minacciato da Al-Qaeda per aver interpretato San Pietro, abbia dichiarato di essersi pentito di aver recitato in film occidentali (e lui non dà esattamente l'idea di un fanatico islamico, anzi!).

barbara ha detto...

E' vero, ricordavo male. Ricordo anche che ho letto, tantissimi anni fa quando ero ragazzina, che mai e poi mai avrebbe sposato una donna europea, che quelle sono piene di grilli per la testa, pretendono di uscire di casa senza neanche chiedere il permesso del marito ecc. Sì, come persona di pecche ne ha davvero parecchie ...

Anonimo ha detto...

Dai commenti ho appreso che Sharif, uno dei miei attori preferiti, non è poi così ammirevole... :-))
Grandmere

Alessandra ha detto...

Ah, pure quello: complimenti!
Ricordo una video - intervista pubblicata da MEMRI, in cui lui diceva di aver parlato a Bush cercando di dissuaderlo dalla guerra in Iraq, con l'argomentazione "Siamo Arabi, non viviamo in Paesi normali", che non sono disposti ad accettare la democrazia. A parte che, onestamente, questo è stato anche il motivo della MIA contrarietà a questa guerra, ma sembra che così, anche Omar Sharif, giustificasse la volontà degli Arabi di rimanere sotto dittatura... .

Alessandra ha detto...

Eh, è stata una delusione anche per me, Grandmere... . :-(

Anonimo ha detto...

Gabriele67: povero meschino Sharif, spero abbia fatto certe dichiarazioni per proteggere i suoi familiari e non se stesso. Che miseria però.

Alessandra ha detto...

Ciao Gabriele, benvenuto.
Tornando comunque ad Umm Khaltoum ( ched per la cronaca fu portavoce del panarabismo di Nasser): aveva 28 anni in più di Omar Sharif (sempre che sia giusta quella stabilita dal Ministro dell'Informazione egiziano).

Alessandra ha detto...

Comunque devo ammettere che mentre parlo male di Omar Sharif sul blog, sto guardando "Lawrence d'Arabia" in TV. :-)

Anonimo ha detto...

Ciao. Barbara.
Se ho capito bene la pubblicazione di questo articolo è contro una presunta arabizzazione d'Israele.
In tal caso non credo che la cosa possibile, anche se sempre più analisti fanno notare l'ormai sempre più massiccia presenza di isreliani "arabi".
Comunque reputo molto più pericoloso quanto prospetta l'articolo che "linko" sotto in relazione al sempre più difficoltoso processo di pace.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=5779

Alessandra ha detto...

Gigi, no, ho pubblicato questo articolo non per attaccare la presunta arabizzazione di Israele, ma per ricordare Umm Khaltum e sottolineare la differenza tra Israele e, in generale, chi più chi meno, i Paesi arabi e islamici: Umm Khaltum era araba, musulmana e anti-israeliana, eppure è amata anche dagli israeliani, che ha accettato di intitolarle una strada. D'altra parte la proposta è venuta da un arabo e, se è vero che l'ha fatto per unire "i cuori di arabi ed ebrei", chapeau. Ho cercato notizie su quest'uomo: è un milionario che ha stanziato un fondo per permettere ad arabi e ebrei israeliani di studiare insieme ed ha ospitato nel ristorante di sua proprietà colloqui informali di pace tra Israele e Autorità Nazionale Palestinese.

barbara ha detto...

Non preoccuparti, Alessandra: da uno che cita uno dei blog più furiosamente antisemiti dell'intero cannocchiale (quasi 100.000 blog presenti) non c'è da aspettarsi di meglio, e davvero non credo che valga la pena di perdere tempo a chiarire. Anche perché la sua supposizione è talmente assurda che significa che questo post non l'ha neanche letto di corsa e di sfuggita.

Alessandra ha detto...

Conosco il blog solo di nome e ho conosciuto Gigi di persona quest'estate in Giordania: con un altro signore, è stato un piacevolissimo compagno di viaggio! Comunque, ribadisco, lo spirito con cui ho pubblicato il post non era affatto questo: è positivo che Israele abbia accettato di dedicare una strada ad Umm Khaltoum, come lo è che la proposta sia stata fatta da un arabo. Certo, mi è venuto in mente che lui l'abbia fatto per "arabizzare" Israele, però perchè malignare? Piuttosto, i Paesi arabi non dovrebbero boicottare la Fiera del Libro di Torino, come a maggior ragione non dovrebbero farlo cosiddetti intellettuali italiani e sedicenti gruppi italiani filo-palestinesi. Sa di questa iniziativa il Ministro della Cultura egiziano Farouq Hosni, il quale ha dichiarato che, se scoprisse che ci sono libri israeliani nelle biblioteche, li brucerebbe? Lo sanno gli artisti arabi che hanno inveito contro Noa e soprattutto contro la cantante arabo-israeliana Mira Awad perchè hanno deciso di cantare insieme in Russia, quando infuriava la guerra, voluta da Hamas, a Gaza?

Alessandra ha detto...

E comunque lui cita quel blog sottolineando quanto sia pericoloso quello che dice, quindi... .

barbara ha detto...

Lui dice che è pericoloso ciò che l'articolo prospetta, ossia il presunto espansionismo di Israele - ossia di un Paese che ha rinunciato al Sinai, grande tre volte l'intero territorio nazionale e per giunta con il petrolio! - e da Gaza senza avere NIENTE in cambio! Sarà anche stato un compagno di viaggio piacevole, ma è uno che abbocca alle più infami invenzioni antiisraeliane.

Anonimo ha detto...

Ho voluto "malignare" un po’ sul tuo post perché volevo la conferma di quello che anch’io avevo colto un buon segnale di “integrazione” e certamente di democrazia in Israele, a differenza della maggior parte dei paesi arabi.

Quanto a Barbara, sinceramente, non ho capito bene cosa intendesse su quello che non avrei letto….. [eppure avevo fatto tanti sforzi a leggerlo anche in inglese :-) ]
Ho riportato le tesi di questo scrittore perché penso che ne sappia più di noi sulla questione, quindi è un’opinione quanto meno da leggere, poi ognuno trae le sue conclusioni….. e soprattutto saranno i fatti in futuro a dire se aveva ragione o no, io spero vivamente di no, ma non perché ho la pretesa di stabilire dalla mia comoda poltrona (in realtà è una sedia acciaccata) se Israele ha o meno il diritto di fare nuovi insediamenti nell’area indicata come l’autore prospetta, ma per la prospettiva di uno stop al processo di pace che vuole “Due popoli due stati” reciprocamente riconosciuti.

Se poi ci mettiamo a fare il solito “giochetto” di una parte che ha fatto questa o quella concessione a cui si può controbattere con il danno subito in passato dalla parte opposta, torneremo indietro al tempo dei patriarchi biblici e non la finiamo più, cadendo nel gioco di chi NON vuole la pace.
Io in questo gioco alle recriminazioni non ci sto, perché la STORIA dimostra che oggi la Palestina è ancora un’area di guerra: se questo ancora non basta!!

Sulla questione del sito possiamo intavolare una discussione infinita, ma censurarlo perché riporta altre opinioni diverse dalle proprie non porta molto lontano…
Peraltro gli argomenti sono vari e si possono leggere opinioni che non si leggono da altre parti (e non parlo di Israele).
Se Barbara sapesse che siti estremistici e complottistici leggo e frequento rabbrividirebbe…… ma non ci posso fare niente, la mia curiosità, la voglia di sapere e la ricerca della verità, è più forte di me.

Ciao.

barbara ha detto...

Visto? Avevo capito perfettamente!

Anonimo ha detto...

Scusa Barbara, ma da una che fregia il suo blog della frase "fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza", speravo di meritare una spiegazione un pò più articolata.... sono un pò deluso.

Stefano. ha detto...

Cara Alessandra, niente di male se stai guardando Lawrence d'Arabia" in TV.
Gli arabi con cui lui era alleato, erano ben decisi a concedere Israele agli ebrei.
Però poi sono uscite le bestie saudite, e la bestia husseini

Alessandra ha detto...

Barbara e Gigi: calma... . Siamo tutti qui per imparare (in primis la sottoscritta), credo. Non dico di chiudere un occhio sul farsi intortare da siti antiisraeliani, ma chi sa di più, dovrebbe farlo presente senza azzannare nessuno... .
Gigi, preciso che con la domanda "perchè malignare?", intendevo che, quando ho postato il pezzo, ho cercato non avere il dente avvelenato, di fare quella che pensa che un arabo voglia sempre arabizzare e un musulmano islamizzare un Paese.
Stefano: chiaro che non ci fosse niente di male se ho visto "Lawrence d'Arabia", ma volevo dire che, mentre anch'io parlavo male di Omar Sharif (che magari a quest'ora si è pentito pure di aver fatto quel film!), sbavavo guardandolo alla TV in tutto il suo splendore! :-)

Fuoridalghetto ha detto...

Bella notizia, sì. Gli egiziani lo sapranno? E i palestinesi?
Carina anche quella della nonna con sei nipotini di tre religioni diverse. Andranno d'accordo?

barbara ha detto...

Ah, vabbè, se tu ritieni di avere qualcosa da imparare da uno dei più luridi infami schifosi antisemiti in circolazione, diffusore delle più luride infami schifose menzogne - del tutto indifferente al fatto che ne sia stata mille volte documentata la falsità - e istigatore all'odio, accomodati pure, ma spero che non ti aspetterai che ti segua, o che sia disposta a "dialogare" sul contenuto dei suddetti insegnamenti.
(Fuori dal ghetto: ehm ... credo che Omar Sharif sia più nonno che nonna ...)

Alessandra ha detto...

Barbara, ti ripeto che non conosco quel sito se non di nome. Vorrei solo evitare il più possibile azzannamenti: c'è modo e modo di dire le cose, tutto qui.

Anonimo ha detto...

Stragrazie
liberali per Israele

Alessandra ha detto...

Straprego: troppo ghiotta, questa notizia!

Fuoridalghetto ha detto...

Scusa, nella fretta avevo pensato che ti riferissi a Umm Khaltoum e non a Omar Sharif...