GENOVA (13 aprile) - Si erano sposati due anni fa. Lui, 23 anni, tunisino. Lei, 22, italiana. Matrimonio in abito bianco con tanto di servizio fotografico. Ma l'idillio è durato poco. Lui forse era troppo geloso. Lei forse troppo bella. Liti e scenate e alla fine lei decide di andarsene. Ieri, tornata a casa per riprendere alcuni effetti personali, Lisa Molino ha trovato il marito fuori di sè e la lite è finita in tragedia: Walid Hamami l'ha uccisa, con nove coltellate al collo. Il dramma si è consumato in un appartamento al quinto piano di un palazzo di via De Vincenzi, a Molassana, quartiere periferico della città. Erano circa le 22 quando i vicini hanno sentito urlare nelle scale. Walid stava scendendo e urlava «Ho ucciso mia moglie». Subito è stato chiamato il 113 e sul posto sono giunte le volanti. Walid era sul portone, il collo insanguinato (gli inquirenti accerteranno poi che si è ferito da solo forse per inscenare la disperazione o la difesa).
Di recente Lisa si era trasferita a casa del padre e della compagna di lui con i quali lavorava in un bar del quartiere. Quel matrimonio, secondo le testimonianze raccolte, non era stato mai visto di buon occhio dal padre della ragazza. Walid, regolare in Italia, con permesso di soggiorno, aveva infatti precedenti per spaccio e non aveva un lavoro fisso. Nell'appartamento di Via De Vincenzi la coppia si era trasferita cinque mesi fa e i vicini hanno raccontato di aver incontrato i due soltanto quando rincasavano o uscivano. Sul posto, in serata, sono giunti il medico legale e il sostituto procuratore Francesco Pinto. Walid Hamami è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale San Martino e successivamente, su disposizione del magistrato, trasferito al reparto detenuti del nosocomio dov'è tuttora ricoverato in prognosi riservata e piantonato.Dagli investigatori si è appreso che un provvedimento di espulsione pendeva, prima del suo matrimonio con l'italiana Lisa Molino, su Walid Hamami, il giovane tunisino di 25 anni, con precedenti per spaccio di droga. Il matrimonio risale al 14 luglio 2007, il provvedimento di espulsione ad almeno un anno prima.
6 commenti:
Certo che per andare con uno con una faccia così ce ne vuole di stomaco, oltre che di deficienza, sapendo che ti sposa solo per evitare di pagare il conto dei propri crimini.
Appunto, fosse solo la faccia... .
Lei evidentemente non è arrivata a pensare che la sposasse per quello.
Quante, giovanissime e non, si fanno fregare!!!
Avete ragione: le donne sono spessissimo di un ingenuità disarmante.
E gli uomini ingannano.
Bisognerebbe rieducare le direttrici di tutti i giornali femminili.
La gelosia è la patologia mentale che crea più delitti in Itali.Eppure appena una lettrice invia una lettera alla direttrice descrivendole un fidanzato patologicamente geloso, la scema, anziché rispndergli: "Scappa! Finché sei in tempo", si disperde in consigli milliflui.
Non parliamo poi dei matrimoni misti.
Concordo con Pasquale. Anzi secondo me gran parte se nn tutti i giornali femminili sono da buttare al macero ;)
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