ANSA) - ROMA, 25 NOV - Dopo gli ''anni di buio'' del regime talebano, dal 2001 la condizione delle donne in Afghanistan era migliorata, soprattutto per il diritto all'educazione, ma e' nuovamente ''peggiorata dal punto di vista della sicurezza nelle strade, nelle scuole, negli uffici pubblici, nelle universita''. Lo ha evidenziato Nasima Rahmani, responsabile per i diritti delle donne nel Paese per l'ong Action Aid, ad un incontro promosso da Acmid-Donna al Centro culturale Averroe'. Nata e cresciuta nella provincia di Kabul, la trentacinquenne Nasima ha vissuto la quasi totalita' della sua esistenza in Afghanistan, lavorando anche come consulente legale per le vittime di violenza. ''La violenza e' ancora estremamente radicata in Afghanistan - ha rilevato - e colpisce in modo particolare i minori, spesso utilizzati come merce di scambio tra le famiglie''. ''Anch'io potrei essere uccisa in qualunque momento - ha aggiunto - Stiamo promuovendo grazie ad Action Aid circoli in tutto l'Afghanistan dove le donne possano incontrarsi e dialogare al sicuro e accedere all'alfabetizzazione''. L'educazione infatti, visto che ''solo il 15-18% delle donne e' alfabetizzato'', e' una delle necessita' prioritarie per le donne afgane, come l'accesso alle strutture sanitarie.
( Fonte: "Arabyya")
sabato 29 novembre 2008
VIOLENZA SULLE DONNE, AFGHANISTAN: SITUAZIONE PEGGIORATA
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