Fino a due anni di prigione per i genitori che venissero trovati colpevoli.
E' entrata oggi in vigore in Inghilterra, Galles e Irlanda del nord, una legge che dovrebbe combattere la pratica dei matrimoni forzati.
La nuova legge, che sembra diretta soprattutto verso alcune minoranze etniche, permette a chiunque venga a conoscenza di un tentativo di intimidazione, di ricorrere al tribunale perchè emetta un ordine di "Marriage protection". Ai familiari dovrebbe dunque essere impedita ogni possibilità di portare la ragazza all'estero, di sequestrarle il passaporto o di esercitarle pressione sotto ogni altra forma. Coloro che dovessero essere trovati colpevoli d'aver costretto qualcuno a sposarsi contro la propria volontà, rischieranno d'ora in avanti fino a due anni di carcere.Ma la nuova legge, secondo quanto dichiarato dal ministro della giustizia britannico, Bridget Prentice, offrirà protezione anche a chi ha già dovuto subire un matrimonio imposto. Una pratica che, in Gran bretagna, porta ogni anno a più di 300 unione forzate, soprattutto all'interno della comunità pakistana. La legge era stata approvata in realtà un anno fa, ma è entrata in vigore solo. Nel frattempo è stata preceduta da un'ampia campagna d'opinione, che pubblicizza un numero "rosa" del ministero degli Interni, Esteri e Giustizia, cui possono rivolgersi delle vittime. (Fonte: "Peace Reporter", 25/11)
1 commento:
Due anni? Pochi. E poi perchè non contemplare anche un bel sequestro dei beni? Visto che la maggior parte di queste schifezze avviene per mero scopo di lucro?
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