giovedì 10 luglio 2008

DUBAI: SORPRESA A FARE SESSO IN SPIAGGIA. GIOVANE BRITANNICA ORA RISCHIA 6 ANNI

La donna, Michelle Palmer, 30 anni, arrestata dalla polizia, mentre ubriaca, era in intimità con un uomo. Licenziata anche dalla casa editrice per cui lavorava.

LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Una giovane manager britannica impiegata a Dubai è stata arrestata sulla famosa spiaggia di Jumeirah dove un poliziotto l’aveva scoperta «in atteggiamento inopportuno con un uomo».
Ora secondo i giornali inglesi rischia sei anni di carcere con le accuse di relazione sessuale al di fuori del matrimonio, oltraggio al pudore, ubriachezza in pubblico, resistenza ad agente di polizia.
LA VICENDA - La signorina, Michelle Palmer, 30 anni, lavorava per una casa editrice che l’ha subito licenziata, senza attendere l’esito del processo, con un comunicato che è una condanna: «Dubai e gli Emirati Arabi Uniti offrono un’accoglienza tollerante, sicura, liberale e proficua per milioni di lavoratori stranieri... a seguito di questo incidente che viola i valori morali e culturali del Paese la società ha rescisso il rapporto di lavoro con Miss Palmer». Un’amica della britannica ha cercato di difenderla, descrivendola come «una ragazza gentile e piacevole che ha fatto solo un grosso errore». Michelle Palmer aveva partecipato a un party con colleghi della comunità straniera a Dubai (sono circa 100 mila i residenti britannici nell’Emirato e sono circa un milione i turisti che ci vanno in vacanza). Chi c’era ha riferito che si era bevuto molto, in particolare champagne gelato e la festa era andata avanti per molte ore. Poi c’era stata una passeggiata sulla spiaggia. Le effusioni. L’intervento della polizia. Una mezza rissa. L’arresto. «Dio solo sa come si dev’essere sentita quando si è trovata in cella, dopo che le era passato l’effetto dello champagne», ha detto l’amica. Anche il partner, di cui si conosce solo il nome di battesimo Vince, è stato arrestato e rischia la stessa pena, come ha confermato la rappresentanza diplomatica britannica a Dubai.
REATO GRAVE - Fare sesso in luogo pubblico è un reato grave a Dubai. Anche l’uso di alcol è una faccenda seria. Ma l’accusa più seria, a quanto pare, è quella di aver consumato il reato sessuale al di fuori del matrimonio. Il conto delle pene varia tra i tre mesi e i sei anni, a seconda della severità del magistrato. La storia occupa la prima pagina del Sun, tabloid da tre milioni di copie al giorno che accompagna i vacanzieri del Regno Unito ovunque nel mondo. E per la verità il titolo non è particolarmente solidale con la compatriota: «Boozed-up brunette banged up for bunk-up on beach in Dubai», che significa più o meno «Brunetta ubriaca arrestata per aver avuto un rapporto sessuale sulla spiaggia». La cronaca riferisce anche che secondo l’imputazione la signorina «ha dato del "fucking muslim" al poliziotto locale e ha cercato di colpirlo con una scarpa dal tacco alto».
(Fonte: "Corsera", 9/7)

Ripresa dal Daily Mail, tabloid da più di due milioni di copie con una certa vena xenofoba, la storia ha un titolo più patriottico: «British businesswoman faces 6 years in jail». La brunetta torna ad essere signora in carriera e merita di essere difesa dalla dura e repressiva legge araba. Ma nell’edizione online del Mail i commenti dei lettori sono divisi: «Non merita la nostra simpatia, era in un Paese sovrano che ha le sue leggi e le fa rispettare, a differenza di quello che succede in Gran Bretagna»; «Lavorava lì, doveva conoscere la loro legge»; ma anche «Da quei posti vengono a vivere da noi e vogliono imporre le loro leggi islamiche, poi non accettano che noi viviamo secondo le nostre abitudini quando andiamo a lavorare a Dubai» e «Ecco che cosa succede si si va a vivere o in vacanza nel quattordicesimo secolo di Dubai».

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Chissà Luca Volontè com'è invidioso di questa legge.

Anonimo ha detto...

Rip, benvenuto.

Anonimo ha detto...

Ahimè! Speriamo che l'ambasciata inglese gli dia assistenza. In certi posti è bene darsi una regolata...

Anonimo ha detto...

Voglio fare un commento fine:
Sono proprio dei coglionissimi i suoi datori di lavoro.
Stefano.