martedì 8 settembre 2009

G8: CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Parte oggi la campagna di comunicazione "Respect women Respect the world": una rosa bianca, simbolo del candore del mondo femminile, diventa gradualmente nera, avvelenata da quel male oscuro che è la violenza contro le donne. Un dolore che resta privato, taciuto - per paura o vergogna.

Il fenomeno va fermato: ecco perché il 9 e 10 settembre il Ministro per le Pari Opportunità invita gli italiani a manifestare solidarietà a tutte le donne vittime di abusi e violenze, indossando qualcosa di bianco, in occasione della Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne, che si terrà negli stessi giorni a Roma. La Conferenza è promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità, insieme al Ministero degli Affari Esteri, nell'ambito delle iniziative della Presidenza italiana del G8.
L'evento verrà inaugurato mercoledì 9 alle ore 9.00, alla Farnesina, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il cui saluto sarà seguito dagli interventi del Ministro degli Esteri Franco Frattini, del Ministro per le Pari Opportunità Maria Rosaria Carfagna, del Premio Nobel e Senatrice a vita Rita Levi Montalcini, del Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite Asha Rose Migiro, della Signora Chantal Compaoré, consorte del Presidente del Burkina Faso, e della Signora Manda Zand Ervin, Fondatrice e Presidente dell’ Alleanza delle Donne Iraniane.La Conferenza Internazionale si concluderà l'indomani, 10 settembre, con una conferenza stampa del Ministro per le Pari Opportunità Maria Rosaria Carfagna, prevista per le ore 16.15 alla Sala Aldo Moro della Farnesina (ingresso Via Macchia della Farnesina). La protezione e la promozione dei diritti umani delle donne costituiscono la "lente" attraverso cui guardare sia alle cause di tanta diffusa violenza, che alle complesse dinamiche sociali di discriminazione che ne sono alla radice. E' questa la chiave di lettura della Conferenza, introdotta da una relazione di apertura del Ministro Carfagna, e articolata in tre sessioni di dibattito alle quali prenderanno parte importanti personalità italiane e straniere, impegnate nell'affrontare il tema della violenza contro le donne in tutti i suoi aspetti e nel ricercare gli strumenti più efficaci per giungere all'affermazione globale dei diritti umani delle donne. (Fonte: Arabiyya )

Poi: Violenza sulle donne, Napolitano: «In Italia ancora fatti raccapriccianti» .

Carfagna: machismo è da combattere .

L’esercito silenzioso delle donne maltrattate - Corriere della Sera .

E qui una video-intervista a Mara Carfagna: "Il mio progetto di sostegno alle donne" .

11 commenti:

Giovanni Fontana ha detto...

Chantal Compaoré, per ovvie ragioni, ha annunciato ieri che non ci sarà.

Alessandra ha detto...

Ah, ecco. Grazie.

esperimento ha detto...

Ci saranno donne saudite? Da Gaza, siriane, o sudanesi o nigerine? Lo spero, ma dubito fortemente :(

Alessandra ha detto...

Saudite sì, così ho sentito. Quindi è possibile che ci siano le altre.

Stefano. ha detto...

Ma anche se ci saranno donne saudite, cosa varrà?
In pratica ogni islamica è venduta dal padre ad un violentatore che per un paio di cammelli avrà diritto di stupro a vita.
Stefano.

Alessandra ha detto...

Cominciamo a farle andare... . Non tutte le saudite accettano la barbarie a cui sono sottoposte le connazionali!

ilMaLe ha detto...

Cara Alessandra, pur non intervenendo mai, in tutti questi mesi ho seguito con attenzione il tuo blog. Che dire, continua così. Le tue notizie sono una manna per l'informazione da cui io mi sono sottratto.

Alessandra ha detto...

:-) Grazie!

petroniostefano ha detto...

A me le conclusioni del Ministro("La trasformazione delle nostre società per effetto della globalizzazione e dei movimenti migratori che ne risultano incentivati, richiede l'apporto fondamentale delle donne per la diffusione di un multiculturalismo che non ceda a costumi lesivi della dignità femminile e sia basato sulla tolleranza e sul rispetto reciproco, e per lo sviluppo di politiche d'integrazione fondate sull'osservanza di tutti i diritti umani. La donna rappresenta uno strumento formidabile contro l'intolleranza, la discriminazione e la xenofobia") sono sembrate troppo vaghe e troppo diplomatiche.

Alessandra ha detto...

Beh, comunque a me il messaggio invece pare chiaro.

petroniostefano ha detto...

Per me è vago perchè quali sono i "costumi lesivi della dignità femminile"?
Qualsiasi ministro di qualsiasi paese può certamente sottoscrivere questa dichiarazione, senza problema, è sufficiente affermare che il proprio paese non abbia costumi lesivi.
Inoltre è troppo legata al fattore migratorio, quindi può andare bene per l'Italia o l'europa ma certo non per un paese come l'Iran.
Poi è chiaro che la conferenza è un primo passo e comunque serve a non abbassare l'attenzione, ma mi aspettavo qualcosa di più.