martedì 16 settembre 2008

IN GIORDANIA, I CRIMINI D'ONORE CELANO ALTRI CRIMINI

Gli uomini sfruttano le leggi indulgenti per assassinare le donne per motivi di eredità o per mascherare altri crimini.

Quando Maha, 18 anni, ha deciso di abbandonare definitivamente il racket familiare della prostituzione, suo fratello l’ha uccisa dichiarando di averlo fatto per 'mondare' l’onore della famiglia. Maha è solo una delle centinaia di donne che in Giordania, e in altre società conservatrici, vengono uccise ogni anno da uomini della loro stessa famiglia per cosiddetti crimini d’onore poiché hanno 'macchiato' la reputazione delle loro famiglie.Le Nazioni Unite hanno riferito di tali crimini in Brasile, Inghilterra, Ecuador, India, Israele, Italia, Svezia e Uganda e anche in nazioni come il Marocco, Pakistan e Turchia.E’difficile avere delle stime precise per similiicidi perché spesso non
sono registrati. Nella sola Giordania vengono uccise tra le quindici e le venti donne ogni anno in nome 'dell'onore' ma fino ad ora solo otto di questi omicidi sono stati registrati dalle autorità giordane. Lo scorso anno ne sono stati riportati diciassette. Ma l’etichetta di 'omicidi d'onore' può fuorviare in questo piccolo regno maschile di circa sei milioni di persone. I giudici, gli avvocati, gli attivisti e gli esperti concordano nell’affermare che nella maggior parte dei casi gli uomini sfruttano delle leggi indulgenti per assassinare le donne per motivi di eredità, per entrare in possesso dei terreni di famiglia e per coprire altri crimini. Maha non voleva continuare a prostituirsi e così suo fratello l’ha uccisa'', ha riportato Israa Tawalbeh, la prima donna patologo in Giordania. Secondo Tawalbeh, il fratello di Maha era un drogato con un passato da criminale e portava avanti un raket familiare della prostituzione nel quartiere est di Amman. Dopo aver ucciso la sorella, si è consegnato alle autorità ed ha dichiarato di averla uccisa per 'salvare' l'onore della famiglia. Naturalmente tutte le prove hanno dimostrato che la ragazza lavorava come prostituta e suo fratello è stato condannato a due anni di prigione. Nessuno si è interessato al fatto che la ragazza volesse abbandonare il giro della prostituzione. Il fratello se l'è cavata perché è in una società governata dagli uomini, ma non è giusto''. Il giudice Jehad Oteibi, portavoce del Consiglio della Magistratura riferisce che i verbali dei tribunali, mostrano che la maggior parte dei “delitti d’onore” sono commessi per motivi legati all’eredità. I test forensi provano che molte vittime erano ancora vergini, il che dimostra che ci sono ben altre motivazioni dietro a questi omicidi, tra cui, questioni familiari. Si tratta di un problema molto sentito nella nostra società'', spiega Oteibi. Agli inizi di agosto un uomo di 26 anni ha sparato uccidendo la sorella di 23 anni vicino ad Amman perché quest’ultima era scappata di casa da quattro mesi con un uomo. Un successivo esame medico ha però rivelato che la donna era ancora vergine al momento dell’uccisione. Secondo l’osservatorio dei Diritti Umani, il 95 percento delle donne uccise nel 1997 in Giordania per crimini d’onore sono successivamente state scagionate. Molte donne sono obbligate a rinunciare ai loro diritti per rimanere in vita. Le loro famiglie possono ucciderle e poi difendersi dicendo che era per onore e non per denaro” continua Oteibi. Ma non possiamo conoscere la verità perché le donne sono morte.” L’ignoranza e la povertà sono un mix mortale” sottolinea il giudice. Un sociologo dell’Università della Giordania Seri Nasser, incolpa il sistema legale. La maggior parte dei giudici sono uomini che utilizzano i loro poteri per ridurre le condanne. Dimenticano che le donne sono solo le vittime dell’avidità dei loro parenti di sesso maschile,” spiega Nasser. I perpetratori ottengono delle condanne minori perché il parlamento ha rifiutato di riformare il codice penale per garantire pene più severe nonostante le campagne locali ed internazionali degli attivisti per i diritti umani. Secondo l’articolo 340 del codice penale, l’imputato che “sorprende la moglie o qualunque altro parente donna” in atto di adulterio o fornicazione può invocare in sua difesa il “crimine d’onore” in caso dovesse uccidere la donna. Per le donne, "una moglie che sorprende il marito in atto d’adulterio o durante un atto illecito sotto il tetto coniugale,” può invocare la stessa difesa ma non ci sono casi o alcun dato ufficiale di omicidi “d’onore” che abbiano per vittime degli uomini in Giordania.
L’articolo 98 del codice penale conviene che si può far appello ad una “circostanza attenuante per coloro che commettono un crimine durante un accesso di rabbia quale risultato di un’azione scorretta e pericolosa da parte della vittima” che può ridurre significativamente la pena per assassinio. Sebbene solo pochi imputati fossero in grado di soddisfare i requisiti di legge, molti di loro hanno evitato il processo per omicidio, riportano gli attivisti per i diritti civili. La pena massima per omicidio di primo grado è la morte mentre per omicidio di secondo grado, 15 anni di prigione. (Fonte: PeaceReporter)
Nell’Islam infatti le azioni quali i 'crimini d’onore' sono alla stregua di omicidi e sono di solito puniti con una condanna a morte. Asma Khader, segretario generale della Commissione Nazionale della Giordania per le Donne spiega, ''il livello di indulgenza nell’applicare la legge è diminuito''. Il Governo sta cercando di incrementare la consapevolezza dei cittadini per affrontare questo problema. Il numero dei 'crimini d’onore' è diminuito da venti crimini all’anno circa dieci anni fa ai quindici attuali'', aggiunge. Khader, avvocato e ed ex ministro, aveva messo in guardia che simili crimini ''tolgono potere alle donne e le scoraggiano dall’avere un ruolo nella vita pubblica.Credo che questo sia molto più pericoloso degli omicidi'', spiega. Il Re di Giordania Abdullah II e sua moglie, la Regina Rania insieme ad altri reali hanno tentato di contrastare i “crimini d’onore” e riformare la legge. Questa pratica dei ''crimini d’onore'' è una forma di omicidio che non ha un processo e questo è contrario all’Islam'', ha detto la Regina. Non dovremmo tollerare gli 'omicidi d'onore'… Dobbiamo modificare alcuni preconcetti culturali e sociali sul valore e il posto della donna nella società.
Ma questi richiami spesso non vengono neppure ascoltati dato che i criminali che commettono tali omicidi non sono neppure religiosi e non si preoccupano di ciò che l’Islam ha da dire a riguardo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

saluti.. http://fanclubsbriciolina.ilcannocchiale.it/

Anonimo ha detto...

Ciao Sbriciolina! :-)

Anonimo ha detto...

E la Giordania è considerata un Paese moderato. Non oso pensare a come potrà essere in quelli dove la Sha'aria è legge a tutti gli effetti e in tutti i campi :(((

Anonimo ha detto...

Come dice l'articolo, la stessa famiglia reale più volte si è pronunciata contro i delitti d'onore, già con re Hussein. La regina Rania ha presentato una serie di richieste al Parlamento per abolire gli articoli del codice penale che tutelano i colpevoli, ma questi tentativi sono falliti.