- Olimpiadi di Pechino: 1) Roqaya Al Ghasara, velocista del Bahrain, gareggia coperta dalla testa ai piedi. è scesa in pista per la batteria dei 200 metri piani con indosso una tuta biancorossa che la copriva dalla testa ai piedi, lasciando scoperto solo il volto, ben incorniciato in un cappuccio aderente bianco. L’atleta del Bahrain ha destato grande impressione non solo tra i curiosi del National Stadium, ma anche sul piano sportivo: ha vinto la batteria con il tempo di 22''81, quarto tempo assoluto fra tutte le ammesse al turno successivo, superando nella propria batteria due avversarie come la britannica Emily Freeman e la giamaicana Kerron Stewart e facendo meglio anche di Veronica Campbell, altra giamaicana di spicco.
2) L'atleta marocchina Hasna Benhassi ha segnato sei punti con la sua medaglia di bronzo negli 800m femminili. Nella classifica generale il Marocco si è posizionato al 65esimo posto con due medaglie (1 argento e 1 bronzo), sesto in Africa a pari merito con l'Algeria dopo Kenya, Etiopia, Camerun, Tunisia e Nigeria, e la terza nel mondo arabo dopo il Bahrein (1 oro) e la Tunisia (1 oro).
- La prima marocchina ministro in Canada. I cittadini marocchini che splendono nel loro paese di residenza, continuano a far parlare di loro nella scena politica estera. Non ultima, la signora Fatima Houda-Pepin. Questa giovane signora nata il 26 dicembre 1951 a Meknès non ha cessato di scalare i piani della vita politica del Quebec. Diplomata in commercio presso il Liceo Al Khansa di Casablanca nel 1972, passando per l’Università Mohamed V di Rabat dove studiava le scienze politiche, per terminare con un dottorato in scienze dell'informazione all’Università McGill a Montreal (1981), questa donna ha saputo attirare l'attenzione delle più alte cariche del governo. E come prova, secondo il quotidiano della capitale del Québec, questa cittadina marocchina ha possibilità molto alte di essere nominata ministro. Infatti, parte favorita poiché è la più esperta tra gli eletti liberali in corsa per questo posto. Da 14 anni (1994), data in cui questa canadese di origine marocchina fu nominata deputato, Houda-Pepin ha saputo far pesare il proprio nome molte volte. Molti pensano che rappresenterà le Comunità culturali in modo eloquente, tramite la sua esperienza e il suo "know-how". Se ci sarà l’elezione, Houda-Pepin sarà la prima musulmana ad accedere a questa alta carica.
traduzione da yabiladi.com
- 31, agosto, Iran: Imam della preghiera di venerdì di Mehriz compara le donne ad asini. In un chiaro insulto alle donne iraniane, Ali Borhan, imam della preghiera di Mehriz (centro dell'Iran) ha comparato il 28 agosto le donne iraniane che rifiutano di portare il chador ( il velo ) tradizionale “ad asini senza sella„, ha indicato il giornale ufficiale Asr-e-Iran. “Gli abitanti di Mehriz non tollereranno le donne che portano altra cosa che un chador. Il modo in cui le donne appaiono in pubblico è peggiore di quanto se si mostrassero nude„, dice Borhan. “Noi non accetteremo la distribuzione di cassette (di musica) nella nostra città e non tollereremo le donne in cattive tute. Sarebbe meglio per essa che non portano nulla„, ha prevenuto. “Le donne che portano abiti invece di chador sono nude come asini senza sella. C' è qualcosa che impediremo a tutti i costi nella nostra città„, ha significato Borhan ad una piccola assemblea di fedeli. Borhan ha lasciato scoppiare la sua rabbia di fronte a quelli che provano d' aprire sale di cinema nella città dicendo qui si opporrebbe “a chiunque oserà costruire una sala di spettacolo„ a Mehriz senza tenere conto delle sue conseguenze. “I centri islamici dovrebbero concentrarsi sulle leggi islamiche ed insegnare il modo di bene leggere i versetti del corano„, ha martellato come conclusione di suono predica dinanzi ad un'assemblea di miliziani del Bassij.
- 30 agosto 2008, Haifa Wahbe, un'altra icona erotica araba nel mirino dei terroristi perchè "troppo scostumata". Nonostante la cantante abbia recentemente espresso il suo apprezzamento per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ("So che è difficile arrivare allo Shaid (Nasrallah) - ha detto - ma tenterò d'incontrarlo per dirgli personalmente che sono ai suoi ordini per qualunque cosa richieda il mio dovere patriottico". Il fratello della Wahbe, militante del gruppo terroristico, è stato ucciso dai soldati israeliani). Secondo il sito internet di al Arabiya, il gruppo sunnita Hamasna, mettendo da parte la storica inimicizia per gli sciiti, ha chiesto a Nasrallah in un comunicato di costringere la cantante a coprirsi. La cantante libanese, che ha anche un fan club italiano, è al primo posto di una lista nera di Hamasna, che l'accusa di apostasia.
- Il Marocco ha partecipato alla conferenza internazionale sulle Pari Opportunità in Africa, tenutasi ad Addis Abeba il 28-29 agosto, organizzato in collaborazione con la Commissione economica per l'Africa e l'Unione africana. Rappresentante della delegazione marocchina è stata Ministro dello sviluppo sociale, della famiglia e della solidarietà, Nouzha Skalli.
- 28 agosto, "In Italia esiste dal 1975 una legge che vieta di girare con il volto coperto, e bene ha fatto quel guardiano a farla rispettare". Così la deputata del Pdl Suad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia, commenta l'episodio della turista musulmana invitata ad uscire dal museo veneziano di Cà Rezzonico perché portava il niqab, il velo che lascia scoperti solo gli occhi. "Ho letto che prenderanno provvedimenti contro il sorvegliante - prosegue, con riferimento a quanto annunciato dal conservatore di cà Rezzonico - ma ha la mia solidarietà. E il responsabile del museo che sbaglia, e che è meno informato. Se una regola vale per le maschere a Carnevale, deve valere sempre. E le regole vanno fatte conoscere".
- Roma, 27 ago (Velino) - Una “romana” alla guida del Ghana. È l’auspicio che ha accompagnato il ritorno in patria di Samia, la figlia di Kwame Nkrumah, il leader africano che guidò il Paese all’indipendenza, ottenuta nel 1957, e ne fu il primo presidente. Da qualche giorno Samia, 48 anni, una laurea a Cambridge, ha lasciato la Capitale, anzi Borgo Pio, dove viveva da dieci anni, per buttarsi a capofitto nella vita politica della sua terra d’origine. A dicembre in Ghana si terranno le elezioni parlamentari e presidenziali. Samia vorrebbe far tesoro dell’eredità del padre, figura di spicco nella storia della decolonizzazione e del panafricanismo, a partire da uno scranno in Parlamento. È partita alla volta di Accra con il figlio undicenne, che si chiama Kwame come il nonno, e il marito, l’attore Michele Melega, figlio di Gianluigi Melega, che come esponente radicale è stato protagonista di decisive battaglie civili, si è distinto come giornalista di razza, ed è stato poi nominato nel cda del gruppo Espresso. La coppia si è conosciuta al Cairo. Lui studiava arabo, per lei era la città dell’esilio: Samia ha vissuto qui con la famiglia dopo che un colpo di Stato militare ha deposto il padre nel 1966. In quell’anno Kwame Nkrumah riparò in Guinea (morì di cancro in Romania nel 1972); i tre figli, due maschi e una femmina, trovarono ospitalità al Cairo con la madre egiziana, in una villa offerta dal presidente Nasser. Chi la conosce bene la descrive come volitiva, forte e determinata ad avere un ruolo attivo nel futuro del Paese. Samia corre con un partito d’opposizione, il Convention People’s Party (CPP) che si richiama direttamente alle dottrine del padre e che circa un anno fa l’ha contattata offrendole l'opportunità di scendere in campo. Si candida in uno dei distretti più poveri, nella parte nord occidentale del Paese, forte della popolarità e della carica di magnetismo che conserva ancora la figura del padre, nonché dell’appoggio di personaggi politici della scena internazionale, fra cui Sonia Gandhi. Sulla carta la posta in gioco è un seggio in Parlamento, ma i suoi supporter nel Paese dicono che ha le carte per aspirare alla carica di presidente.
- 26 agosto, Jamal Al Banna, fratello di Hassan, fondatore dei Fratelli Musulmani propone i "divorzi sulla carta" dalle mogli "in eccesso" nei Paesi dove la poligamia è vietata. Ma alle autorità occidentali dovranno essere dichiarate come "amanti ufficiali" o concubine.
- 22 agosto, censurato negli USA il libro della scrittrice Sherry Jones su Aisha, una delle mogli di Maometto. È lecito cambiare il colore dei capelli? Fino a che punto è possibile spingersi nella scelta di un ombretto, di un fard o di un mascara? Sono alcune delle tante domande che affollano siti come http://www.welovehijab.com/ e sono ordinate sotto l'etichetta "dubbi di bellezza halal", letteralmente "ciò che è permesso" dalla sharia, la legge islamica. In contrapposizione con tutto ciò che è haram, ovvero vietato.
- 19 agosto, la "cosmetica halal" si diffonde, tra divieti del Corano e discussioni di blogger.
- 14 agosto, - Nouzha Skalli, 57 anni femminista, ex comunista, ha presentato una proposta di legge per tagliare i decibel degli adhan, la chiamata alla preghiera da parte dei muezzin dai minareti, specie in zone turistiche. Le accuse di volere zittire l'islam per favorire gli infedeli sono corse su vari media e in molte moschee. "E' stato uno tzunami", ha ammesso la Skalli, ma ha rivendicato il diritto di difendere "una società equa e aperta da oscurantismo e arretratezza" e adducendo al suo essere "donna e moderna" quelle reazioni.
- 13 agosto, Gli uomini della polizia religiosa saudita hanno arrestato una donna di 47 anni nella religione di Qatif perchè trovata alla guida di un auto. Secondo quanto riferisce il giornale saudita "Okaz", gli agenti dell'Ente della promozione e della virtù e la proibizione del vizio sono riusciti a individuare la donna alla guida a causa di alcuni uomini. La donna è stata rilasciata grazie alla cauzione pagata dai suoi familiari, ma dovrà subire un processo.
Il 23 settembre un gruppo di attiviste dei diritti civili invierà al governo un appello in favore del diritto delle donne alla guida.
- ANSA) - DUBAI, 13 AGO - Un saudita, della commisione per la promozione della virtu' e contro il vizio, ha ucciso la figlia per essersi convertita al cristianesimo. Lo scrive il quotidiano Gulf News. Fonti vicine alla vittima, scrive il giornale pubblicato a Dubai, hanno detto che l'uomo avrebbe tagliato la lingua alla figlia e le avrebbe dato fuoco dopo una discussione di carattere religioso. Il fratello della vittima avrebbe trovato nel computer della donna alcuni articoli sul cristianesimo da lei scritti su vari blog.
- MAROCCO - In una circolare diffusa agli inizi di agosto, il Direttore Generale delle Amministrazioni carcerarie in Marocco, ha comunicato il divieto di portare il velo alle donne nel settore amministrativo carcerario. Ciò ha suscitato forte clamore da parte del partito filo islamico Adala e Tamniah che ha portato il fatto in Parlamento.
tajdid.ma
mercoledì 3 settembre 2008
ANCHE QUESTO E' SUCCESSO IN AGOSTO
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