martedì 27 maggio 2008

RITA EL KHAYAT IN ITALIA

Rita è nata e cresciuta a Rabat ( nata da madre marocchina e padre per metà andaluso ndr.) in Marocco, dove ha avuto l’opportunità di frequentare le scuole moderne, per poi ottenere la laurea in medicina. Nel corso dei suoi studi si è anche distinta come prima speaker donna e giornalista di radio, televisione e cinema. Successivamente ha accettato un internato nel campo della psichiatria a Casablanca. Ma trovando tutto questo poco stimolante, parte per Parigi dove si specializza in tre campi della medicina: psichiatria, medicina del lavoro ed ergonomia e medicina spaziale.
Durante il suo soggiorno a Parigi, studia anche l’arabo classico presso la prestigiosa Scuola di Lingue Orientali ed è in quel periodo che inizia a scrivere. A tutt’oggi la sua opera letteraria conta 30 libri. La sua prossima sfida è la cattedra che le è stata assegnata dalla Facoltà di Lettere e Filosofia di Chieti in Italia, dove insegnerà Antropologia della Conoscenza e del Sapere.
E'stata la prima donna psichiatra del Maghreb, è riconosciuta da tutti come uno dei più importanti intellettuali del Marocco. Ha fondato nel 1999 l'Associazione "Aini Bennai" per la diffusione della cultura nel suo Paese e nel Nord Africa, diventata Casa Editrice nel 2000. Rita El Khayat, sempre nel 1999,è stata la prima donna marocchina a scrivere una lettera aperta al giovane re perchè sostenesse e promuovesse un miglioramento della condizione femminile in Maghreb e uno dei promotori della nuova Moudouwana, il nuovo codice di famiglia marocchino. Si è distinta per le sue battaglie a favore della libertà di espressione (definisce l'aver appreso la lingua francese "la via della libertà di espressione"), nonchè per le contestazioni alle tesi di Tariq Ramadan. Tra le sue numerose opere: "La donna nel mondo arabo", Jaca Book (2002); "Il complesso di Medea - Le madri del Mediterraneo, l'ancora del Mediterraneo (2006); "Le lettere: uno scambio molto particolare (ZANE Editrice, 2006), "Il legame"(Castoldi, Baldini, Dalai, 2007). Sono in corso di pubblicazione per Arnoldo Editore "Georges Devereux - Il Mio Maestro" e "A tutti i medici che hanno ucciso mia figlia, denuncia".
E'candidata al Premio Nobel per la Pace. Ieri ha partecipato a un incontro "tra donne che dialogano tra le due sponde del Mediterraneo", promossa dal Centro Culturale marocchino "Averroè" in Via della Polveriera 14 a Roma, con la partecipazione delle rappresentanti delle associazioni di donne maghrebine in Italia (con un intervento conclusivo di Souad Sbai) e di giovani marocchini di seconda generazione. Il sito di Rita El Khayat è http://www.ritaelkhayat.com/

1 commento:

Anonimo ha detto...

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