Si profila un cospicuo sconto di pena per l'egiziano di 33 anni reo confesso dell'omicidio della moglie 27enne perché era "infedele" e perché aveva cominciato a seguire uno stile di vita occidentale, "non consono alle tradizioni egiziane”.
Nel conteggiare la pena il giudice per l'udienza preliminare Giuseppe Vanore aveva applicato lo sconto di un terzo previsto dal rito e aveva concesso all'imputato le attenuanti generiche equivalenti all'aggravante "in considerazione dello stato di incensuratezza" e "delle condizioni interiori in cui versava a causa del comportamento della moglie", si legge nelle motivazioni.
Mohamed Issa ha aggredito la moglie nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2006, durante un litigio. L'ha strozzata nel loro appartamento in viale Zara mentre era presente la figlioletta che avrebbe compiuto 4 anni l'agosto successivo e poi ha abbandonato il corpo in un giardino pubblico tra via Bianchi e via Console Marcello. [...] (Fonte: LiberoNews)
Dunque il relativismo culturale, il buonismo del "quella è la loro cultura...", anche quando ciò significa giustificare barbarie, il politicamente corretto, trionfano ancora sulla pelle delle donne arabe e musulmane e tornano le attenuanti per il delitto d'onore. Non in qualche Paese islamico, ma in Italia, a Milano!!! Vivendo io in provincia di Milano,la vicenda della povera Darin Omar (nome della vittima)mi sciocca ancora di più, se è possibile... .
Questo articolo è del 2 maggio, ma l'ho visto solamente ieri sera, quando sono tornata dalla Sardegna (motivo percui non ho aggiornato il blog in questi giorni).
UCCISE MOGLIE PERCHE' 'OCCIDENTALIZZATA', 10 ANNI A EGIZIANO
Uccise la moglie, nella notte tra il 3 e il 4 maggio del 2006, e ne abbandono' il corpo in un giardino pubblico, a Milano. Oggi, la seconda corte d'assise d'appello del capoluogo lombardo ha accolto la richiesta di patteggiare la pena a 10 anni di reclusione, formulata dai legali di Ali Islam Mostafa Mohamed Issa, l'egiziano di 33 anni reo confesso dell'omicidio della moglie 27enne. Quest'ultima era considerata dal marito "infedele" perche' aveva cominciato a seguire uno stile di vita occidentale "non consono alle tradizioni egiziane". In primo grado, il nordafricano era stato condannato, il 12 gennaio dell'anno scorso, a 14 anni di carcere. Un patteggiamento di entita' troppo lieve per Chiara Belluzzi, l'avvocato che tutela gli interessi della figlia minorenne della coppia, una bimba di 3 anni, che assistette allo strangolamento della madre, nell'appartamento in viale Zara, dove viveva la famiglia egiziana. Sentita dagli inquirenti, era stata la stessa bimba a descrivere le modalita' del crimine, aggiungendo: "il papa' ha fatto male alla mamma, ma la mamma e' brava".
(Fonte: sito di ACMID-DONNA)
martedì 6 maggio 2008
«FERITA LA SUA DIGNITA'», RISCHIO SCONTO DI PENA PER IL COLPEVOLE DI UN "DELITTO D'ONORE" IN ITALIA
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