martedì 27 maggio 2008

"LE DONNE SIANO LIBERE DI PORTARE IL VELO"

Il presidente dell'associazione degli intellettuali musulmani, Ahmad Vincenzo, ha ribadito la necessità di "lasciare libere le donne di scegliere se indossare il velo o meno", escludendo qualsiasi obbligo religioso a riguardo. La dichiarazione giunge in risposta all'appello che il portavoce dell'Ucoii, Ezzedin el-Zir, aveva rivolto allo Stato italiano, affinché non impedisse alle studentesse musulmane di indossare il velo a scuola. Vincenzo si è detto preoccupato che una strumentalizzazione del velo possa portare alla creazione di "una sorta di divisa islamista" per le donne musulmane. In Italia non esiste alcun divieto di indossare il velo, purché non copra il volto impedendo il riconoscimento della persona. (LiberoNews)
Preso da "Unpoliticallycorrect"


E così siamo tornati a noi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

No, non credo possa esistere la libertà di essere schiave.
Chi poi potrebbe controllare caso per caso che il velo sia libera scelta e non costrizione della famiglia o della società?
Inoltre, proibendo il velo si otterrebbe anche il risultato che gli ultrafanatici non potrebbero metter su famiglia in Italia, e ciò sarebbe tutto di guadagnato per tutti.
Marino Rossi.

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo senz'altro che non possa esistere la libertà di essere schiave (ergo di indossare il velo). Questo signore è probabilmente legato all'UCOII, perciò le sue dichiarazioni non devono sorprendere. Però, come hai detto tu, "chi poi potrebbe controllare caso per caso che il velo sia libera scelta e non costrizione della famiglia o della società?". So che statisticamente in Italia sono di più le donne musulmane che portano il velo per costrizione, ma non posso dirlo con sicurezza nei singoli casi. Perciò sono contraria, in linea di principio, a divieti riguardo al velo, a meno che non si tratti di bambine o ragazzine giovani,che non possono logicamente indossarlo per scelta.
Piuttosto mi lascia perplessa la "preoccupazione" di questo Ahmad Vincenzo, secondo cui una "strumentalizzazione" (leggi divieto di metterlo)potrebbe portare a considerare il hijab una "divisa islamica". Invece garantire una libertà di indossarlo che non si può accertare, evita di considerarlo una "divisa islamica"? Direi proprio di no!!! Anzi, evidentemente è lui che lo considera tale!

Anonimo ha detto...

Se non usi il divieto, non otterrai mai niente.
Il velo, è una schiavitù, o nel migliore dei casi una divisa per fanatiche.
Sarebbe un po' come se noi pretendessimo di andare in Arabia vestiti con una enorme croce da crociato sul petto.
A chi non va bene, c'è la libertà di tornare in islamistan.
Marino.

Anonimo ha detto...

Vincenzo Ahmad non è legato all'UCOII anzi!!!!!

Anonimo ha detto...

velo = coprirsi tutta, annullarsi, per far sì che solo il tuo marito-possessore goda della tua bellezza, che non è tua, ma appartiene a lui, ch ti ha legalmente acquistata.

del resto, le donne, nell'islam, sono un campo e ci si può andare a piacimento, nel campo, a inseminare.

islam, cristianesimo, ebraismo = tre lati della stessa medaglia misogina e fallica.