giovedì 5 novembre 2009

IL BURQA IN GRAN BRETAGNA: CAMBRIDGE DICE DI SI' !


01. nov. - Se per l'Europa si aggira lo spettro dell'Islam integralista, a esorcizzarlo, a sorpresa, ci pensa l'universita' inglese di Cambridge. Mentre nel Vecchio continente ormai multietnico, e anche in Italia, opinioni pubbliche oltre a governi e parlamenti si avvitano sul dilemma se proibire o no il velo prescritto per le donne islamiche, l'antica universita' britannica, arca e simbolo di eccellenza accademica, di prestigio e tradizione, ha deciso che le sue studentesse musulmane potranno indossare il velo e persino il burqa integrale sotto la feluca durante le cerimonie formali di consegna delle lauree.
La revisione del rigido regolamento sull'abbigliamento dell'ateneo nelle occasioni formali, di cui parla la stampa britannica online, e' stata ufficializzata oggi da un portavoce della Cambridge University, che sul Daily Express dichiara: ''Diamo il permesso di indossare il burqa integrale se la studentessa l'ha indossato quotidianamente'', facendo capire di aver di fatto gia' ''sdoganato'' il velo integrale. Solo una raccomandazione: che sia scuro, consono al decoro richiesto dall'occasione solenne".
Ma in gioco non c'e' solo la tradizione: la decisione di Cambridge arriva solo pochi giorni dopo che, sempre in Inghilterra, il Burnley College, nel Lancaschire, ha imposto fra le polemiche a una studentessa di togliersi il burqa. E arriva nel pieno del dibattito sulla proibizione o meno del velo alle donne, un confronto fra l'esigenza di tutelare la dignita' della donna e quella di non intaccare la fondamentale liberta' religiosa dell'Occidente. Oppure fra un laicita' di stato inteso come ''laissez-faire'' anche in tema religioso e uno inteso come tutela del cittadino dalle imposizioni e dalla forza evocativa dei simboli religiosi.
La Francia, pioniere in questo campo, ha abbracciato la seconda accezione di laicita': li' il velo in tutte le forme e' proibito per legge dello stato dal 2005 nelle scuole e lo scorso giugno il parlamento ha messo in cantiere un progetto di legge per vietare il velo integrale (burqa o niqab) in pubblico. (Fonte: http://www.clandestinoweb..com/ )
gli strali di al Qaida, che ha minacciato ritorsioni Oltralpe. In Italia la Lega ha di recente depositato una proposta di legge per vietare il burqa sulla base del principio della identificabilita' delle persone. Nel resto del continente le decisioni in materia finora le hanno prese singoli enti o le corti di giustizia, rinfocolando la discussione ogni volta che una scuola, un'universita' o una azienda proibisce l'accesso a una donna velata o coperta da burqa o un'authority annulla una decisione in tal senso.
Dibattito che paradossalmente arriva rovesciato in un Paese a grande maggioranza musulmana come l'Egitto, dove il grande imam del faro dell'Islam sunnita, l'universita' al Azhar del Cairo, ha intimato di recente alle ragazze di non indossare il naqib in aula con la motivazione di si tratta di ''un'abitudine che non ha nulla a che fare con la religione'' L'agenda francese in materia raccoglie il consenso anche dall'altra parte della Manica, con una una comunita' musulmana di 2,4 milioni di persone, dove un sondaggio rivela che il 98% dei britannici sarebbe favorevole a vietare il velo integrale in pubblico. In completa controtendenza, dunque, la decisione di Cambridge, che raccoglie subito il plauso dei musulmani del Paese: ''E' stata una decisione assennata...credo sia stata la cosa giusta da fare e spero che altri faranno altrettanto'', ha dichiarato sul Telegraph Ahsan Mohammed, presidente della moschea di Newmarket.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io sono per il rispetto delle culture. Quindi anche della mia. Non solo quella degli altri.
Sono stanca di vedere la mia cultura che deve cedere il passo a quella altrui.

Alessandra ha detto...

E ci sono anche musulmani che ti danno ragione.

Anonimo ha detto...

Vergogna! Il burqa va tolto, non messo! Bell'atto di democrazia quello di imbavagliare le donne!