«Cercasi dieci candidate dai 25 ai 40 anni per lanciare un nuovo sistema di taxi al femminile». Con questo sorprendente annuncio, due anni fa, il ministero della Famiglia del Senegal lanciava un progetto di promozione dell’imprenditorialità femminile alquanto originale. E, stando al tasso di risposta, molto ben accolto dalle donne senegalesi. Ben mille, infatti, hanno presentato la propria candidatura. Oggi non è difficile avvistare nel traffico congestionato di Dakar i minitaxi gialli con la scritta «Taxi Sister». «Far condurre i taxi a delle donne è stata una sfida enorme in un Paese musulmano», sottolinea Awa Paye Gueye, responsabile del Fondo nazionale di promozione dell’imprenditoria femminile, che ha anticipato i soldi per l’acquisto delle piccole Chery cinesi. La concorrenza e forse il sospetto dei colleghi uomini non sono ancora del tutto superati. Anche perché - accusano - le Taxi Sister si sono tutte sistemate davanti agli hotel di lusso. Ad ogni modo, c’è già chi sta pensando di esportare il progetto in altre parti del Paese. E persino in Mali e Costa d’Avorio. Insomma, anche se il pregiudizio nei confronti delle donne al volante è duro a morire, qualche passo avanti lo si sta facendo. Persino in Africa! (Fonte: http://www.missioneonline.org , 1/2)
martedì 27 aprile 2010
SENEGAL, TAXI GIALLO-ROSA
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