venerdì 16 aprile 2010

DAL MAROCCO ALL'ITALIA

1 commento:

Annamaria ha detto...

Spero che alla ragazza marocchina vada il sostegno incondizionato del nostro Paese, ma non solo da un punto di vista morale.
Lei è ospite di un centro. Ok. Non potrà esserlo a vita, però, e per essere libera occorrono due condizioni: la prima che il padre marcisca in carcere.
La seconda, poi, dovrebbe essere estrema e mi spiego. Il marito è un clandestino, quindi già in difetto di fronte alla legge, e con il matrimonio non avrà acquistato nessun vantaggio se è vero che è stato celebrato solo il rito islamico che non prevede nessuna forma di riconoscimento giuridico. Quindi resta clandestino e quindi fuoriiii! Ahhhhh, ma perchè è tanto difficile, cavolo!
Lei dovrà essere un esempio per tante, troppe nella sua situazione, ma lui? Anche lui dovrebbe essere un esempio e non del tipo "qualche mese e a casa (nostra)" ed anche il padre dovrebbe esserlo e non del tipo "analizziamo la situazione": il deterrente, serve il deterrente, è tanto complicato?