Treviso. Marocchino confessa: «Sono stato io a sgozzare convivente e figlia»-Il Gazzettino . Il caso è quello della trevigiana Elisabetta Leder (foto) e della sua piccola Arianna, di 16 mesi.
venerdì 16 aprile 2010
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1 commento:
Spero che alla ragazza marocchina vada il sostegno incondizionato del nostro Paese, ma non solo da un punto di vista morale.
Lei è ospite di un centro. Ok. Non potrà esserlo a vita, però, e per essere libera occorrono due condizioni: la prima che il padre marcisca in carcere.
La seconda, poi, dovrebbe essere estrema e mi spiego. Il marito è un clandestino, quindi già in difetto di fronte alla legge, e con il matrimonio non avrà acquistato nessun vantaggio se è vero che è stato celebrato solo il rito islamico che non prevede nessuna forma di riconoscimento giuridico. Quindi resta clandestino e quindi fuoriiii! Ahhhhh, ma perchè è tanto difficile, cavolo!
Lei dovrà essere un esempio per tante, troppe nella sua situazione, ma lui? Anche lui dovrebbe essere un esempio e non del tipo "qualche mese e a casa (nostra)" ed anche il padre dovrebbe esserlo e non del tipo "analizziamo la situazione": il deterrente, serve il deterrente, è tanto complicato?
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