domenica 24 gennaio 2010

PORDENONE. FIGLIA UCCISA DAL PADRE: LA MAMMA DI SANAA RISCHIA L' ESPULSIONE

Ha chiesto al comune di Azzano contributi per bollette e figlie,potrebbe restare vittima dell'ordinanza anti-sbandati.

PORDENONE (23 gennaio) - L'ordinanza anti-sbandati di Azzano Decimo dell'agosto del 2008 rischia di fare una vittima "illustre": la mamma di Sanaa Dafani, la ragazza uccisa nello scorso settembre in un bosco a Montereale Valcellina, potrebbe essere espulsa. La donna, Fatna Charuk, e le due sorelle di Sanaa hanno chiesto un aiuto al Comune di Azzano – che segnalerà il caso alla Questura – per il pagamento delle bollette di luce, gas, mensa e trasporto scolastico. Della questione si è occupata la giunta (assente il sindaco, Enzo Bortolotti, sospeso dalla carica). Con il capofamiglia in carcere, le tre rischiano il ritiro del permesso di soggiorno e il rimpatrio in Marocco, perché qui non hanno sufficienti mezzi di sussistenza. Per il sindaco reggente, Vittorino Bettoli, «la giunta all’unanimità ha deciso di approvare quei contributi per garantire i bisogni delle due bambine. Umanamente non potevamo fare altro e non credo che la mamma di Sanaa sarà rimpatriata». Ma Bortolotti va all’assalto. «Io credo che in giunta abbiano preso un abbaglio al quale ora dovranno rimediare. Io ero favorevole al contributo per le due bambine, il Comune del resto ha già detto che se ne farà carico, ma per l’altro sussidio dovrà scattare la segnalazione alla questura per evitare omissioni». (Fonte: http://www.gazzettino.it/ , 23/1)

21 commenti:

Maria Luisa ha detto...

adesso fanno comodo gli aiuti degli italiani, vero?
Scusatemi se sono acida e cattiva, ma la signora non merita nessun sostegno.

Adelmo Castagnetti ha detto...

capisco le sue parole signora maria luisa,ma non posso approvarle.non sappiamo realmente cosa ha provato questa donna che ha subito un tale dramma,non sappiamo se le sue parole sono state dette in una situazione di coercizione morale o se frutto di una confusione .sappiamo però una cosa,e che abbiamo la possibilità di scavare un solco morale tra chi ha ucciso la propria creatura in nome di una concezione che non rispetta la vita e il modo di viverla,e chi con la comprensione e il perdono accoglie la signora e le figlie di questa vittime di un padre padrone.quale migliore occasione ci si presenta per dimostrare i nostri valori fondati sul rispetto degli altri e della vita.

Alessandra ha detto...

Basta non approfittare dei nostri valori, Adelmo. E'vero, non sappiamo cos'ha provato la mamma di Sanaa: evidentemente, come è stato fatto notare da qualcuno, è davvero troppo sottomessa per non giustificare il marito. Sa anche pochissimo l'italiano, facile per l'imam di turno tradurre quello che vuole.
Però adesso dovrebbe solo rimboccarsi le maniche, cercare un lavoro per le due figlie piccole, che non meritano l'espulsione. Oppure espelliamo anche la mamma di Hina che, pure lei, ha giustificato il marito.

Maria Luisa ha detto...

Forse per me è facile parlare in quanto da occidentale ho sempre cercato di cavarmela con le mie sole forze, nello studio, nel lavoro:sono stata fortunata a nascere in una nazione che me ne ha dato la possibilità.Da sposata ho potuto sempre dire la mia e prendere decisioni comuni con mio marito, e per questo fatico a comprendere ed approvare l'atteggiamento della signora.Ma ho l'impressione , magari errata, che non abbia alcuna voglia di svegliarsi e agire:io se fossi stata in lei,mi sarei rimboccata le maniche, avrei cercato un lavoro, qualunque pur che onesto.

Alessandra ha detto...

Alt, fermi tutti! Adelmo mi ha segnalato di aver sentito stasera al tg2 che la mamma di Sanaa ha detto "Basta matrimonio": a quanto pare vuole mollare il marito.

Leggete qui: "La madre di Sanaa: <> .

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/la-madre-di-sanaa-mio-marito-non-voglio-vederlo-mai-piu-216701/

Non lo avrebbe più visto dal 15 settembre, quando ha ammazzato Sanaa ed è stato arrestato. Ha espresso anche il desiderio di trovare un lavoro per stare qui in Italia con le due bambine di 4 e 9 anni, che sono nate qui.

Peccato che a lanciare l'appello per aiutare Dafna Charuk, ci sia anche ... l'imam di Pordenone!

Faby ha detto...

L'imam aveva detto che si sarebbe fatto carico della madre e delle sorelline. Poi però, appena scemata l'attenzione dei media, ha voltato loro le spalle. Tutte le comunità islamiche hanno abbandonato la famiglia, probabilmente perchè la maggior parte di loro appoggia il gesto del padre-mostro.
La madre di Sanaa non aveva neanche il diritto di piangere per la figlia uccisa; paura di ritorsioni, paura di non poter dire la sua, considerata la sua situazione di sottomissione al marito: come poteva considerare l'ipotesi di ribellarsi al marito lei stessa, così a caldo, quando la figlia per averlo fatto è stata addirittura uccisa?
Probabilmente questi 4 mesi le sono serviti per vedere, una volta venuto meno il marito, quanto la sua vita potrebbe essere migliore, e quanto le sue bambine potrebbero vivere meglio se solo collaborasse. E finalmente, una volta resasi conto di quanto la vita possa essere migliore nel mondo "occidentalizzato", il coraggio per ribellarsi l'ha trovato. L'imam, sicuramente, avrà ritenuto che è più facile fingere di essere vicino alla madre per la sua scelta di lavorare e restare qui, piuttosto che dover giustificare al mondo il fatto di averle già voltato le spalle!
E il fatto che la madre di Sanaa abbia FINALMENTE condannato il gesto del marito, secondo me, deve essere considerato una ENORME VITTORIA!!!!!

Alessandra ha detto...

Benvenuta Faby, ti ringrazio sia di essere venuta, sia del tuo commento. Mi auguro davvero che la madre abbia detto quello che ha detto perchè convinta e non solo per rimanere in Italia. Le bambine in ogni caso meritano di vivere qui (ricordo che una aveva detto a Massimo che l'avrebbe voluto come papà e lui avrebbe voluto occuparsi di loro)!

Anonimo ha detto...

Salve, è facile parlare, commentare, criticare, trovare soluzione in un attimo. Perché voi europei non cercate per un mellesimo di secondo di mettersi nella pelle di queste madre, che ne sapete voi di queste donne arabe, assolutamente niente, solo quello che dice la " onorevole Sbai", dico assolutamente niente. Provate per un attimo a capire , dove sono nate, l'ambiente dove sono cresciute, l'istruzione che hanno avuto , nessuna. Lo dice una donna araba marocchina, chi vive in italia da 24 anni.Queste povere donne,arrivano dalle campagne, analfabete, come dice un proverbio nostro:"" dall'asino all'aeroporto "" donne che si trovano dalla mattina alla sera catapultate quasi in un altra dimensione, donne che delle volte non sanno nemeno come funziona la città nei paese d'origine, figuriamoci all'Estero: Il tutto rimane nella vostra intelligenza , voi europei. La Violenza maschile la subisce qualsiasi donna, che sia araba, musulmana, ebrea, cristiana,turca, del profondo zulu. Invece di contrastare questa decisione del rimpatrio,e di fare che, questa vittima, anzi queste 3 vittime continuano a vivere in Italia, perché se la figlia è stata uccisa, lo è stata per "colpa" di un italiano, se la vogliamo mettere cosi. Immaginate quella donna deportata nel suo paese, uso proprio questo termine, che fine farà lei e le 2 figlie piccole: indovinate un pò, voi che giudicate tanto.Voi, che riempite i giornali, alzate un polverone ogni volta che una donna araba musulmana viene uccisa , non importa da chi, e non alzate questo polverone quando succede ad una donna italiana!!perchè???Io qua divento una bestia e dico che siete solo dei falsi, perchè dobbiamo combattere la violenza contro la donna di qualsiasi religione, razza o colore. Quante donne italiane sono state uccise ultimamente???rispondete???non ho visto trasmissioni che ne hanno parlato per giorni e settimane e nemeno i giornali e nemeno i forum? fatti i conti di quanti donne arabe e quanti donne italiane muoiono in italia, e facciamo l'elenco: Perchè voi Signore e Signori non vi interessa la morte di nessuno purtroppo, è solamente un disaggio sociale attuale che vivete e cercate, purtroppo di curare in questa maniera. Siamo più umani!!!

Alessandra ha detto...

Senti un po', ciccia, innanzitutto firmati.

Guarda che l'onorevole Sbai, a "Porta a Porta" ,non so se avevi visto la puntata, HA DIFESO la mamma di Sanaa, dicendo proprio che è oppressa, che dovrebbe essere LIBERATA anche da imam vari. L' HA DIFESA quando tutti la attaccavano, quindi prima di sparare stupidaggini... !
E' vero quello che dici, invece sul fatto che per noi europei è facile giudicare, commentare, criticare e dare soluzioni in un attimo (io ho pensato a questo proprio quando ho sentito Souad Sbai che difendeva la mamma di Sanaa! Il suo intervento mi ha fatto riflettere molto ed essere più mite con questa donna !).Hai ragione sul fatto che le donne marocchine che vengono qua, spesso arrivano dalle campagne sono analfabete, non hanno avuto alcuna istruzione ecc., ma la famiglia di Sanaa era qui da anni, la mamma non ha avuto la possibilità di integrarsi e il padre ha fatto quello che ha fatto... . Proprio da alcune interviste di Souad Sbai ho saputo che omicidi come quelli di Sanaa non avvengono da anni in Marocco !!!
Contrastare questa decisione del rimpatrio?! Allora non sai che significa il verbo "contrastare", ovvero opporsi a qualcosa! Se dovessi dire d'impulso che cosa penso del rimpatrio della mamma di Sanaa, direi che non contrasterei affatto questa decione! Poi penso alle bambine, allora non espellerei neanche la madre. Spero davvero che voglia trovarsi un lavoro e spero che qualcuno l'aiuti a trovarlo.
Siamo umani?!!! Lo raccomandi a noi? Invece è umano che una madre giustifichi anche parzialmente l'omicidio di una figlia, almeno a parole? A che livello di disumanizzazione può portare la sottomissione, l'arretratezza culturale e la mancanza d'istruzione?!
Alziamo un polverone solo ogni volta che una donna araba e musulmana viene uccisa? Non credo proprio visto che a quanto pare negli ultimi tempi ne sono state uccise 39 e si è parlato solo di Hina e Sanaa. Nel 2004 è stata uccisa dal padre anche Kawtar, 19enne marocchina e probabilmente ne abbiamo parlato meno perchè non era innamorata di un italiano, bensì di un connazionale e musulmano come lei, conosciuto in Italia... .
Le donne italiane non vengono uccise per motivi culturali o almeno nessuno trova giustificazioni religiose a questo.
Ma non vi rendete conto che state rompendo con sta storia di "anche-le-donne-italiane-vengono-uccise"?! Sempre la stessa obiezione, ma non ne avete altre meno scontate? Se non ne avete o state zitti (e non parlo solo di arabi e musulmani) oppure, visto che anche le donne "di cui ci importa solo" sono arabe e musulmane e soprattutto DONNE, condannate i loro assassinii! Anche voi, se non soprattutto, fate questione di religione e nazionalità! E visto che tu "sei- in - Italia da - 24 - anni", dovresti evitare!

Alessandra ha detto...

Poi scusa mi risulta che Sanaa sia nata a Ramat (sobborgo di Casablanca)... insomma, non penso che sua madre venga dalla campagna.

PS. Forse a questo punto dovrei davvero essere più severa con le occidentali che sposano arabi e musulmani e poi vengono loro rapiti i figli, se lo sono con la mamma di Sanaa (posto che i primi sono vivi) .

Faby ha detto...

Brava Alessandra...mi sembra proprio che qui si parli senza leggere veramente tutto e concentrandosi solo su quello che "non va"...
Una sola cosa vorrei aggiungere a quello che hai detto tu, rivolta alla donna che neanche si è firmata. Non è colpa del fidanzato italiano, se Sanaa è stata uccisa: la colpa è SOLO ed esclusivamente del padre!!! Non cercare altre colpe...perchè se fosse per il fidanzato, lei sarebbe ancora viva. E' stato il padre a volerla morta, non il fidanzato. Non rigirare le cose come vanno meglio a te!!!

Adelmo Castagnetti ha detto...

dire che viviamo in un momento in cui la comprensione tra culture diverse è difficile mi sembra assolutamente realistico,inutile nasconderlo.se c'è un blog che parla dei diritti delle donne,della loro emancipazione mi pare proprio questo,e maggiori diritti alle donne significa maggiori diritti per tutti,questo è molto importante. la signora che si marocchina ,parla di violenza anche alle donne italiane,e ha ragione nel denunciarle,ma le motivazioni che abbiamo sentite nei casi che stiamo trattando sono diverse.si parla di una faccenda culturale,e la religione fa parte della nostra cultura ,è bene non dimenticarlo,e giustificare la violenza l'oppressione l'uccisione di una figlia,in quanto non buana praticante di una religione è una cosa molto diversa.la violenza è simile ,ma la motivazione è ancora più grave,almeno a mio parere.riconosco che si tende a semplificare,ma un sistema per evitare questo è una ferma condanna della violenza sulle donne giustificata dalla religione,e sono certo che molte incomprensioni scomparirebbero.la religione è una cosa seria,non lasciamo a individui violenti,a padri padroni ,a estremisti la possibilità di usarla a loro uso e consumo.spero signora che lei esca dall'anonimato ,così da poterci conoscere meglio e poter dare un contributo a superare questo momento di difficoltà e incomprensione.

Alessandra ha detto...

Grazie, Adelmo.

Faby ha detto...

Assolutamente d'accordo!

Alessandra ha detto...

Faby, in effetti può essere che l'Anonima, o si sia dimenticata di firmare o abbia avuto difficoltà a inserire il commento: già altri ne hanno avuto. Però, visto quello che ha scritto, vorrei sapere chi è.

Non so quante donne italiane siano state uccise ultimante: fosse solo una, sarebbe troppo ! Secondo delle statistiche sono invece 140 milioni le donne che subiscono violenza al mondo. non solo in ambito islamico.
Mi auguro che la nostra, non dia la colpa a Massimo per l'assassinio di Sanaa, ma veramente non se ne può più con questa scusa delle donne italiane violentate, picchiate e uccise !!! Dicono a noi (e l'altra parte non sono solo loro a dirlo) che non dobbiamo accusare l'islam e generalizzare sui musulmani, ma poi certi sono i primi a farlo ! Ma noi non possiamo dire "be" perchè non siamo nè arabi nè musulmani... Comunque i musulmani perbene che denunciano queste cose sono messi anche peggio, perchè non vengono considerati "buoni musulmani" !

loris r. ha detto...

è comunque la stessa persona che ha giustificato il marito assassino, se non sbaglio (anche da Bruno Vespa aveva un atteggiamento sprezzante).Ora piange miseria?
In fondo non è diversa da tanti connazionali (chi lavora ai servizi sociali mi dice che le frasi più frequenti dei marocchini,spesati tra buoni pasto, bllette e contributi per l'affitto,senza contare la sanità gratis,sono:“tu devi darmi” o “io ho diritto”,quando nei loro paesi non hanno nemmeno la pensione d'anzianità,particolare ammesso da loro stessi:e questo senza scendere in particolari).Ma spesso questo aiuto non viene ricambiato né con affetto né con gratitudine
Mi dispiace, ma la signora non mi fa per niente pena:è comodo farsi mantenere e poi ricambiare con spocchia e disprezzo sputando sul piatto dovesi mangia.Spero anzi che un tribunale per i minorenni le tolga gli altri figli per sottrarli al suo modo indegno di educare

Alessandra ha detto...

Vista la situazione e che comunque ha giustificato il marito, non può pretendere niente e sì, l'ideale sarebbe che le togliessero anche le due figlie rimaste.

Faby ha detto...

Togliere due bambine che già hanno perso papà e sorella maggiore anche la madre? Non sono completamente d'accordo...

Alessandra ha detto...

Eh, lo so, Faby, ma una madre che giustifica l'omicidio di una figlia, non credo sia l'ideale per le altre due (soprattutto perchè sono femmine). Comunque sono sicura che non succederà. Ma neanche l'espulsione... .

Anonimo ha detto...

Cara alessandra, impari a rivolgerti con educazione ai tuoi simili, mi chiamo Fatima,e parole "come ciccia,zitta" essendo "lei" una persona civile, cerchi di lasciarli a parte, non mi nascondo, è vero tutto quello che ho detto,lo ribadisco ancora, io sono contro ogni violenza di qualsiasi donna ripeto:araba,musulmana, cristiana, budista,ebrea etc...primo questo èra il mio concetto nella discussione, poi da chi, come e il perchè è un altra cosa, imparate ad accettare l'opinione dopo che l'avete ben capita. Perchè, è simplice insultare, non è mai stato nella mia cultura personale, cerco di replicare in modo "CIVILE", dunque la invito a rileggere quello che ho scritto, e quello che penso della "Sig.ra Sbai" sono affare mie, perchè la conosco meglio di voi insieme.Dunque combattiamo ogni violenza contro ogni donna senza si ne ma!!!!!! Cordialmente

Alessandra ha detto...

Certo, certo. Ciao.