mercoledì 13 gennaio 2010

"ATTACCANDO ROMA MUBARAK GIUSTIFICA IL SUO MURO A GAZA"

«Attaccando Roma Mubarak giustifica il suo muro a Gaza» Farida Al Naqqash è una dei leader storici della sinistra laica egiziana. Membro del direttivo politico del partito Tagammu` (Raggruppamento), compare spesso in tv e partecipa al dibattito sui giornali, nonostante il semimonopolio governativo dei media. Attualmente è direttore del settimanale Al Ahali, dopo aver guidato per anni la Federazione delle donne progressiste egiziane. Le abbiamo chiesto come si spiega la pesante dichiarazione nei confronti dell`Italia rilasciata ieri dal ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit. «La ragione va cercata soprattutto nella nostra politica interna - risponde dalla capitale egiziana -. Nelle ultime due settimane la decisione del governo Mubarak di costruire un muro al confine con la Striscia di Gaza ha suscitato fortissime reazioni, qui e negli altri Paesi arabi. Qualcuno, è vero, la difende sostenendo che la priorità dell`esecutivo dev`essere la sicurezza del Paese, ma molti pensano che ormai Mubarak si stia comportando come gli israeliani, che i palestinesi siano stati traditi». (Fonte: http://www.rassegna.governo.it/ )



E a proposito di Palestinesi, video di un'apologeta del terrorismo: #2332 - Dr. Kifah Al-Ramali on Hamas TV: The Real Palestinian Beauty Queen Is the Jihad-Fighting Mother .
In altri termini, precisa Al Naggash, «con quel messaggio all`Italia il nostro governo sta in realtà cercando di dirci: "vedete, ogni Paese ha problemi di sicurezza con le sue minoranze, con chi cerca di entrare illegalmente dai suoi confini. Non siamo i soli ed è inevitabile"». Un secondo motivo dell`inedita sortita di Abul Gheit, ritiene Al Naqqash, può essere visto nell`«orrore e preoccupazione» espressi solo pochi giorni fa dal ministro degli Esteri Franco Frattini, dopo la strage di fedeli copti nel Sud dell`Egitto. «Il messaggio all`Italia potrebbe essere una risposta a quella dichiarazione», anche se poi si dice Direttrice Farida perplessa per il fatto che «il Al Naqqash dirige il presidente Hosni Mubarak ha sempre tenuto molto agli "ottimi rapporti" settimanale Al Ahali che corrono tra lui e Silvio Berlusconi, ostendandoli ad ogni occasione». E lascia perplessi, aggiunge, che ad accusare altri Paesi sia proprio l`Egitto, viste le violenze contro la sua minoranza più importante, la comunità cristiana. «I copti d`Egitto - dice - sono discriminati, su questo non ci sono dubbi. La recente strage, su cui le autorità sostengono di non aver ancora concluso le indagini, è stata gravissima ma ogni anno il Dipartimento di Stato Usa condanna nei suoi rapporti le violenze e le angherie contro i cristiani, purtroppo non è una novità». Ma non sono gli unici ad essere discriminati in Egitto: «Ci sono le donne, e ci sono i poveri, sempre più colpiti dalla crisi internazionale ed interna. Anche la classe media è in difficoltà, la sua relativa solidità si è deteriorata.
E il potere politico, tutti i poteri politici sono in crisi.
Perfino i Fratelli Musulmani si sono scissi recentemente tra conservatori e riformisti. Il partito di Mubarak ha forti divisioni interne». «La gente - conclude - non ne può più di un regime che continua ad imporci le leggi speciali varate nel 1981. Quel messaggio all`Italia ha almeno due destinatari: il vostro governo e la nostra gente».

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ah! ma perchè attacca noi, se deve tenere le bestie di hamas fuori dal suo cortile?...

o.t.
l'ultimo thead di orpheus sui muz è interessante, anche se orribile...
http://orpheus.ilcannocchiale.it/2010/01/13/bambini_seviziati_in_nome_di_a.html
primocapo

Alessandra ha detto...

Terrificante... . Grazie capo.

Anonimo ha detto...

vorrei segnalarti una notizia ma non ho trovato una mail...
in pratica 20 attivisti bloggers che sono andati ad esprimere solidarietà ai copti diNaga Hammadi sono stati arrestati e non si capisce con quale accusa
http://www.almasryalyoum.com/en/news/bloggers-arrested-en-route-naga-hammadi

Alessandra ha detto...

Non ho più parole... . Grazie Lorena.