(Fonte: http://www.ilsole24ore.it/ , 10/1)
Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha firmato una legge che modifica il diritto di famiglia sciita legalizzando lo stupro della moglie da parte del marito e proibendo alle donne sposate di uscire di casa senza il permesso del coniuge. A denunciarlo fonti delle Nazioni Unite e diverse associazioni per i diritti delle donne che operano in Afghanistan. La riforma riguarda solo gli sciiti, per lo più appartenenti all'etnia hazara, la terza del Paese, il cui voto Karzai ha voluto probabilmente corteggiare in vista delle presidenziali di agosto. All'articolo 132 la nuova legge stabilisce che le mogli devono assecondare i desideri sessuali dei loro mariti e prevede che un uomo possa aspettarsi di avere rapporti con la moglie «almeno una volta ogni quattro notti», a meno che la consorte non sia indisposta. C'è inoltre un tacito consenso per i matrimoni con bambine e si proibisce alla donna di uscire di casa senza il permesso del marito.
Il progetto di legge giaceva in parlamento da più di un anno e solo a febbraio è stato fatto dibattere da Karzai, in cerca di alleati nel braccio di ferro con l'opposizione sulla sua proroga in vista delle presidenziali. «Abbiamo detto a Kabul pubblicamente che questa legge deve essere modificata o che comunque ci aspettiamo un segnale chiaro che smentisca la possibilità che una legge del genere possa vedere la luce», ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini dall'Aja, dove ha preso parte alla Conferenza internazionle sull'Afghanistan. Sulla questione femminile in Afghanistan si è espressa in giornata anche il segretario di Stato americano Hillary Clinton che - nel corso di una conferenza stampa tenutasi all'Aja - ha parlato dei diritti delle donne in quel Paese come di un motivo di «assoluta preoccupazione» per gli Usa. «Non si può sviluppare un paese - ha aggiunto ancora la Clinton - se metà della sua popolazione viene oppresso».
Il progetto di legge giaceva in parlamento da più di un anno e solo a febbraio è stato fatto dibattere da Karzai, in cerca di alleati nel braccio di ferro con l'opposizione sulla sua proroga in vista delle presidenziali. «Abbiamo detto a Kabul pubblicamente che questa legge deve essere modificata o che comunque ci aspettiamo un segnale chiaro che smentisca la possibilità che una legge del genere possa vedere la luce», ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini dall'Aja, dove ha preso parte alla Conferenza internazionle sull'Afghanistan. Sulla questione femminile in Afghanistan si è espressa in giornata anche il segretario di Stato americano Hillary Clinton che - nel corso di una conferenza stampa tenutasi all'Aja - ha parlato dei diritti delle donne in quel Paese come di un motivo di «assoluta preoccupazione» per gli Usa. «Non si può sviluppare un paese - ha aggiunto ancora la Clinton - se metà della sua popolazione viene oppresso».
11 commenti:
metà? non esageriamo, a furia di farle fuori saranno rimaste in quattro gatti...
La notizia si sapeva da tempo ed è un vero attentato ai diritti umani, è una vera porcheria.
Però si pone ora un'altra questione: i nostri militari collaborano con questo Governo, come si fa a conciliare questo con una posizione anti-talebana? Il risultato finale per le donne diventa il medesimo, indipendentemente da chi governa.
Sì, la notizia si sapeva da tempo, ma finora si era cercato di impedire a quel talebano di Karzai di firmare la legge.
Che evoluzione.Cosa fanno i militari in Afghanistan.Da chiederselo.
Vituccio
Oh, bentornato Vituccio!
?!
Oh!!!
Ti leggo ti leggo Ale,n'un te preoccupà.
Scommetto che una notizia così ti interessa...
http://www.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1263147876939&pagename=JPost%2FJPArticle%2FShowFull
Buon anno :)
Certo che sì! Buon anno anche a te!
Non c'è pace per le donne afgane..si sperava che con la caduta dei Talebani, qualcosa cambiasse...ma a quamto pare, il Governo non é meglio...
Qualcosa a quanto pare è cambiato per le donne
http://milleeunadonna.blogspot.com/2010/01/l-anchorwoman-afgana-najiba-ayubi.html
ma a fronte di questa legge infame che non dovrebbe neanche essere chiamata legge, è ben poco. Bentronata, Orpheus! :-)
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