giovedì 3 dicembre 2009

L' INTELLETTUALE EGIZIANA: "QUEL VOTO E' RAZZISTA"


"Cosa vuole che le dica? Obama parla di muri da abbattere, di Nuovo Inizio con l’Islam. Ma in Svizzera ciò che si vuole abbattere, o peggio ancora neanche concepire, sono i minareti. La cosa più “gentile” che si possa dire è che quel pronunciamento trasuda di razzismo, xenofobia. E non mi si venga a parlare di paura: non mi risulta che la Svizzera sia un covo di fanatici integralisti. Un j’accuse pesante. Tanto più significativo perché a pronunciarlo è Nawal El Saadawi, l'autrice egiziana femminista più conosciuta e premiata. I suoi scritti sono tradotti in più di trenta lingue in tutto il mondo. Per le sue battaglie in difesa dei diritti delle donne e per la democrazia nel mondo arabo, la scrittrice egiziana, 78 anni, compare su una lista di condannati a morte emanata da alcune organizzazioni integraliste. «Ritengo - afferma El Saadawi - che a fondamento del dialogo tra Occidente e Islam deve esserci il rispetto delle diversità, la tutela della libertà di religione e la difesa dei diritti umani. Il referendum svizzero non va certo in questa direzione».

Qual è il segnale che la Svizzera lancia al mondo islamico con il voto antiminareti?

«È un segnale inquietante, perché è un segnale di chiusura e di intolleranza. In questo modo si contribuisce a innalzare altri Muri di diffidenza e di ostilità, come se non ce ne fossero già abbastanza. Quel voto è anche un regalo ai fanatici di casa nostra, agli integralisti fanatici che vivono di “guerre di civiltà” e che non aspettano altro che dire alla moltitudine musulmana: avete visto, questo è il vero volto dell’Occidente “crociato”».

C’è chi sostiene che quel voto è espressione di una rivendicazione identitaria.

«Mi spaventa una rivendicazione di identità, qualunque essa sia, cristiana, ebraica, musulmana, che si fondi sulla negazione di diritti altrui. L’identità, a cominciare da quella religiosa, è qualcosa che va maneggiato con grande accortezza perché è materiale esplosivo...».

Un’altra interpretazione di quel voto è che a base ci sia anche la paura.

«Paura di chi e di che cosa? A quel che mi risulta, la Svizzera non è un covo di pericolosi integralisti. Più che di paura, parlerei di pregiudizio, alla base del quale c’è l’ignoranza che porta spesso alla demonizzazione dell’altro da sé. È il pregiudizio di una “normalità” che percepisce ogni diversità come minaccia. E questo è tanto più grave perché rischia di minare non solo il dialogo con l’Islam ma può intaccare le stesse fondamenta di una Europa multietnica e multiculturale. In questo senso, il voto svizzero è pericolosamente anacronistico. Così come lo è ogni fondamentalismo».

Anche quello islamico?

«Certo che sì. Si tratta di un fondamentalismo aggressivo, sessuofobico, che trova peraltro un supporto in quei regimi dispotici che pur di mantenersi al potere cavalcano queste spinte estreme. Il loro nemico comune è la società civile che si organizza e rivendica spazi di libertà e di pluralismo. Ma per tornare alla Svizzera io ho anche un altro timore...».

Quale?

«Quello di un effetto imitativo in altri Paesi europei. Del tipo: se lo ha fatto la Svizzera, perché non possiamo farlo anche noi...L’islamofobia può divenire il collante ideologico, moltiplicatore di consensi, di movimenti e partiti di estrema destra che fanno della xenofobia il loro punto di forza. Utilizzare uno strumento democratico, qual è il referendum popolare, per far passare norme discriminatorie verso minoranze etniche o religiose. Tutto ciò lo trovo estremamente pericoloso. La democrazia è ben altra cosa, o almeno dovrebbe esserlo, ma la vigilanza non è mai troppa».

L’integralismo islamico favorisce questo arroccamento.

«Non c’è dubbio che sia così, ma le “guerre di civiltà” teorizzate dai neocon americani, e praticate da quello sciagurato di George W.Bush, non avevano proprio nulla di difensivo. Erano un devastante, quanto stupido, esercizio di potenza». (Fonte: "L' Unità, 1/2)

20 commenti:

Mella ha detto...

Per quanto giochino a recitare la parte dei moderati, quando si arriva al dunque finiscono sempre per gettare la maschera.

Unknown ha detto...

peccato, perchè Nawal al Sadawi è una donna per molti aspetti coraggiosa, ha scritto molti testi interessanti, è stata , mi pare, espulsa dal luogo di lavoro per aver pubblicato "la donna e il sesso" (si parla dell'Egitto anni'60, adesso è pure peggio!!!)... lei stessa in una celebre intervista raccontò di come era osteggiata e odiata dai fratelli musulmani e , SE NON ERRO, PERCHE' NON SONO SICURA, di quando durante il richiamo alla preghiera sentì il muezzin dire "NAWAL AL SADAWI" per poi ordinare "UCCIDETELA!" !!!
Era in voga, cioè, durante i proclami religiosi mandare a morte questo e quello ...
Per cui, se non cambia la mentalità pericolosa di qualcuno un semplice strumento di preghiera diventa ben altro ...
Cmq verificherò per bene le fonti.

Unknown ha detto...

Vorrei sapere da Sadawi cosa ne pensa, allora, della rimozione dei crocifissi da luoghi pubblici e scuole ...
e non farebbe neanche male leggersi, di Taslima Nasreen, "Vergogna" e di come uno stato proclamato laico, quale il Bangladesh, si sia trasformato poi in un covo di islamici fondamentalisti che prima hanno inibito e poi devastato tutto quello che era Indù, Cristiano ecc ecc, di come sia stato apparentemente "morbido" il passaggio: tipo nelle scuole, preghiera islamica obbligatoria (anche per i bambini indù), mutare nomi e segni distintivi indù (vestiario, simboli)in islamici, per non incorrere in linciaggi, fino ad arrivare a stupri, distruzione di templi, massacri ecc ecc ecc.
Certo, non siamo in Bangladesh, però fa pensare ......

Alessandra ha detto...

Infatti ci sono rimasta male quando ho letto l'intervista. Non credo che Nawal abbia "giocato a recitare la parte della moderata", però o inizia ad aver paura o comunque lei meglio di chiunque altro dovrebbe rendersi conto che... "troppa moderazione" finisce per prestare il fianco agli estremisti islamici, ai Fratelli Musulmani che la vorrebbero morta!!!
E' vero, in seguito alla pubblicazione de "La donna e il sesso" (1972) è stata costretta a lasciare il suo posto di direttrice generale dell'educazione alla santità pubblica al Ministero della sanità. Inoltre E' VERO che i muezzin l'hanno condannata a morte dall'alto dei minareti!!!
Il problema è quello che dice Souad Sbai: La questione quindi, non è tanto "minareto sì" "minareto no", ma chi ci sta dentro. Il minareto non mi fa paura. Mi terrorizzano, invece, certi personaggi che si autoproclamano imam di un islam "fai da te", questo sì davvero pericoloso". E' anche vero che non bisogna assecondare le proprie paure e penso che oggi come oggi un referendum di questo tipo porti "automaticamente" ad un "no", però se le paure sono legittime, come quella dei luoghi di culto di islamici usati per propagare estremismo e terrorismo, non vanno neanche irresponsabilmente sottovalutate! Il referendum mira impedire la costruzione di NUOVI minareti, che sono già 4 in Svizzera. Non parla delle moschee per esempio (nè di bloccare la costruzione di nuove, nè tantomeno di eliminarle) e nel Paese sono già 200 e SETTECENTOQUARANTANOVE in Italia, più di 300 delle quali gestite da imam salafiti. In Europa ci sono in tutto 10.957 moschee.

Anonimo ha detto...

Io sono favorevolissima a che ogni musulmano abbia un luogo in cui pregare, possibilmente una moschea dignitosa , ma non trovo indispensabile il minareto, anzi qui da noi non ce lo vedo proprio....Grandmere

Alessandra ha detto...

Credo che chiunque abbia un briciolo di umanità sia favorevole a che i musulmani (come chiunque altro) abbiano un luogo in cui pregare, ma in Europa ne hanno più che a sufficienza, soprattutto pensando a cosa spesso ci viene predicato e ai pochi che le frequentano.

Anonimo ha detto...

Mella, concordo.
stefania

Anonimo ha detto...

A proposito, se l’islam non fosse ciò che è, e cioè un’ ideologia – e non una religione – intollerante, discriminatoria, belligerante, razzista, misogina ecc.; se alcuni islamici non si facessero saltare in aria e se tutti gli islamici iniziassero a condannare certi precetti, le moschee- cinquecento o mille - non darebbero fastidio a nessuno. Non ci nascondiamo dietro un dito: gli Svizzeri hanno chiaramente detto no all’islam. Il minareto è l’unico appiglio trovato per dirlo chiaramente. Gli islamici, finito di frignare e piangersi addosso, dovrebbero iniziare ad assumersi le proprie responsabilità e a vedere cosa c’è di sbagliato nei loro comportamenti, nel loro credo, nelle loro azioni, nelle loro parole. stefania

Mella ha detto...

Il fatto sconvolgente è che questa consideri un DIRITTO arrivare in un posto e costruirci quello che gli pare, e RAZZISMO il fatto che uno, in casa propria, dica No un momento, discutiamone.

Alessandra ha detto...

Stefania e Mella, vero.

Anonimo ha detto...

L'islam moderato non esiste. Appena li tocchi diventano tutti estremisti.
Questa donna è un'ipocrita bugiarda, che ha mentito finora per fama e per denaro.
Di moschee in Europa ce ne sono fin troppe, ecco i numeri
http://www.unaviaxoriana.it/cgi-bin/uvpo/index.cgi?action=viewnews&id=2332
L'egiziana non è affatto un'intellettuale, è poco informata, anzi oserei dire ignorante (nel senso che ignora).

Alessandra ha detto...

Oddio, per fama e per denaro si è fatta condannare a morte per apostasia, con il rischio tra l'altro di essere costretta a divorziare dal marito? Non credo che sia un'ipocrita. Certo che, davvero, sembra che appena tocchi molti musulmani su certi argomenti... . Anche Al-Qaradhawi ha dichiarato che dietro il referendum svizzero c'è il razzismo, il che non dovrebbe far piacere a Nawal El-Sadaawi !!!!
Fa queste affermazioni perchè teme TUTTI i fondamentalismi, incluso ovviamente quello islamico (infatti lo definisce per quello che è anche in quest'intervista!), ma sorprende che proprio lei non sappia o non le importi del pericolo che possono rappresentare moschee e minareti, visto che proprio da lì le sono arrivate minacce! Come prima ho anche postato un'intervista a Souad Sbai che la pensa diversamente.
Grazie per i dati su numero di moschee.
Ti firmi? Sei di "Una Via per Oriana", no ?

Lucio ha detto...

Quel voto è razzista? Ah ah, che ridere.
Invece di ringraziare allah per tutte le moschee, covi di terroristi, che hanno già costruito si lamentano pure?
I razzisti sono loro, perché si credono supeiori. Del resto è tipico di tutti i selvaggi...
Ma questa qui ha litigato col pettine o vuole farci credere di essere Einstein? Cioé, non avendo neanche un briciolo della intelligenza, ne imita la capigliatura?

Alessandra ha detto...

Benvenuto Lucio!

loris ha detto...

Karma è un termine sanscrito che indica presso le filosofie orientali il principio di causa-effetto, un principio di concatenazione secondo il quale ogni azione provoca una reazione: insomma, se fai del male al mondo prima o poi lo stesso male ti torna indietro. Chi diffonde in giro odio non può pensare di essere amato o rispettato.Peccato solo che in questo marasma finiranno dentro anche le tante brave e pacifiche persone che hanno solo la colpa di avere le stesse origini dei fanatici integralisti.

Alessandra ha detto...

Infatti Souad Sbai, nella sua intervista, dice che anche dei suoi amici marocchini residenti in Svizzera, si presume musulmani, hanno votato contro nuovi minareti.

Stefano. ha detto...

Il diritto di costruire i minareti, l'hanno perduto l'11 Settembre 1683
Che se li costruiscano a CASA LORO!

Alessandra ha detto...

Ha proprio ragione Souad Sbai: "Gli estremisti hanno generato odio".

mariagrazia ha detto...

io sono stata di recente in egitto e sono sta avvicinata da diversi cristiani del posto che mi hanno espresso le loro paure che se dovesse morire il presidenteMubarak che fino adesso li ha sempre tollerati si aprirebbero tempi spaventosi per loro
In un video che ho scaricato da internet si vede un intervista a un imam dellArabia saudita in cui un intervistatore gli chiede come mai nel loro paese siano vietate le chiese cristiane ottiene la seguente risposta
Se lei fosse il direttore di una scuola e dovesse valutare dei candidati al posto di insegnante di matematica,sceglierbbe il candidato che dice che due piu due fa tre o quello cha sa che fa quattro?io non ho niente contro i musulmani e sono disponibile al dialogo, ma a gente che risponde con argomentazioni del genere si deve permettere di costruire moschee nei nostri paesi?

Alessandra ha detto...

Roba da matti la risposta! Benvenuta Mariagrazia.